Cliente: "Buongiorno, lei lavora qui?"
Io: "Certo. Mi dica pure."
Cliente: "Vorrei un libro che mi faccia dimagrire in cinque giorni... e che funzioni eh? Sa la prova costume..."
Insomma, più che una dieta, un miracolo...
martedì 31 maggio 2011
lunedì 30 maggio 2011
Hai visto la luce?
La collega cantante guarda la ragazza che le sta di fronte.
“Prego.”
“Vorrei il libro di Legrottaglie, L'amore vince su tutto. Lo hai letto?”
“No, non mi piace il calcio.”
La ragazza la guarda sconvolta.
“Ma non è sul calcio.”
“Ah, già, è su un calciatore che racconta del suo rapporto con la fede... quindi mi interessa ancora meno.”
“Dio è uno e noi siamo uno in Dio!”
“Guarda ognuno crede in quello che vuole.”
“Dovresti leggerlo è un libro che mi ha ridato la speranza!”
“Mi fa piacere anche perché è il terzo che scrive sull'argomento.”
“Lo ha promesso a Dio quando da bambino gli ha chiesto di farlo arrivare in serie A!”
Ah, ma allora è così che funziona! Io chiedo una cosa a Dio e lui me la da e poi io mi converto e scrivo un libro (un altro, voglio dire). In ogni caso io sono d'accordo con la cliente! Anche io ho avuto una visione una volta. Ho visto la Madonna. A San Siro, cantava Like a Virgin...
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venerdì 27 maggio 2011
Pinguini
Oggi l'aria condizionata è talmente alta che ho visto dei pinguini rilassarsi nella saletta di filosofia.
Mi comunicano che fra un po' arriveranno anche le renne di babbo natale.
Se passate da queste parti portatemi un Eskimo per favore. In alternativa va bene anche un Punch caldo.
Mi comunicano che fra un po' arriveranno anche le renne di babbo natale.
Se passate da queste parti portatemi un Eskimo per favore. In alternativa va bene anche un Punch caldo.
L'uomo invisibile
Una signora guardandomi:
"Non c'è nessuno qui?"
A volte mi sento davvero incompreso.
"Non c'è nessuno qui?"
A volte mi sento davvero incompreso.
Ah, che bello 'o café, pure in libreria 'o sanno fà....
La collega Pazienza Finita consegna il libro al ragazzo che le sta di fronte.
“Quanto costa?”
“Nove euro.”
Lui tira fuori dieci euro, lei fa lo scontrino e gli rende un euro.
Lui la guarda, serio, le prende la mano e le mette nel palmo l'euro avuto in resto.
“Si prenda un caffè!”
Le dice, io lo guardo.
Aho! Embè che se fa così? E io? Che so' fijo de nessuno? Pure io o vojo er caffè!
giovedì 26 maggio 2011
Povera pizza
Si avvicina un ragazzotto, avrà sedici anni al massimo ed è già alto quanto io non sarò mai, grande e grosso che sembra uno di trent'anni. Sono sempre più convinto che gli ormoni della carne non facciano molto bene ai vostri figli.
"Scusa hai morte di una pizza?"
"Come scusa?"
"Morte di una pizza."
"Non è che stai cercando Morte della Pizia di Durrenmatt?"
"No, no la prof ha detto pizza..."
Sì ma... quattro stagioni o margherita?
"Scusa hai morte di una pizza?"
"Come scusa?"
"Morte di una pizza."
"Non è che stai cercando Morte della Pizia di Durrenmatt?"
"No, no la prof ha detto pizza..."
Sì ma... quattro stagioni o margherita?
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mercoledì 25 maggio 2011
Un sogno infranto (maledetta Bettina Tacchina!)
Arrivo al lavoro e conto le copie del mio libro (ok, lo so, sono un egocentrico).
Lunedì erano sette, martedì sei.
Controllo le vendite. In giacenza ci sono ancora sette copie.
Rimango immobile davanti allo schermo del computer.
