giovedì 29 settembre 2011

La Siora Gina.

Il telefono squilla da parecchio tempo.
Io sono circondato da universitari, i colleghi in scolastica sono neutrini impazziti che attraversano la materia, c'è una presentazione in corso al primo piano.
Riesco a prendere la chiamata dopo un lasso di tempo che mi sembra infinito, a ogni squillo la mia testa e le mie orecchie urlano pietà. Il telefono non ha smesso di suonare un solo istante da quando abbiamo aperto.
Rispondo e all'altro capo del telefono una docile signora, con una simpatica cadenza bolognese, sbotta:
“Mo Soccia! Sono la Gina, ho aspettato un sacco!”
Mo Siora Gina, ma che piacere! Mo se me lo diceva prima che era lei ma mica la facevo aspettare tutto questo tempo prima di rispondere! Tutto bene Siora Gina? E le figlie, mi dica, come stanno le figlie?
Marino Buzzi

mercoledì 28 settembre 2011

Il fantastico mondo degli universitari

Si avvicinano un gruppo di ragazzi e ragazze, tutti universitari, probabilmente, vista l'età, o fuori corso o iscritti a una qualche laurea di specializzazione.
“Ciao stiamo cercando Elementi di Sociologia del Mulino.”
“Purtroppo al momento l'ho terminato, è già in ordine dovrebbe arrivarmi a giorni.”
Una del gruppo con tono arrogante:
“No scusa, a giorni quando?”
“Di solito occorrono tre o quattro giorni ma il libro era già in ordine quindi anche meno.”
“Sì e quindi? Quando?”
“Potrebbe già essere in giornata o, magari, domani. Non ho una data certa.”
“E noi come facciamo a saperlo, scusa?”
“Lo puoi ordinare e appena arriva viene messo da parte per te, se lasci il numero di cellulare ti arriva un sms per avvertirti.”
Un altro del gruppo:
“Ma noi li vogliamo usati.”
“Mi spiace usati non li ho, li tengo solo nuovi.”
E lui, sempre con tono piuttosto arrogante:
“Allora noi andiamo da Feltrinelli.”
Io lo guardo e sorrido:
“Ma guarda che da Feltrinelli non hanno libri usati.”
“Fa lo stesso noi li andiamo a comprare la!”
Che dire... cercherò di sopravvivere...

lunedì 26 settembre 2011

Libraio disperato.

Ecco questa sono io seduto nel cesso della libreria! 


Un sabato italiano

Sabato è stata una giornata davvero infernale, gente ovunque, ragazzi che per un libro sono venuti in branchi da venti, nel tardo pomeriggio ho cominciato seriamente a pensare al suicidio. Se almeno avessi la certezza che la reincarnazione è una grande balla. Ci pensate? Con la fortuna che ho rinasco formichiere in Cina (Nella cucina cinese i formichieri sono una ghiottoneria anche se, a dire il vero, non ho ancora capito cosa non lo sia... quelli si magnano di tutto!).
Comunque verso le cinque del pomeriggio, nel marasma generale mentre io cominciavo a sentirmi, in mezzo a tutta questa gente, triste e solo, è arrivata una ragazzina con la mamma. L'espressione sul suo volto quando ha visto il libro che cercava da tempo mi ha ridato un po' di speranza. Speranza che è andata distrutta dalle successive parole della madre.
“Mamma guarda il libro di Genet!”
Ha quasi urlato dall'emozione, fra le mani il bellissimo volume Opere Narrative edito da Il Saggiatore (un tomo che contiene Notre Dame des Fleurs, Miracolo della rosa, Pompe funebri, Querelle di Brest, Diario del Ladro).
“E chi è sto Genet?”
“Mamma è il mio scrittore preferito.”
“Tu leggi troppo, dovresti uscire a divertirti con le amiche invece di stare sempre a casa a leggere.”
“Mamma...”
“E quanto costa sto' Genet?”
“Mamma è un volume speciale contiene molte opere...”
Sua madre guarda il prezzo.
“Uh! 55 euro? Ma tu sei pazza! Con quella cifra ci compriamo le scarpe.”
“Mamma non mi servono le scarpe.”
“Io 55 euro per un libro non li spendo. E poi non è neanche uno di quei libri in classifica, di sopra ne ho visti che costavano dieci euro, se vuoi ti compro uno di quelli!”
“Mamma...”
“Ho detto di no! Vedi che a tuo fratello i libri non li devo mai comprare e te mi fai sempre spendere dei soldi.”
Sono rimasto immobile a guardare quella ragazzina triste che vuole leggere Genet, quando ha alzato lo sguardo da terra, dopo aver posato il libro, le ho sorriso.
Avrei voluto dirle qualcosa ma poi anche lei ha sorriso e ho capito che non dovevo dire proprio niente.

