lunedì 31 ottobre 2011

La libreria parcheggio

Le ultime avventure (in libreria) della collega psicologa:

Un ragazzo si affaccia sulla soglia della libreria, è fermo sul marciapiedi e sorregge una bicicletta:
“Scusa posso parcheggiare dentro?”
“No, guarda, non è proprio il caso.”
“Ah... allora posso chiederti i libri da fuori?”
Tesoro vuoi anche un the e dei pasticcini?

domenica 30 ottobre 2011

I consigli del libraio

Come ho già detto diverse volte non leggo molta narrativa quindi ho chiesto aiuto a due colleghe che leggono moltissimo. Colgo quindi l'occasione per ringraziare La collega femminista alias Bettina tacchina, Bettina rompina, Bettina lamentina, Bettina gazzettina, Bettina Photoshop e La collega psicologa. A dire il vero alla collega psicologa devo dire anche qualcosa di più perché, dopo sei anni di coesistenza in libreria, ha deciso di prendere altre strade, quindi vorrei dirle che mi mancherà, che mi sentirò triste e solo senza di lei, che non avrò più nessuno a cui raccontare i miei sogni e le mie fantasie e che mi mancherà chiamarla al telefono e poi sbatterle la cornetta in faccia, così, giusto per fare.
Tesoro, sul serio, la libreria non sarà la stessa senza di te.
Questa domenica vi propongo moltissimi libri al femminile, apro con Gioconda Belli, Nel paese delle donne edito da Feltrinelli (traduzione di Tiziana Gibilisco, 264 p.p, €17,00). Cosa accade a Fugas? Un bel giorno l'ordine “naturale” del potere maschile (che prevede, come è oggi anche nel nostro paese, corruzioni e abusi di ogni genere) viene sovvertito dalla vittoria del Partito erotico della sinistra formato interamente da donne che, anche grazie a un vulcano che elimina il testosterone dei maschi, stravince alle elezioni. Un libro divertente che, allo stesso tempo, mette in atto una profonda riflessione sui giochi di potere e sul ruolo delle donne nella società.
Berman Sabina La donna che si immerse nel cuore del mondo, Mondadori (Traduzione Colombo M. 254 p.p, € 17,50). La storia di Isabelle e Karen rispettivamente zia e nipote, una bambina autistica e vittima di abusi e maltrattamenti che trova una sua dimensione e instaura un rapporto di fiducia con Isabella. Un libro particolare e dolcissimo.
Alessandra Cenni Gli occhi eroici, Mursia (256p.p € 17,00). Attraverso un inedito carteggio l'autrice ricostruisce il rapporto tra Sibilla Aleramo, Cordula Poletti e Eleonora Duse, pioniere della libertà sessuale in un momento storico in cui parlare di omosessualità, soprattutto per una donna, era impossibile.
Per rimanere in tema d'amore tra donne vi segnalo il bel libro di Alessia Muroni Le circostanze dell'amore, Il dito e la luna edizioni (408 p.p €17,00). Il romanzo, ambientato sulla fine del 1800, è la storia di Guglielmina e Angelica, cognate che scoprono, lentamente, il proprio amore l'una per l'altra. Alessia Muroni mette in scena una storia d'amore toccante che non rinuncia però allo humor.
Infine vi segnalo il libro di Margherita Giacobino, L'uovo fuori dal cavagno, Elliot edizioni (242 p.p, € 16). Margherita non ha bisogno di presentazioni, questo libro è davvero un piccolo gioiello, uno di quei libri che ti trasportano e che non smetteresti mai di leggere.
Marino Buzzi

sabato 29 ottobre 2011

Una telefonata importante

Le ultime avventure (in libreria) della collega psicologa:

“Mi scusi signorina, le posso chiedere una cortesia? Ho dimenticato il cellulare a casa e devo assolutamente fare una telefonata! È questione di un secondo, davvero, è molto importante, si tratta di una cosa molto seria. Non glielo chiederei se non fosse importante.”
La signora anziana ha un'espressione preoccupata.
“Certo signora, prego.”
La collega psicologa le fa usare il telefono.
“Pronto? Si buongiorno, telefono per la caldaia. Quando può venire a vederla? Si, una settimana? Eh ma non può prima? Sì, senta e il prezzo? Mmmm. Sì... così tanto? Ah ma ha aumentato i prezzi eh? Sì, senta non è che potrebbe farmi uno sconticino? Sì dai che poi le porto altri clienti...”
No, dico, signora... possiamo fare altro per lei? Ha bisogno di un prestito per pagare l'idraulico? Le posso portare le borse della spesa sino a casa? Vuole telefonare a qualche parente che non sente da tempo?

venerdì 28 ottobre 2011

The Dome (ma chi me lo ha fatto fare?)