Hanno rubato una copia del mio libro!
Hanno rubato una copia del mio libro!!!!!
Ma allora sono entrato nell'olimpo degli autori degni di essere rubati! È la prova del fuoco, mi reputano abbastanza interessante da fregarsi un mio scritto.
Sul mio volto si crea un'espressione inebetita, tipo quello di Homer Simpson quando vede le ciambelle e io comincio a gongolare.
Hanno rubato il mio libro! Dico a tutte le colleghe.
Che emozione, hanno rubato il mio libro! Scrivo su Facebook.
Vado in giro tipo molestatore con il soprabito a dire a chiunque incontro: HANNO RUBATO IL MIO LIBRO!
Arrivo al lavoro e vedo la perfida collega femminista, detta anche Bettina Tacchina, con le mani sui fianchi e lo sguardo crudele, mi guarda e mi fa:
“Il tuo libro non l'hanno rubato, lo hanno solo nascosto. L'ho scritto anche su Facebook!”
Non lo dice ma il suo sguardo è abbastanza esplicito, quello che vorrebbe dirmi, in realtà, è: “Sei un pirla!”
lunedì 23 maggio 2011
Passi lunghi...
Sto parlando con Eleonora (Brava! Bella! Bis!), rappresentante Saggiatore, quando arriva una ragazza agitatissima, mi mette una mano sulla spalla e:
“Scusa I limiti dell'interpretazione di Eco?”
“Lo trovi in critica letteraria nell'altr...”
“Vado io! Vado io!”
E, con passi lunghi e ben distesi, si avvia alla saletta di critica. Controllo di avere in giacenza il titolo e mi avvio a darlo alla cliente. Lei sta già tornando indietro.
“Non lo trovo!”
Io la supero e la invito a seguirmi, le metto in mano il libro, lei mi guarda e:
“Ma con tutti questi libri di pseudo attualità dici che ce la faremo a superare i referendum?”
La guardo smarrito.
“Come scusa?”
“No, niente, lascia perdere, era una domanda da intellettuale!”
Non è che, sempre con passi lunghi e ben distesi, te ne andresti a quel paese?
Si fa come dico io.
“Buongiorno vorrei questo libro.”
Il signore mi consegna un foglietto, io faccio una ricerca e scopro che la casa editrice, che è siciliana, non si appoggia a nessun distributore.
“Mi spiace è un libro che non ho. La casa editrice non ha distribuzione, però, se vuole, si può ordinare.”
“In quanto tempo arriverebbe?”
“Circa una settimana. Le faccio presente però che, non appoggiandosi a un distributore, in questo caso ci sono anche le spese di spedizione da sostenere.”
“E quante sono?”
“ Dipende ma di solito mai inferiori alle sei euro.”
“No guardi. Allora facciamo così, lei me lo ordina, il libro mi serve in cinque giorni al massimo e non pago le spese di spedizione.”
Esattamente quale parte del mio discorso non hai capito?
sabato 21 maggio 2011
Stare calmi nonostante un fastidioso ronzio.
Cercare di stare calmo mentre il tipo alle spalle continua a ripetere: “Ma ti rendi conto che hanno pure un settore dedicato sti froci? Ma che schifo.... guarda, guarda questo... che schifo!”
Ma che c'hai gli specchi de legno in casa? Ma 'n te sei guardato te? A bello torna nella caverna, va!
venerdì 20 maggio 2011
Scusi... per la Feltrinelli?
Si avvicina una signora.
“Scusi... questa è la Feltrinelli?”
“No signora, noi siamo un'altra catena.”
“Ah... e mi può dire dove trovo la Feltrinelli? Sa dovrei comprare dei libri.”
Mi inumidisco le labbra e cerco di sorridere.
“Signora, come vede, anche noi vendiamo libri. Se mi da i titoli posso controllare se li ho.”
“Mi hanno detto che li hanno solo alla Feltrinelli.”
“I titoli?”
