mercoledì 25 luglio 2012

Toys for Boys


Nell'infinita lotta fra il bene (io) e il male (il magazziniere) capitano momenti di scontro diretto. Con il magazziniere, perfido maschio eterosessuale di origini sarde che sto cercando di trasformare in na meravigliosa Drag Queen, si fanno profondi ragionamenti. Se per esempio io gli chiedo, dopo aver visto su Facebook una fotografia che ritrae una donna israeliana che cerca di difendere un ragazzino palestinese da un militare con il fucile, se trova giusto che accadano certe cose lui risponde: “Dipende. Il bambino è un cyborg tornato nel passato dal futuro per uccidere il militare che, probabilmente, ci salverà dalla guerra con i Robot? Il bambino è uno zombie che sta cercando di contagiare il mondo intero? Il bambino in realtà non è un bambino ma un lupo mannaro?” e via dicendo.
Oggi l'ho raggiunto nel suo regno del male, il magazzino, con un libro sul collezionismo dal titolo: Toys for Boys ( editore Gribaudo) con un orologio come gadget in regalo e gli dico:
“Questo lo rendiamo.”
“Perché?”
“Lo abbiamo da un sacco di tempo e non lo vendiamo.”
“Peccato l'idea era buona.”
A quel punto nei miei occhi si sono illuminati di una luce brillante, no, non potevo perdere l'occasione di fare una delle mie meravigliose battute:
“Tesoro se è per questo io ho un'idea ben diversa di Toys for Boys!”
Il perfido magazziniere che prima o poi trasformerò in Drag Queen mi ha guardato con il suo solito sguardo scaccia librai:
“Ricordami perché continuo a parlare con te!”
Perché sono favolosa?

1 commento:

  1. Marino, scusa l'OT, ma che ne pensi dell'ultimo Bancarella? Tra l'altro è un tuo compaesano se non sbaglio!

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