Ricordate The Simpson il film? Quella cupola di vetro che viene posta sulla città di Springfield in quanto città più inquinata d'America? È un po' quello che accade nel libro The Dome di Stephen king (Sperling & Kupfer, 1046 p.p. 23,90 € ). Già l'idea, se non fosse stata partorita dalla mente dello scrittore che viene celebrato, a livello mondiale, come maestro dell'horror, farebbe ridere i polli. Invece, all'interno del libro, viene sviluppata e presa, addirittura, sul serio. In questo libro ci sono tutti gli ingredienti che hanno reso celebre King: presenze oscure, il lato malvagio del genere umano che esce al momento adatto, eroi ed eroine di provincia che, spesso, si sacrificano per il bene comune, un po' di sesso appena accennato, qualche idea politica spalmata come burro sulle incredibilmente piatte pagine di questo testo. Lo dico con rammarico perché King è stata una delle mie prime letture, ho amato molti suoi libri, ma negli ultimi dieci anni il “maestro” dell'horror sembra aver finito le cartucce. Già in The cell (Sperling & Kupfer, collana super bestseller, 503 p.p. 10,90€) ero rimasto impressionato dalla mancanza di idee dello scrittore. Dopo questa ennesima prova ho la certezza assoluta che King farebbe meglio a prendersi un po' di tempo per rinnovare il guardaroba cerebrale.
Una mattina come tante altre la pacifica (ma non sono mai pacifiche sul serio) cittadina di Chester's Mill, nel Maine, viene “ricoperta” da un cilindro che taglia a metà tutto ciò che si trova sotto i suoi bordi. È, naturalmente, il panico. La bolla è infrangibile, la popolazione non sa cosa fare, il governo cerca di isolare la cittadina. Saranno i terroristi? Un esperimento del governo? Una nuova arma? I marziani? Ed ecco che il buon king ci mostra l'umanità in una bolla di natale (sì mentre lo leggevo mi aspettavo di “vedere” anche la neve), i cattivi che quando sono cattivi sono davvero cattivi e i buoni che quando sono buoni sono proprio buoni. La cosa bella è che la bolla cala la mattina e la sera i cattivi hanno già dato sfogo a i loro istinti più malsani. Insomma se amate King, lo dico con affetto, leggete i suoi primi romanzi. Forse erano più ingenui ma almeno aveva ancora qualcosa da dire.
Poi, francamente, non capisco perché non abbia chiamato il suo protagonista Homer Simpson, almeno avrebbe dimostrato un po' di ironia...

giovedì 27 ottobre 2011

Kamasutrando!

Succede a: La collega femminista.

Si avvicina un ragazzo con aria sicura e sorriso spavaldo:
“Scusa avrei bisogno di una mano!”
“Certo dimmi pure.”
“Voglio fare un regalo alla mia ragazza.”
“Bene hai già in mente qualcosa?”
“Bé sai... non è dotata di molta fantasia, poverina.”
Poverina? La collega femminista lo guarda male.
“Quindi?”
“Vorrei regalarle il Kamasutra!”
Scusa vuoi fare un regalo a lei o a te stesso? Secondo me il regalo più grande che potresti farle è... toglierti dai piedi!