“L'idea di incompletezza di Salvatore Veca e La banalità del male di Hannah Arendt”
“Signora sono titoli pubblicati dalla casa editrice Feltrinelli... però sono distribuiti in tutte le librerie. Se li vuole io li ho.”
“Ma guardi mi hanno detto di comprarli alla Feltrinelli....”
“Come preferisce.”
“Può dirmi dove la trovo?”
Allora quando esce dalla libreria va a destra, la prima strada a sinistra, poi di nuovo a destra, poi dritta per 56 km, possibilmente di corsa e scalza, poi fa sei volte il giro della rotonda e si ferma al semaforo a guardare il verde diventare prima giallo e poi rosso.
giovedì 19 maggio 2011
Cogli la prima Apple!
La mattina inizia con quattro caffè e la collega sergente istruttrice che schizza da una parte all'altra della libreria con il suo fedele carrello a due ruote. E per fortuna che i caffè li ho presi io!
Devo sistemare decine di novità e fare la resa Newton e Compton, cambiare le vetrine e rifare le proposte.
La giornata sembra volgere al peggio.
Poi però arriva lui: alto, biondo, bello da morire, americano!
A me e alla collega sergente istruttrice casca la mascella, non capisco una parola di quello che dice ma fa lo stesso. Mi basta vedere le sue labbra che si aprono e si chiudono.
Viene fuori che è uno della Apple, stanno aprendo un negozio accanto al nostro, che Dio li benedica, e lui si occupa di seguire i lavori. Vuole parlare con la direttrice mentre io e la collega sergente facciamo a gara a chi è più gentile. La direttrice capisce subito tutto, dice due parole e li liquida. Nel frattempo le faccio un paio di battute irripetibili e lei si fa una ghignata, proprio in quel momento chiama il capo supremo e lei non riesce a smettere di ridere. Alla domanda del superiorissimo: “Perché ridi?” lei risponde: “Perché c'è Marino in fase ormonale avanzata che sbava per un americanone!”
Credo che non farò mai carriera in questa azienda.
La collega sergente istruttrice sospira rassegnata e mi dice:
“Comunque non c'è speranza. Avrà 25 anni, è troppo giovane per noi!”
Parla per te, bella, io sopra il metro e novanta smetto di farmi questi problemi!
mercoledì 18 maggio 2011
Satanassen!
Quando racconto ciò che accade in libreria mi rendo conto che sto descrivendo scene a volte davvero surreali, decisamente difficili da credere. Eppure, vi assicuro, che quello che viene raccontato è ciò che accade realmente.
Dico questo perché la storia che sto per descrivere, una deliziosa scenetta accaduta circa due anni fa, potrebbe davvero apparire inventata.
Ma non lo è.
Si avvicina una signora sulla sessantina, è completamente vestita di nero e ha un occhio di vetro. Mi guarda e con una voce spettrale mi dice:
“Sto cercando dei libri sulle sette sataniche!”
Deglutisco. Sarà l'allergia che mi viene appena si parla di occulto o soprannaturale ma ste cose proprio non le reggo.
“Ho dei libri inchiesta sulla materia se le possono interessare.”
“No io voglio dei libri sulle sette.”
“Sì, signora. Ho libri sui delitti e sulle inchieste legate alle sette sataniche.”
“No, lei non capisce!” Mi aspetto mi lanci una maledizione da un momento all'altro. “Io voglio un libro con gli indirizzi delle sette sataniche!”
Certo, aspetti, guardiamo sulle pagine gialle alla voce “satanisti”. Le serve qualcos altro? Che so una vergine per il sacrificio umano o una bella bambolina voodoo?
martedì 17 maggio 2011
Psyco!
Si avvicina un ragazzo che avrà 26 anni, sua madre, dietro di lui, gli tiene lo zaino.
“Ciao mi servono dei libri universitari.”
Io sorrido mentre sua madre si allontana e va al settore di attualità e politica.
“Certo. Hai dei titoli?”