sabato 24 settembre 2011

Confronto telefonico estenuante con una bimba di quarta elementare (ha vinto lei)

“Pronto libreria..... buongiorno sono Marino....”
“Ciao io ho dei libri lì da voi.”
“Hai fatto la prenotazione?”
“Non lo so.”
“Ha chiamato la tua mamma o il tuo papà per far mettere dei libri da parte?”
“Non lo so.”
“....”
“La maestra mi ha detto che nella lista dei libri manca quello di italiano.”
“Sì, mi passi la tua mamma o il tuo papà così che possa parlare con loro?”
“Mamma è al lavoro e papà in giardino.”
“...”
“Abbiamo dei libri da voi.”
“Tesoro se hai dei libri presso la nostra libreria vuol dire che hai fatto una prenotazione.”
“Eh sì la prenotazione.”
“Mi dai il numero della prenotazione?”
“Quale numero?”
“Quello che c'è in alto a sinistra sul foglio che hanno dato ai tuoi genitori al momento della prenotazione...”
“Non ho il foglio.”
Sospiro.
“Ok, mi dici il tuo cognome così faccio una ricerca?”
Mi dice un cognome che non capisco, impiego dieci minuti a trovare la prenotazione.
“Bene è arrivato solo il libro di matematica...”
“E gli altri?”
“Tesoro avete prenotato i libri ieri ci vuole ancora qualche giorno...”
“Ma io voglio quello di italiano.”
“Non hai prenotato nessun libro di italiano, tesoro.”
“Eh la maestra ha detto che bisogna aggiungerlo.”
“Bene mi dici il titolo del libro da aggiungere.”
“Il libro di italiano...”
“Sì, mi serve il titolo esatto.”
“Di quarta elementare.”
A questo punto potrei anche scoppiare a ridere, mi si sono ingrossate le vene sulla fronte, credo che mi esploderà la testa in stile Scanners.
“Ma ho bisogno del titolo, tesoro.”
“Uno di quarta elementare.”
“Ci sono tanti libri di quarta elementare mi devi dare il titolo giusto.”
“Uffa è tutto molto difficile!”
E che le dico ora? Ha ragione, è tutto molto difficile!

venerdì 23 settembre 2011

Problemi di comunicazione

“Scusa c'è sconto su libri scuola?”
“No signora sui libri di scuola non facciamo sconto. Però ci sono gli usati che sono a metà prezzo e poi può fare la tessera che è gratuita e permette di accumulare punti. Inoltre ogni cinquanta euro di spesa sui libri scolastici nuovi ha un buono di 5 euro da usare su altri prodotti in libreria.”
La guardo soddisfatto ma il suo sguardo è incerto.
“Sì... scusa c'è sconto su libri di scuola?”
Mi accorgo che non parla bene l'italiano e non ha capito una parola, ... e mo come glielo spiego????
“Parla inglese signora?”
“No, inglese...”
Fa lo stesso tanto manco io lo parlo.
“Non c'è lo sconto sui libri di scuola... ma può chiedere gli usati, signora, che costano molto meno...”
“Sì... ma... c'è sconto su libri di scuola?”
Ehm... io ho davvero bisogno di un caffè in questo momento!

