Fra le cose che adoro della libreria ci sono le scale.
Scenderle, con pile di libri fra le mani, scansando clienti che ti chiedono: “possono chiedere” senza darti alternativa alcuna se non quella di farti venire un’ernia per lo sforzo, cercando di non inciampare in cani o bambini, è diventata una vera arte.
Fra le discese memorabili ricordiamo:
Discesa alla Lady Gaga: io con una pila di libri a tematica GLBT fra le mani che scendo ballando Poker face.
Discesa “Modello numero 5, Giuditta!” sfilata di moda con i libri sulla testa per mantenere il portamento.
Discesa: “Ma chi me lo ha fatto fare potevo usare l’ascensore”, libri davvero molto pesanti.
Discesa: “Librai che odiano i clienti”, un muro di ragazzini e ragazzine che non hanno nessuna intenzione di lasciarti lo spazio per passare.
Discesa alla Rossella O’Hara, mano sulla fronte, sguardo addolorato, urlo da attrice americana degli anni ’30 e caduta con stile.
Discesa alla Tania Cagnotto, caduta con doppio avvitamento, rovesciato in avvitamento con finale in carpiato.
Marino Buzzi
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