Lui si guarda in giro smarrito e poi comincia a urlare:
“Mamma! I titoli dei libri! Dai, muoviti!”
La mamma si avvicina e mi porge la lista dei libri. Io la guardo in silenzio, cerco i titoli e li consegno al ragazzo. Sua madre, quando vede che li sto dando in mano a suo figlio, gli si para davanti e prende i libri.
Mi inumidisco le labbra.
“Con il badge universitario hai il 10% di sconto.”
Lui guarda sua madre:
“Ce l'abbiamo mamma?”
“Credo di averlo dimenticato a casa!”
“Ecco come al solito...”
Vi prego qualcuno controlli che lo spirito di Anthony Perkins non si sia reincarnato in questo ragazzo!
domenica 15 maggio 2011
Un regalo importante (ma anche no!)
“Buongiorno, mi scusi, devo fare un regalo molto importante per la cresima di mio nipote. Volevo regalargli un bel libro, di quelli che rimangono.”
“Ha preferenze sul genere, signora? Narrativa? Fantasy? Illustrato?”
“Magari un libro che può essere utile anche per la scuola.”
“Allora le farei vedere questo genere di testi.”
Le mostro dei libri illustrati di stile enciclopedico sulla storia.
“Bello questo, quanto cosa?”
“35 euro.”
“Mmmmm.... troppo caro, qualcosa per spendere di meno?”
“Certo, le faccio vedere. Ho questo sul corpo umano per esempio.”
“Costo?”
“20 euro.”
“No non ci siamo ancora troppo caro.”
“Qualcosa di geografia? Questo viene 16 euro.”
“No, no troppo caro.”
“Questo sugli animali viene dodici.”
“No, direi di no.”
“Scusi signora, che cifra voleva spendere più o meno?”
“Sulle cinque euro?”
Ammazza per un regalo importante cinque euro non ti sembrano un po' pochini?
“Guardi per quella cifra signora ho dei libri un po' meno belli di questi che le ho fatto vedere.”
“Sì ma sa cosa... mi sa che gli regalo qualcosa di più utile, tipo un videogioco...”
Una mia amica l'altro giorno mi ha detto: “Guarda sono entrata nella fase: Ma vafanculo!”
Ecco, appunto...
sabato 14 maggio 2011
Libraio a bordo
Sono in treno, sto andando al lavoro a Bologna, si avvicina un ragazzo e si siede accanto a me.
“Tu lavori in libreria, vero?”
Mi chiede. Io non so se sorridere o mettermi a correre urlando strappandomi i capelli (quei pochi che mi sono rimasti).
“Sì.”
Rispondo sperando che la cosa finisca lì.
“Mi sembrava infatti, sono venuto diverse volte.”
“Bene.”
Lui apre lo zainetto e tira fuori una lista di libri universitari.
“Senti posso chiederti se avete questi titoli?”
Avvisiamo la gentile clientela che sul treno regionale (a volte) veloce, proveniente da Ancona e diretto a Piacenza, è disponibile il servizio “libraio a bordo” che esaudirà ogni vostra richiesta (letteraria).
venerdì 13 maggio 2011
La visita.
Viene a farmi visita un ex collega, lo riconosco dopo cira dieci minuti. Lui mi guarda, io lo guardo, lui sorride e io penso: "Ma che ce sta a provà questo?". Invece no (figuriamoci se qualcuno, per una volta, ci prova!). La mia famosa memoria visiva che ha bisogno di lenti a contatto! Finalmente scocca una scintilla nella mia mente e lo riconosco.
Io: "Ciao, come stai?"
Lui: "Ciao, io bene tu?"
Io: "Bene, bene è un sacco di tempo che non ci vediamo. Ti trovo benissimo!"
Lui: "Anche tu... ma ti sei ingrassato?"
Bene, è stato un piacere! Ci rivediamo, che so, fra una decina di anni!
Io: "Ciao, come stai?"
Lui: "Ciao, io bene tu?"