giovedì 22 settembre 2011

Qualche piccola richiesta

Questa mattina sono venuti due ragazzi (mooooolto carini) a trovarmi in libreria, seguono entrambi il blog,  è stato un piacere scambiare quattro chiacchiere con loro (giusto quattro eh? Che non venga fuori che sono un libraio chiacchierone!).
Considerando che nelle ultime due settimane sono ben sei le persone venute per il blog direi che posso cominciare ad avanzare qualche piccola richiesta all’azienda, giusto un paio di cosette per niente difficili da realizzare:
  1. 1.       Entrata in libreria steso su un baldacchino stile Cleopatra sorretto da dieci manzi che sceglierò personalmente.
  2. 2.       Bagno personale con la Tatangelo che comincia a cantare appena mi siedo sulla tazza (giusto per avere lo stimolo).
  3. 3.       Un distributore personalizzato di Tererito, bevanda da cui sono diventato completamente dipendente (mi troverete steso in magazzino con una bottiglia di Tererito in mano che canto l’intenazionale).
  4. 4.       La mia immagine,  in posa Mena Suvari, nudo cosparso di petali di Ortensie (per fare un favore a Madonna), nel film American Beauty,   sulla tenda cerata al posto dell’immagine di Terzano Terzani  che c’è ora(non proprio la stessa cosa,  ecco…)
  5. 5.       Tanti gattini a cui fare le coccole quando sono depresso (la mia Pet Therapy quotidiana)
  6. 6.       Un clone per i clienti più difficili
  7. 7.       Un massaggino ai piedi a fine giornata
  8. 8.       Qualche cliente, pagato dall’azienda, che ogni tanto entri in libreria e mi dica: “Ah… ma tu sei quello di Cronache dalla libreria!”
Dopotutto mi basta poco per essere un libraio felice, no?

Spessore

Vedo un tizio che si infila un libro nei pantaloni (sì, nei pantaloni). Mi avvicino.
“Scusa puoi darmi il libro che ti sei infilato nei pantaloni?”
Lui mi guarda stupito.
“Sì, sì certo è che questa mattina ho messo dei pantaloni larghi... mi cadono.. con il libro cercavo di fare spessore...
Spessore, certo...
Che nun te la poi comprà na cintura?
Fra le altre cose una vera gioia prendere in mano un libro che è stato quasi nelle mutande del tipo...

mercoledì 21 settembre 2011

Preparatevi...

Comunicazione di servizio: abbiamo finito i diari bianchi!
Questo conferma la mia teoria secondo cui il mondo, fra circa vent'anni, sarà nostro!
AH, AH, AH, AH!

Risposte

Si avvicina un signore, mi guarda e sorride:
“Scusi posso fare una domanda stupida?”

POSSIBILI RISPOSTE A UNA DOMANDA PRELIMINARE CHE APPARE GIÀ STUPIDA:

  1. Certo, faccia pure, tanto ormai... una domanda stupida in più, una domanda stupida in meno...”
  2. Per le domande stupide deve chiedere alla collega al piano terra, io sono autorizzato a rispondere solo a quelle intelligenti...”
  3. Ma è una domanda stupida che prevede una risposta stupida o è una domanda stupida che poi mi indurrà a un ragionamento serio? No, perché sono ancora a stomaco vuoto...”
  4. Certo le domande stupide sono la mia specialità!”
  5. Per le domande stupide mi deve compilare questo modulo, serve anche una marca da bollo da 15 euro.”
  6. Signore... con quella faccia non si aspetterà mica che qualcuno pensi che lei sia in grado di formulare domande intelligenti, vero?”
    Marino Buzzi

martedì 20 settembre 2011

Il commesso frocio 2.0

Sto sistemando i diari scolastici, l'unico oggetto che sembra davvero interessare ai ragazzi in questo nuovo inizio scolastico.
Si avvicinano due ragazzi e una ragazza, lei vestita tutta particolare, con i capelli viola, di quelle che diresti che è troooooooppo avanti.
Il suo amico prende in mano un diario.
Lui: "Bello questo! Quasi, quasi lo compro."
Lei: "Ma dai, bianco è da froci!"
Il mio compagno mi dice sempre che qualche volta dovrei stare zitto, che prima o poi troverò qualcuno che mi gonfierà come una zampogna, che colgo sempre l'occasione per fare polemica.
Ma prima che possa riflettere sui consigli pieni di sapienza del mio boy sto già parlando.
Sorrido alla ragazzina e non è un sorriso cattivo, mi sta pure simpatica, sul serio:
"A me il bianco piace un sacco!" Le dico "Ma forse è perché io sono frocio sul serio."
E me ne sono andato leggiadro come una farfalla.

Sembra che la parola più in voga fra i ragazzini e le ragazzine sia proprio "frocio". E pensare che nel 2000 pensavamo di aver raggiuto qualche obiettivo... mah...

lunedì 19 settembre 2011

The best!

