lunedì 22 agosto 2011

L'ultima (in ogni senso) domenica del libraio

Ieri, l'ultima domenica da uomo libero prima dell'inizio del clou della scolastica, che prevede, di solito, gente davanti alle vetrine alle otto del mattino, clienti che spingono per accaparrarsi un numero, colleghe e colleghi sull'orlo di una crisi di nervi e ragazzini di ogni età che passano il loro tempo d'attesa a distruggere interi settori (per non parlare degli arrivi quotidiani di centinaia di libri scolastici, con relativi camioncini da scaricare a mano, chi vi ha detto che fare il libraio è un mestiere d'intelletto vi ha detto una graaaande bugia), sono andato a riposare le mie stanche membra in un posto meraviglioso nei pressi di Moraduccio.
Per chi non lo sapesse a Moraduccio c'è un fiume e una natura meravigliosamente incontaminata.
Quindi sono sceso al fiume, mi sono steso sotto la rigogliosa vegetazione con i piedini a mollo nell'acqua e, come una dea nel suo olimpo, ho cominciato a leggere libri su libri.
Sul volgere della giornata sono tornato alla macchina.
Ora, il fiume è davvero splendido ma per raggiungerlo devi salire in un posto piuttosto imboscato.
E cosa scopro?
La mia macchina non funziona!
Da solo, nessun meccanico in vista, il radiatore completamente fuori uso.
Ma sono un libraio e sono abituato alle emergenze: gente chiusa in ascensore, clienti difficili di ogni genere, lavori al negozio vicino con sconfinamenti nel nostro soffitto, qualche pazzo, qualche ladruncolo.
Cose di ordinaria amministrazione.
So gestire le emergenze.
Si, le so gestire.
Sono stato calmissimo.
Giuro.
Ho solo chiamato 15 persone per raccontare loro cosa mi era successo, fatto arrivare i genitori del mio compagno dopo averlo messo in allarme, chiesto aiuto a tutti quelli che passavano, pregato in lingue che non sapevo neppure di conoscere e, visto che le preghiere non funzionavano, ho provato con le parolacce. Sono riuscito, in qualche modo, a portare la macchina a casa (e non vi dico le ingiurie per la strada, mi sono sentito il Bossi della situazione con dito medio costantemente alzato).
Sono arrivato a casa.
Ho dato da mangiare alla mia gattina.
Mi sono fatto una doccia rigenerante.
Mi sono seduto sul letto.
E il letto, giuro, è letteralmente crollato.
Sono rimasto immobile con le gambe all'aria e ho cominciato a ridere.
Mi sa che qualche cliente mi ha fatto una bambolina voodoo...
P.S.
Aggiungo solo che oggi, lunedì 22 agosto alle ore 16.30 ho ingoiato un'otturazione e mo so cacchi dal dentista!!!

2 commenti:

  1. Giornata fortunata! Che ridere!!! Giocati i numeri al lotto!

    RispondiElimina
  2. La tua gatta ha cambiato strada quando le sei passato davanti? Per fortuna non hai lavorato, altrimenti chissà che clienti ti sarebbero capitati!

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.