Io: "Bene, bene è un sacco di tempo che non ci vediamo. Ti trovo benissimo!"
Lui: "Anche tu... ma ti sei ingrassato?"
Bene, è stato un piacere! Ci rivediamo, che so, fra una decina di anni!
Accattatevillo
Ed eccomi qua, sul trespolo come un pappagallo, durante la presentazione del mio libro "Confessioni di un ragazzo perbene" durante la manifestazione teatrale "Liberi amori possibili". Mi ha presentato Alessandro Rimassa (quello carino nel video) autore di Generazione 1000 euro e Berlino sono io.
Un ringraziamento particolare a Christian Lunetta della libreria LaBabele di Milano.
mercoledì 11 maggio 2011
C'è cartina e cartina...
“Ciao, scusa hai una cartina?”
“Di quale città?”
“Città?”
“Si quale città ti serve?”
“Non capisco.”
Lo guardo un po' spaesato.
“Guarda le cartine geografiche le teniamo tutte al primo piano.”
“Ah... le cartine geografiche... no io volevo una cartina per farmi una sigaretta!”
Certo le vendo sottobanco insieme alle riviste pornografiche e all'assenzio!
lunedì 9 maggio 2011
Confessioni di un ragazzo perbene a Milano
Per chi fosse interessata/o e in zona oggi, lunedì 9 maggio 2011, alle ore 22.00, presso il teatro libero di Milano (via Savona, 1) e dopo lo spettacolo teatrale Festa di compleanno (Rassegna liberi amori possibili), presenterò il mio primo romanzo: Confessioni di un ragazzo perbene.
Non vorrete mica perdere la grandissima occasione di conoscermi... vero????
Non vorrete mica perdere la grandissima occasione di conoscermi... vero????
sabato 7 maggio 2011
Libraio lascivo
Ora, diciamocelo, è di nuovo sabato e io non sono pronto. Ho dormito quattro ore e, alla veneranda età di 35 anni, vi assicuro che è decisamente una cosa contro natura. Ho preso il solito treno, ho ammiccato al manzo che vedo ogni mattina e che legge lo stesso libro da sette mesi. Giuro, è allo stesso punto da un lasso di tempo così lungo che ormai conoscerà a memoria i punti e le virgole. Però indossa delle tute da ginnastica che mettono in risalto ogni muscolo del corpo quindi anche se non è molto intelligente direi che ci passiamo sopra.
Ho già mangiato due paste a colazione, una al cioccolato e una al miele, prendo quella al miele perché mi da l'impressione di “naturale” e mi sento meno in colpa per aver mangiato anche quella al cioccolato. Il senso di colpa si trasforma, giorno dopo giorno, in strato adiposo che va a depositarsi sui miei fianchi e sulla mia pancia. Le maniglie dell'amore, nome idiota visto che tutto sono tranne che un richiamo sessuale, sono più accentuate sul lato destro. Non chiedetemi perché, sono i misteri della fede, immagino.
Comunque, non divaghiamo, dicevo che è sabato e io già non sopporto nessuno. Però guardatela, lei, qui nel video.
Ma se potessi venire al lavoro vestito così, almeno il sabato, secondo voi non sarei il libraio più felice del mondo?
Immaginate la scena, tipo io che apro l'armadio, scelgo la parrucca, le scarpe e il vestito, libero la truccatrice che tengo nello sgabuzzino, mi faccio truccare e, lungo tutto il tragitto ballo e canto. Quando arrivo in libreria non ci sono i soliti colleghi maschi che, diciamocelo, sono tanto dei bravi ragazzi e dei bravissimi librai ma che azzerano, immediatamente, la mia libido. No, diciamo che li congediamo il sabato, gli diamo la libera uscita e al loro posto mettiamo i ballerini del video. Io passerei tutta la mattina a usarli come sgabelli per prendere i libri dagli scaffali più alti. Li luciderei con lo Chante Clair, che so, li userei come macchinetta del caffè!
Invece niente!