Non posso esimermi dal complimentarmi con uno scrittore di grande livello che è in cima alle classifiche di vendita di queste settimane. Si tratta di uno scrittore speciale per me che credo ancora in certi valori, che amo la buona letteratura, i libri non commerciali e decisamente poco affini al grande pubblico. È un successo strameritato, cresciuto grazie al passaparola, per un libro di grande spessore. Il suo successo è sintomatico di dove sta andando la letteratura oggi e di quanto importante sia continuare su questa strada!
Voglio quindi ringraziare pubblicamente uno scrittore che è quasi un fratello per me, Geronimo Stilton, che con il suo Best Seller Settimo viaggio nel regno della fantasia sta conquistando il cuore di migliaia di lettori e di lettrici. Questa è buona letteratura, alla faccia di chi pensa che i Best Seller siano dovuti solo alla pubblicità. Geronimo è l'esempio che, molto spesso, chi critica i libri di successo lo fa solo ed esclusivamente per invidia e rabbia repressa.
Che poi Geronimo ha avuto una vita durissima, mica lo sapete! Entrambi i genitori uccisi da un gatto serial killer, poi l'abuso di alcool e droga, la prigione... qualcuno dice che sia persino stato molestato quando era un topolino. Però lui ce l'ha fatta, vedete? Lui ci è riuscito.
Quindi lo voglio urlare: Geronimoooooooooooooo!!!!!!

domenica 18 settembre 2011

Cronache in ebraico

Della serie non ci facciamo mancare nulla: voglio ringraziare Shirley Loew che ha deciso, per il suo blog, di tradurre alcuni post in ebraico (a partire da Il sistema periodico ) 
Presto anche la versione in dialetto comacchiese (mio paese d'origine)
Marino Buzzi

Una domenica in libreria

Sì, è domenica e sono pronto a tutto!
Sono pronto a svegliarmi con il torcicollo, a scoprire che c'è lo sciopero dei treni, a confiscare la macchina di mia suocera (la mia è ancora dal meccanicoooooo), a parcheggiare in periferia e farmela tutta a piedi sino in centro. Sono pronto a vedere le persone in fila alla Apple store e a sentire le canzoncine cantate dai commessi (sig).
Insomma sono pronto!
Si ferma un signore alla mia postazione, è con un bambino che avrà sì e no sette anni. Mi guarda spaesato, non è italiano, mi consegna una lista di libri scolastici. Lo guardo, sorrido, e gli dico che deve andare al settore scuola. Lui fa un sorriso imbarazzato, capisco che non comprende una sola parola d'italiano. Poi il bimbo mi guarda e in un perfetto italiano, con un altrettanto perfetto accento bolognese mi dice:
“Sono i libri di mia sorella che fa la seconda superiore, le avevo detto di venire lei e di non mandare papà!”
Così spiego al cirulo dove deve andare e cosa deve fare e il cirulo fa la traduzione simultanea al suo papà, mi chiede se c'è lo sconto, come fare per avere la tessera e se abbiamo libri usati.
E alla fine mi dice: “Grazie.”
Grazie, capite? Un cirulo di sette anni che dice grazie! Mi sono quasi commosso.
A un certo punto volevo chiedergli se ha scoperto il senso della vita ma ho avuto paura che la risposta fosse: Sì.
Un saluto affettuoso alla mitica Libraia della libreria Trame, Nicoletta. La libreria è in via Goito 3 a Bologna. Se vi capita fateci un salto ;)
Marino Buzzi

Se ne parla :)

Ho scoperto che il 13 agosto anche Loredana Lipperini, su Repubblica, ha citato cronache dalla libreria. Mi ero perso questa chicca e ringrazio Loredana Lipperini per l'interesse oltre che per il suo lavoro (che da libraio non posso che apprezzare).
Il pezzo, breve, breve, lo trovate qui

sabato 17 settembre 2011

La lista

“Buongiorno, hai questi libri per l'università?”
La ragazza mi consegna una lista di libri.
“Controllo subito.”
Molti titoli li conosco quindi comincio a girare per la libreria alla ricerca dei libri. Alla fine torno dalla cliente con almeno quindici testi in mano, lei mi guarda stupita.
“Ma scusa, sono così tanti?”
Io la guardo con i libri in mano.
“Sono i titoli presenti nella lista che mi hai dato.”
“Ah, ma non credevo fossero così tanti.”
Appoggio i libri e le mostro la lista.
“Guarda hai anche sottolineato i titoli....”
“Si ma non pensavo fossero così tanti.”
No, scusate, adesso mi girano.
“Scusa... non capisco. Hai letto la lista, hai sottolineato i titoli... vuol dire che un'idea di quanti fossero te la sei fatta, o no?”
Lei mi guarda male.
“Sì, sì... e quanto costerebbero questi libri?”
“Dipende dal libro, trovi il prezzo sul retro della copertina.”
Lei ne prende in mano alcuni e sbarra gli occhi.
“Ma sono costosissimi!”
“Con il tesserino universitario hai il 10% di sconto alla cassa.”
“Ma figurati! Mi faccio le fotocopie!”
E se ne va.
Tesoro ma qualcuno ti ha obbligata a iscriverti all'università? Ti hanno forse puntato una pistola alla testa? Ma andare a fare un bel corso da carpentiera no, eh? Che poi ce n'è pure bisogno. Ci ho pensato anche io ad iscrivermi. A quello o a un corso da estetista...

