Cliente, mentre sto
già servendo un altro signore:
“Scusi questa è
la sala numero tre?”
“No, è la sala
numero uno.”
“E la sala numero
tre dov’è?”
Premetto: libreria
su un unico piano, sale una attaccata all’altra, tutte numerate con
numeri moooooolto grandi.
“Guardi questa è
la sala numero uno, quella accanto è la sala numero due e quella
dopo è la sala numero tre.”
Il signore va alla
sala numero tre, torna dopo due secondi.
“Ma alla sala
numero tre non c’è nessuno.”
“Se mi concede un
minuto finisco di servire questo signore e poi sono da lei.”
Il cliente scompare
di nuovo.
Poi torna, io
finisco con il signore che c’era prima di lui, gli chiedo cosa
cerca, gli trovo il libro e lo saluto.
Dopo dieci minuti
vado alla cassa a sostituire una collega e lei:
“Ma davvero hai
detto a quel signore che cercava la sala tre che se non c’era
nessuno a servirlo non erano affari tuoi?”
Sguardo incredulo da
parte mia.
Ho capito cosa è
successo. Deve essere stato l’altro libraio, quello che vive dentro
di me, quello cattivo che a volte prende il sopravvento su quello
buono. È così, non ci sono altre spiegazioni!
Che stronzo!!!!!!!!!!
RispondiEliminaRoba che rischi il licenziamento per un bastardo ballista del genere!!!!!!!
La cattiveria di certe persone è veramente indisponente!!!!! verrebbe davvero voglia di trattarli come meritano.
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