La vita è terribilmente ingiusta, voglio essere la Lady Gaga dei librai!
Ho già mangiato due paste a colazione, una al cioccolato e una al miele, prendo quella al miele perché mi da l'impressione di “naturale” e mi sento meno in colpa per aver mangiato anche quella al cioccolato. Il senso di colpa si trasforma, giorno dopo giorno, in strato adiposo che va a depositarsi sui miei fianchi e sulla mia pancia. Le maniglie dell'amore, nome idiota visto che tutto sono tranne che un richiamo sessuale, sono più accentuate sul lato destro. Non chiedetemi perché, sono i misteri della fede, immagino.
Comunque, non divaghiamo, dicevo che è sabato e io già non sopporto nessuno. Però guardatela, lei, qui nel video.
Ma se potessi venire al lavoro vestito così, almeno il sabato, secondo voi non sarei il libraio più felice del mondo?
Immaginate la scena, tipo io che apro l'armadio, scelgo la parrucca, le scarpe e il vestito, libero la truccatrice che tengo nello sgabuzzino, mi faccio truccare e, lungo tutto il tragitto ballo e canto. Quando arrivo in libreria non ci sono i soliti colleghi maschi che, diciamocelo, sono tanto dei bravi ragazzi e dei bravissimi librai ma che azzerano, immediatamente, la mia libido. No, diciamo che li congediamo il sabato, gli diamo la libera uscita e al loro posto mettiamo i ballerini del video. Io passerei tutta la mattina a usarli come sgabelli per prendere i libri dagli scaffali più alti. Li luciderei con lo Chante Clair, che so, li userei come macchinetta del caffè!
Invece niente!
La vita è terribilmente ingiusta, voglio essere la Lady Gaga dei librai!
venerdì 6 maggio 2011
Sciopero
Questo blog aderisce allo sciopero nazionale quindi niente post oggi!!!!
E voi smettetela di leggere: crumiri letterari!
E voi smettetela di leggere: crumiri letterari!
giovedì 5 maggio 2011
Maledetti crumiri!
Io e la collega femminista, detta anche Bettina Tacchina, aderiamo allo sciopero nazionale del 6 maggio. I nostri nomi, con molta probabilità, sono in cima alla famosa (e fumosa) lista nera. Ora che Bin Laden è stato ucciso i primi nomi, fra i personaggi sovversivi del decennio, sono i nostri. Persino la CIA li ha introdotti in un sito particolare. L’operazione per il nostro annientamento si chiama: “Operazione Badessa”. La Badessa sarei io, ovviamente. Sulla scheda di valutazione di Bettina Tacchina, la direttrice ha scritto una cosa del genere: “Collega femminista, quella a cui faccio fare tutto ciò che Marino si rifiuta di fare!”.
E, credetemi, le cose che mi rifiuto di fare sono davvero tante.
Ma il post non è dedicato a noi due ricercati. È dedicato ai maledetti crumiri che verranno a lavorare durante lo sciopero.
Il modo di vendicarci, mio e della collega femminista, prevede:
1) Cartelli da appendere dietro la schiena del collega o della collega di turno con la scritta: “CRUMIRO”. I cartelli verranno appesi, a loro insaputa, conficcando un chiodo di quindici centimetri nelle loro schiene.
2) Fialette puzzolenti da versare nelle tasche del crumiro o della crumira che avrà il coraggio di passare accanto alla postazione “Punto info”.
3) Coro del piccolo antoniano che intonerà “Il caffè della crumira” appena il o la collega si avvicinerà alla macchinetta del caffè.
4) Riordino di titoli come: “Crumiro per sempre”, “Via col crumiro”, “A qualcuno piace crumiro”, “A letto col crumiro” e “Ultime lettere del crumiro Ortis”
5) Elezione di Mr e Miss crumiro/a con versamento di sangue di crumiro al momento dell’elezione direttamente sulle loro teste.