venerdì 16 settembre 2011

Siamo su Il Venerdì di Repubblica

A pagina 14 del Venerdì di Repubblica, nella "bacheca" BarWeb si parla di Cronache dalla libreria
:)
Grazie a Marco Filoni.
Ho già pronto il mio vestito da sera prestatomi da Lady Gaga!

Concorrenza spietata

Vedo un signore che se ne va ringraziando un altro signore. Poi, dopo cinque minuti, è il turno di una signora. Mi avvicino e assisto a questa scena: un signore sulla cinquantina da' dei volantini di un'altra libreria ai clienti che sono in fila per acquistare i libri scolastici e dice loro che, in questo posto, troveranno sicuramente i libri che cercano senza fare fila. Lo guardo, lui capisce subito che l'ho sgamato e fa sparire i volantini dentro una sacca. Poi sorride imbarazzato e se ne va senza proferir parola.
Se non stai attento questi ti narcotizzano i clienti pur di fregarteli...

giovedì 15 settembre 2011

Il libro di matematica

“Scusa, sto cercando un libro per l'università.”
“Sì, il titolo?”
“Guarda è un libro di matematica.”
“Sì, mi dici il titolo?”
“Eh... il titolo non me lo ricordo.”
“Gli autori.”
“Nemmeno.”
“La casa editrice?”
“Guarda l'unica cosa che mi ricordo è che aveva un prezzo fra i 15 e i 25 euro.”
“...”
“Non ti dice niente?”
“Perdonami, ma ho bisogno del titolo.”
“Ma scusa non puoi fare una ricerca a computer?”
Ah sì? E che parametri dovrei inserire? Libro di matematica da 15 a 25 euro?
Lo dico una volta per tutte perché, sembra, a qualcuno il concetto sfugge: il computer non è una sfera di cristallo che legge nelle menti delle persone.
E io non sono Houdini, anche se a volte vorrei poter sparire come faceva lui.

mercoledì 14 settembre 2011

Comandi!

AL TELEFONO

“Pronto libreria.... buongiorno sono Marino.”
“Sì, buongiorno, mi scusi ma ho provato a telefonare al vostro negozio in via... ma non risponde nessuno.”
“Forse c'è un po' do gente e i colleghi non sono riusciti a prendere la chiamata, signore, ha provato a richiamare?”
“E ma non ho tanto tempo da perdere, ho le mie cose da fare... non è che potrebbe andare lei a dire ai suoi colleghi dell'altro negozio di rispondere al telefono?”
Guardi, stavo giusto pensando di farlo. Mentre ci sono le serve altro? Giornale? Bibita? Caffè?

martedì 13 settembre 2011

Contaminazioni (sì, anche oggi)

Ho letto una interessante lettera di Romano Montroni (il Libraio dei/fra i librai) oggi su repubblica. Mi sono permesso di rispondere con qualche considerazione qui.

Ma questo è il libro....

"Scusi questo è il libro da cui hanno tratto il film l'esorcista?"
Mi mostra L'anticristo di Nietzsche.
Certo e da La casa in collina di Pavese hanno tratto la serie televisiva La casa nella prateria...
Adoro!

lunedì 12 settembre 2011

Gli uomini vengono da marte e le donne da venere e io vorrei aprire un agriturismo

