“Buongiorno.”
“Buongiorno. Vorrei un libro. Ah, ma non è per me, no eh? Io non leggo molto, sa! È per mio marito, lui legge sempre moltissimo. Ha letto l’ultimo di Vespa e anche quello di quel ragazzo sotto scorta, come si chiama….”
“Saviano.”
E evito di dirle che il libro di Saviano lo hanno comprato un italiano su tre almeno, poi che lo abbiano anche letto è un’altra cosa. Fa sempre molta scena lasciare il libro del momento sul tavolino e vantarsi con gli amici. “Lo hai letto anche tu…” “Sì, sì e hai visto il film?” “Ah ma non rende certo quanto il libro!”
“Sì, sì proprio lui. Perché sa, mio marito, è un appassionato del genere di politica e mafia. Ogni sera prima di dormire legge sempre tanto che gli devo chiedere di spegnere la luce altrimenti non riesco a dormire. Mio marito è sempre stato così!”
“Quindi vuole rimanere sul genere? È uscito il libro di Antonio Ingroia Nel labirinto degli dèi oppure Cantone con I gattopardi o ancora Gratteri con La Malapianta.”
“Non so, sa, alla fine del libro di Saviano, mio marito, era un po’ annoiato. Preferirei qualcosa di diverso.”
“Certo mi dica lei il genere che preferisce.”
“Guardi mio marito legge di tutto!”
“Sono usciti anche dei libri di storia molto interessanti.”
“Per carità no, la storia no. Che poi mio marito si annoia.”
“Qualcosa di religione?”
“Guardi mio marito va a messa tutte le domeniche, eh? Però non vorrei regalargli un libro di religione.”
“Qualcosa sulla politica?”
“Eh ma mio marito ha già letto il libro di Vespa…”
Di che cosa, eh? Di che cosa? No bella, no! Tu, a mio marito, non lo devi nemmeno nominare!
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