6) Gigantografie dei colleghi e delle colleghe da appendere in giro per la libreria con la dicitura : “Se avete bisogno chiedete al crumiro del reparto X”
7) kit anti crumiro da distribuire alla folla inferocita che comprende: mattoni presi da una qualsiasi delle ville di Berlusconi per rompere le vetrine (tranne quella in cui è esposto il mio libro), megafono per urlare “Chi non salta un crumiro è…”, buoni pasto rubati al crumiro o alla crumira di turno.
6 maggio sciopero nazionale! Non mancate!!!!
E, credetemi, le cose che mi rifiuto di fare sono davvero tante.
Ma il post non è dedicato a noi due ricercati. È dedicato ai maledetti crumiri che verranno a lavorare durante lo sciopero.
Il modo di vendicarci, mio e della collega femminista, prevede:
1) Cartelli da appendere dietro la schiena del collega o della collega di turno con la scritta: “CRUMIRO”. I cartelli verranno appesi, a loro insaputa, conficcando un chiodo di quindici centimetri nelle loro schiene.
2) Fialette puzzolenti da versare nelle tasche del crumiro o della crumira che avrà il coraggio di passare accanto alla postazione “Punto info”.
3) Coro del piccolo antoniano che intonerà “Il caffè della crumira” appena il o la collega si avvicinerà alla macchinetta del caffè.
4) Riordino di titoli come: “Crumiro per sempre”, “Via col crumiro”, “A qualcuno piace crumiro”, “A letto col crumiro” e “Ultime lettere del crumiro Ortis”
5) Elezione di Mr e Miss crumiro/a con versamento di sangue di crumiro al momento dell’elezione direttamente sulle loro teste.
6) Gigantografie dei colleghi e delle colleghe da appendere in giro per la libreria con la dicitura : “Se avete bisogno chiedete al crumiro del reparto X”
7) kit anti crumiro da distribuire alla folla inferocita che comprende: mattoni presi da una qualsiasi delle ville di Berlusconi per rompere le vetrine (tranne quella in cui è esposto il mio libro), megafono per urlare “Chi non salta un crumiro è…”, buoni pasto rubati al crumiro o alla crumira di turno.
6 maggio sciopero nazionale! Non mancate!!!!
mercoledì 4 maggio 2011
Libreria IGOR
Allora faccio una piccola premessa.
Sono un libraio e credo nella cultura. Credo soprattutto nelle iniziative che puntano a far conoscere quella parte di cultura "scomoda" che gente come Giovanardi e Buttiglione vorrebbe nascosta e invisibile.
Per questo vi parlo della libreria IGOR, che si trova in Via San Petronio Vecchio, 3 a Bologna, è la libreria GLBT di una città che un tempo era al passo con i tempi e, dal punto di vista dei diritti civili, addirittura avanti. Oggi è una città conformista e un po' banale in cui le belle iniziative vengono poco considerate. Alla IGOR trattano testi a tematica omosessuale ma si occupano anche di testi in lingua e forniscono materiale, dall'estero, per le università e i docenti. Fateci un salto, nel caso vi trovaste a passeggiare per le vie di Bologna, ne vale la pena anche solo per conoscere i proprietari e il loro cagnolino che ha dato il nome alla libreria.
Sono un libraio e credo nella cultura. Credo soprattutto nelle iniziative che puntano a far conoscere quella parte di cultura "scomoda" che gente come Giovanardi e Buttiglione vorrebbe nascosta e invisibile.
Per questo vi parlo della libreria IGOR, che si trova in Via San Petronio Vecchio, 3 a Bologna, è la libreria GLBT di una città che un tempo era al passo con i tempi e, dal punto di vista dei diritti civili, addirittura avanti. Oggi è una città conformista e un po' banale in cui le belle iniziative vengono poco considerate. Alla IGOR trattano testi a tematica omosessuale ma si occupano anche di testi in lingua e forniscono materiale, dall'estero, per le università e i docenti. Fateci un salto, nel caso vi trovaste a passeggiare per le vie di Bologna, ne vale la pena anche solo per conoscere i proprietari e il loro cagnolino che ha dato il nome alla libreria.
martedì 3 maggio 2011
Elenco dei modi crudeli in cui potrei suicidarmi in questo deserto pomeriggio di maggio, in libreria:
1) Rileggendo La solitudine dei numeri primi, di Paolo Giordano. Sono masochista, mi piace soffrire.