“Scusi ha gli Uomini vengono da Marte e le donne da Venere?”
E che mi faccio mancare un testo così intelligente secondo lei?
“Sì, signora, eccolo.”
“Mi hanno detto che è un testo molto introspettivo...”
“Non l'ho letto signora.”
“Però quello che ho visto dalla mia amica aveva una copertina diverta e costava meno.”
“Sì era l'edizione BUR... ora c'è la nuova edizione.”
“No non era BUR era Rizzoli.”
“...”
Ma che ho fatto di male?
“Sì, signora, la BUR è l'edizione economica di Rizzoli.”
Lei lo sfoglia.
“Ma è sicuro che è lo stesso libro? È diverso anche dentro, c'è molta più roba.”
Sospiro, ci sono giorni in cui farei volentieri harakiri.
“Questa è la nuova versione.”
“Mi sembra molto più complicato rispetto a quello della mia amica, mi sa che mi faccio prestare il suo, sa... non vorrei comprare un libro che poi non riesco a capire perché troppo difficile...”
In effetti per leggere i libri di Gray è consigliabile avere almeno un paio di lauree...
Un agriturismo. Voglio aprire un agriturismo. Tanti animali (però cucina rigorosamente vegetariana), immerso nel verde, a contatto con la natura e le persone che amo.
Decisamente, un agriturismo...

giovedì 8 settembre 2011

Ma vuoi mettere una maglietta?

Due ragazzine in libreria, ore 9.15 del mattino, notte insonne per via dei pensieri che mi girano in testa legati all'editing del libro che uscirà per Mursia (maggiori info nelle prossime settimane) presumibilmente a dicembre.
Ragazza a: “Guarda.... che bello questo libro, lo voglio!”
Ragazza b: “Ma quanto costa scusa?”
Ragazza a: “Quindici euro.”
Ragazza b: “Ma sei matta? Costa troppo!”
Ragazza a: “Ma io lo voglio.”
Ragazza b: “Ma che scherzi? Con quindici euro ti vengono due magliette...”
Però io la ragazza “b” la capisco. Che te ne fai di un libro? Vuoi mettere una bella maglietta?
Che poi, voglio dire, con i tempi che corrono una maglietta fa sempre comodo, no?
Me la comprerei pure io, magari poi partecipo a Miss maglietta bagnata!
Con un libro mica potrei partecipare... no?

mercoledì 7 settembre 2011

Il cliente saputello

Ok, lo so, pecco di superbia ma se c'è una cosa che mi indispone è incontrare, sul mio cammino di libraio, un cliente saputello. Di quelli che magari ascoltano le richieste del cliente prima di loro e poi ti interrompono dicendoti: “No guardi non è un filosofo, si occupa di storia delle religioni”.
Si occuperà anche di storia delle religioni ma visto che ha scritto un testo più vicino alla filosofia posso scegliere io in che settore metterlo?
Oppure quelli che, se non trovi un libro a computer o non conosci un autore, ti spiegano diligentemente chi è e poi ti guardano con quello sguardo misto a compassione e senso di superiorità. Quello sguardo dice tutto, dice: “Ma come? Sei un libraio e non conosci questo autore?”
Allora voglio dirti una cosa, caro il mio cliente saputello, guardati attorno. Li vedi tutti questi simpatici settori? Li vedi tutti questi libri e questi autori che sono sugli scaffali? Credi veramente che io li conosca tutti? Uno per uno? Sai quanto tempo posso dedicare a libro? Qualche secondo al massimo! È già tanto che non mi attacchino un cronometro al collo per vedere quanto tempo ci metto a trovare o a sistemare un testo! E vogliamo parlare dei nuovi autori che, quotidianamente, arrivano in libreria? Vero è che ci sono autori che devi conoscere (e, scusate, ma io li conosco!) ma può anche sfuggirmi l'autore del libro sui babbuini albini, no? Sai, caro cliente saputello, di quanti settori mi occupo?
Vuoi che ti faccia l'elenco?
Storia, religione, antropologia, filosofia, filosofie orientali, archeologia, politica e attualità (italiana e straniera), psicologia, medicina, economica, sociologia, QUEER, fumetti, musica, cinema, arte e, durante l'estate, anche la sala di fantasy, fantascienza, diritto, informatica, puericultura, pedagogia, didattica, vampiri (sì, purtroppo abbiamo anche un settore sui vampiri), ragazzi e bambini.
Può bastare?
Sì, insomma, voglio dire, vuoi metterti contro di me? Sei proprio sicuro? No dico, io ti spiezzo in due!

Lo sapevate?

“Scusa hai Don Chisciotte della Mancia?”
“Certo, vuoi la versione classica o quella scolastica?”
“No, vorrei la traduzione in spagnolo.”
Traduzione????
BENVENUTI/E ALL'ANGOLO DE: LO SAPEVATE?
Miguel de Cervantes Saavedra, noto scrittore finlandese che ha ambientato il suo più famoso romanzo, Don Chisciotte, appunto, in Sicilia e che poi è stato tradotto in moltissime lingue, compreso lo spagnolo!
Posso fare sciopero anche oggi?

martedì 6 settembre 2011

SCIOPERO

Questo blog (e il meraviglioso libraio che lo gestisce) aderisce allo sciopero nazionale indetto da CGIL.

Tanta gente in piazza, palloncini rossi, bandiere di ogni genere (la mia preferita è la rainbow). Non cambierà nulla ma almeno ci proviamo.
Ci leggiamo domani.
Un libraio scioperante (e incazzato)

lunedì 5 settembre 2011

Come iniziare bene la giornata

Arrivo in libreria alle 8,30 del mattino, comincio a sistemare i libri messi in disordine la domenica, bevo un caffè con la collega sergente istruttrice, accendo le luci, il condizionatore, pulisco gli scaffali.
Alle 8.45 suona il telefono, rispondo e la prima chiamata della giornata è già un gioco surreale di accuse.
“Si, finalmente ha risposto!”
Cinque squilli in tutto.
“Signora siamo ancora chiusi, apriamo alle nove.”
“Ma se siete ancora chiusi perché ha risposto?”
“Signora a volte chiamano i colleghi o i collaboratori per dire che non vengono o che sono in ritardo...”
“Va bene senta io ho bisogno di parlare con il settore scolastico.”
“Signora abbiamo ancora tutti i terminali spenti, stiamo preparando la libreria per l'apertura. Dovrebbe richiamare dopo le nove.”
A questo punto, giuro, lei comincia a urlare:
“Insomma sempre le solite scuse, possibile che non si riesca mai a concludere un cazzo! Siete degli incompetenti e lei mi ha fatto spendere dei soldi rispondendo al telefono. Se siete chiusi non risponda!”
E mi attacca il telefono in faccia.
Che dire, se il buon giorno si vede dal mattino....

sabato 3 settembre 2011

Piccole vendette quotidiane


Un ragazzo, avrà sui sedici anni, mi mette in mano un bigliettino:
“Mi serve questo libro!”
Niente “Buongiorno”, niente “Scusi, posso chiedere?”, né alcuna altra formula di cortesia.
Il titolo che sta cercando è un classico.
“Devi andare al....”
Lui mi strappa il foglietto di mano.
“Sì, sì!”
Mi dice in modo scortese e si avvia al settore scolastico, lo vedo prendere il biglietto e mettersi in fila sbuffando.
Certo potrei raggiungerlo e dirgli che, in realtà, il libro che sta cercando non si trova nel settore scuola, che sta facendo la fila per niente perché, se mi avesse fatto finire di parlare, gli avrei spiegato che deve salire al piano terra, dove c'è il settore dei classici, e chiedere alla collega in cassa.
Sì, è vero, potrei risparmiargli, ad occhio, direi, circa un ora e mezza di fila.
Potrei... ma ho un sacco di cose da fare quindi credo proprio che non lo farò.
Prima regola: mai interrompere un libraio!

venerdì 2 settembre 2011

Sono una star...


Oggi è venuto un ragazzo in libreria, mi ha chiesto un libro di sociologia e poi mi ha fatto i complimenti per il blog.
No, dico, ha fatto i complimenti a ME!
Aspettate, apro le piume da pavone, eccomi, guardate la mia meravigliosa ruota rainbow!
Sapete cosa significa questo, vero? Già mi vedo: flash per la strada, la gente che mi accerchia come se fossi Madonna al festival del cinema di Venezia, autografi, foto di me insieme al bellone di turno su Novella 2000, insomma sono una star!
Sì, io sono una star, sono una star, SONO UNA ST...
“Mi scusi?”
No, dico, non lo vede che sono nel bel mezzo di un delirio di onnipotenza? Non poteva aspettare che il mio ego fosse soddisfatto?
“Sì, dica!”
La signora mi guarda.
“Che differenza c'è fra queste due penne?”
La guardo e freno il desiderio di strozzarla.
“Una è blu e l'altra è rossa, signora.”
“Ah... e da cosa lo ha capito?”
“Una ha il tappino blu e l'altra ha il tappino rosso.”
“Be' non è molto chiaro, e se uno inverte i tappi?”
“Sarebbe una cosa davvero incresciosa!”
Le rispondo trattenendo una risata.
Scusate... dove eravamo rimasti? Ah, già, sono un commesso...