2) Colpendomi con la bottiglietta d'acqua di plastica, vuota, lasciata dalla collega alla postazione, sulla testa sino a indurmi il coma.
3) Inducendomi il vomito guardando la copertina del libro “Svastica verde” (quella con la foto di Calderoli).
4) Uscendo nel sottopassaggio/pisciatoio che è la nostra uscita di sicurezza e inalando il puzzo terribile di ammoniaca misto ad altre cose disgustose che si trovano lì.
5) Respirando profondamente l'alito fetido del cliente che mi ha appena chiesto un libro.
6) Bevendo caffè ogni dieci minuti sino alle 20.
7) Buttandomi, ripetutamente, giù dalle scale.
8) Uccidendo tutte le persone in libreria fingendo di essere stato, a mia volta, vittima di un serial killer e, proprio quando penso che la farò franca, venire ucciso dall'ultimo superstite che si era nascosto nell'unico settore in cui non guarderei mai. Quello di religione.
9) Strappando le pagine di un libro qualsiasi di Signorini e infilandomele su per il naso sino ad arrivare al cervello.
10) Mangiando tutta la cioccolata delle uova di Pasqua della figlia della direttrice che la medesima ha portato per farmi diventare tutto ciccia e brufoli!
2) Colpendomi con la bottiglietta d'acqua di plastica, vuota, lasciata dalla collega alla postazione, sulla testa sino a indurmi il coma.
3) Inducendomi il vomito guardando la copertina del libro “Svastica verde” (quella con la foto di Calderoli).
4) Uscendo nel sottopassaggio/pisciatoio che è la nostra uscita di sicurezza e inalando il puzzo terribile di ammoniaca misto ad altre cose disgustose che si trovano lì.
5) Respirando profondamente l'alito fetido del cliente che mi ha appena chiesto un libro.
6) Bevendo caffè ogni dieci minuti sino alle 20.
7) Buttandomi, ripetutamente, giù dalle scale.
8) Uccidendo tutte le persone in libreria fingendo di essere stato, a mia volta, vittima di un serial killer e, proprio quando penso che la farò franca, venire ucciso dall'ultimo superstite che si era nascosto nell'unico settore in cui non guarderei mai. Quello di religione.
9) Strappando le pagine di un libro qualsiasi di Signorini e infilandomele su per il naso sino ad arrivare al cervello.
10) Mangiando tutta la cioccolata delle uova di Pasqua della figlia della direttrice che la medesima ha portato per farmi diventare tutto ciccia e brufoli!
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lunedì 2 maggio 2011
Nascondino
Adoro le persone che si posizionano, immobili e in silenzio, dietro di me mentre sto lavorando al riordino dei libri a computer, e quando mi volto, per puro caso, loro mi guardano come a dire: "Finalmente, è un ora che aspetto!".
Mica ho gli occhi dietro la testa, no? Ti costa tanto dire: "Buongiorno" o "Scusi"? Dare un cenno di vita? Fare un piccolo rumore che attragga la mia attenzione? Va bene anche un colpo di tosse!
Adesso poi mi alleno per fare come la bimba dell'esorcista e girare completamente la testa! Poi voglio vedere se mi si mettono ancora dietro...
Mica ho gli occhi dietro la testa, no? Ti costa tanto dire: "Buongiorno" o "Scusi"? Dare un cenno di vita? Fare un piccolo rumore che attragga la mia attenzione? Va bene anche un colpo di tosse!
Adesso poi mi alleno per fare come la bimba dell'esorcista e girare completamente la testa! Poi voglio vedere se mi si mettono ancora dietro...
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