La fine degli sconti (AH, AH, AH, AH!).


Come qualcuno/a di voi saprà dal 1 settembre è entrata in vigore la legge degli sconti sui libri. La nuova normativa prevede che non ci siano sconti superiori al 15% o, al massimo, al 25% per le campagne che durano meno (e mai a dicembre) di un mese. So che può sembrare una legge ingiusta per il consumatore ma, da un punto di vista professionale, sono felice che sia passata. Per alcuni importanti motivi. Il primo è che, ormai, la libreria era diventata una giungla di sconti. Partivano cinque o sei campagne sconto al 30% contemporaneamente obbligando noi librai a dare spazio solo ai gruppi che potevano permettersi tali sconti. Ciò, naturalmente, andava a discapito delle piccole realtà editoriali, che già faticano a trovare spazi in libreria, figuriamoci con gli sconti aggressivi dei grandi gruppi. Può sembrare ingiusto, soprattutto in un periodo di crisi, regolare gli sconti ma la situazione era diventata insostenibile. Un altro punto a favore della legge è che ormai non riuscivo più a rendere nulla delle case editrici che facevano continui sconti. E, visto che arrivano libri di continuo e che lo spazio in libreria di certo non si crea da solo, anche in questo caso, ero costretto a rendere gruppi “minori” a discapito, non dico della qualità (o non solo almeno), ma dello spazio a disposizione dei “piccoli”.
Per non parlare del tempo che ogni volta dobbiamo dedicare a fare gli spazi, a mettere i cartelli, a bollinare i libri ecc...
Quindi immaginate la libreria ieri mattina: un centinaio di persone in attesa di poter prenotare i libri di scuola, io che devo togliere i bollini sconto da almeno sei campagne promozionali finite, le novità messaggerie da sistemare, le vetrine da rifare e tre rese in corso.
Un delirio.
Sto togliendo bollini alla velocità della luce, rischiando, fra le altre cose, di spezzarmi un'unghia (i maledetti bollini si insinuano sotto le unghie e tagliano la pelle, accidenti a loro) e mi arriva, alle spalle, un signore alto e magro.
“Scusi?!”
Mi volto.
“Prego, mi dica.”
“C'è lo sconto su questo libro?”
“No, mi spiace lo sconto è finito ieri (cioè mercoledì 31 agosto)
Lui alza il libro e mi indica il bollino – 30% che c'è sopra.
“Ma qui c'è il bollino con lo sconto.”
“Sì, signore...” gli mostro le mani piene di bollini sconto che sto togliendo “... come vede sto togliendo in questo momento la segnaletica.”
“Sì, ho capito, ma su questo libro il bollino c'è ancora. Io l'ho visto quindi voglio lo sconto.”
Mi avvicino a mo di pistolero durante un duello.
“Guardi anche sul bollino c'è scritto valido sino al 31 agosto...”
“Sì ma è scritto in piccolo e comunque non dice sino al 31 agosto 2011... potrebbe anche essere 2012.”
“O magari il 2020!”
Gli rispondo sorridendo.
“Comunque qui c'è lo sconto, se non lo ha tolto sono affari suoi. Lo dirò alla cassiera.”
E se ne va.
Bene sembra che alle 9,30 del mattino ci sia già qualcuno di pessimo umore (e non sono io in questo caso).
E come direbbe la Tatangelo: “Posso dì na' cosa? Ma vaff......!”

giovedì 1 settembre 2011

Un acquisto con sorpresa...

Scena al banco scolastico, il collega Totoro valuta dei libri portati da un signore che voleva venderli (facciamo servizio di acquisto di libri scolastici, acquistando i libri direttamente dalla clientela che decide di portarli, e poi li immettiamo nuovamente sul mercato a metà prezzo), li guarda uno a uno, controlla quello che serve alla libreria e poi fa la sua offerta al signore:
"Trenta euro."
Il signore lo guarda, apre il portafogli, tira fuori trenta euro e li da al collega Totoro.
Ma come? Vieni a vendere i libri e vuoi pure pagare per farceli tenere? Devono essere davvero dei libri pessimi!
Questo è capace che a fine mese paga il datore di lavoro...