mercoledì 26 ottobre 2011

Cervelli formato bignami

Sorrido senza riuscire a nascondere uno sguardo provocatorio:
“Si, sono costosi, purtroppo...”
In realtà vorrei rispondere: sì, sono costosi, è vero. Sono libri sui quali tuo/a figlio/a studierà, su questi libri comincerà a conoscere il corpo umano, grazie a questi libri, spero, un giorno, scoprirà nuove cure o salverà vite umane.
La scena a cui mi capita sempre più spesso di assistere riguarda genitori e/o figli che rimangono stupiti i primi davanti al costo dei libri universitari, i secondi davanti allo spessore degli stessi.
Ora, non per essere polemico, ma voi mettereste mai la vostra vita nelle mani di un medico che ha studiato su un bignami? Perché è questo che mi sento chiedere da un po'!
Ci sono ragazzi e ragazze che scelgono di frequentare università impegnative come medicina, veterinaria, odontoiatria ecc... Si presuppone, dal momento che hanno fatto una scelta del genere, che sappiano a cosa stanno andando incontro.
Invece no.
Non lo sanno loro e non lo sanno i loro genitori.
Ma se quest'ultimi, per carità anche con ragione, si lamentano spesso dei prezzi dei libri (credendo che li facciamo noi librai, fra le altre cose) gli/le studenti si lamentano della difficoltà dei testi o delle tante pagine da studiare.
Non si offenda nessuno ma non è che siamo obbligati tutti ad avere una laurea. Voglio dire, se non te la senti di studiare puoi fare la dignitosissima scelta di andare a lavorare. Fra le altre cose ho amici che svolgono lavori definiti “manuali” che guadagnano molto di più di alcuni laureati, sono persone coltissime con interessi che spaziano in diversi campi. La cultura non è certo prerogativa dei laureati.
Ma se decidi di iscriverti alla facoltà di medicina, poi, non puoi lamentarti che devi studiare anatomia umana. Non puoi guardarmi con occhi sbarrati e chiedermi: “Scusa ma non ha una riduzione di sto' libro?”. Che farai quando ti troverai Vis-à-vis con un paziente?
E mo basta, eh? Mo me so' stufato, eh? Guardate che mo me artero, eh?

martedì 25 ottobre 2011

Fumetti?

"Pazienza"
"Eh, sì, ce ne vuole tanta!"
"No, voglio qualcosa di Andrea Pazienza."
"Ah..."
Eh, va be'... pazienza...

lunedì 24 ottobre 2011

Droghe (leggere) letterarie

“Ciao sto cercando il Cannone occidentale di Harold Bloom.”
Non sapevo ci fossimo trasformati in un Coffeshop!
Se vuoi, al reparto bambini, i Puffi smerciano ottimi funghi allucinogeni...

domenica 23 ottobre 2011

I consigli del libraio

Vista l'ennesima richiesta desolante della giornata ho deciso di tenere una “rubrica” settimanale (sì, proprio come i vip che scrivono per i giornali e le riviste, tipo: “La posta del cuore”).
La scena, che si ripete come un noioso déjà vu più volte al giorno, è più o meno questa:
Signore o signora sorridente e sovraeccitato/a che mi guarda con aria compiaciuta e in cerca di complicità. Dall'altra parte il campione dei pesi (culturalmente parlando) piuma, il libraio stanco e afflitto che con sguardo avvilito guarda il cliente di turno e cerca di nascondere i pensieri che si stanno disegnando sul suo volto.
La domanda è sempre la stessa:
“Scusi, dove posso trovare i best seller?”
Della serie non leggo un libro se non ha venuto almeno un milione di copie e se l'autore non è andato almeno una volta in televisione. Altrimenti poi di cosa parlo che le amiche del venerdì sera e con gli amici fashion della palestra? Mica potrò dir loro che ho letto un libro che non conosce nessuno, vero? Come minimo quelli pensano che sono un/una sfigato/a!
Bene, visto che la maggior parte dei libri che entrano in classifica sono lì solo grazie a un buon marketing e alla pubblicità (ma ho un post velenosissimo che mi frulla in testa quindi non ne parlerò qui) da oggi inauguro “I consigli del libraio” (non solo su libri, ci metto nel mezzo pure qualche dvd), rubrica settimanale che, salvo incidenti di percorso, troverete sul mio bloggino la domenica.
Per non dimenticare e per capire meglio, a dieci anni dal G8 di Genova e da quella che è stata una delle pagine più oscure della nostra storia recente, Fandango propone Black Block un docufilm che ripercorre le vicende di alcuni dei protagonisti di quelle tragiche vicende. Per rimanere nel campo della memoria e per scoprire la storia di un uomo che ha pagato con la propria vita la lotta contro cosa nostra, Il Saggiatore ha pubblicato un libro dolcissimo, che assomiglia a un quadro in cui ogni pennellata ricorda un momento della vita di Mauro Rostagno, a comporre quel quadro, con gli occhi rivolti al passato, la figlia, Maddalena Rostagno. Il titolo è: Il suono di una sola mano.
Da Adelphi, una delle poche case editrici che non ha ceduto al richiamo dei pirati del marketing, due libri davvero molto interessanti: L'occhio della mente di Oliver Sacks (non solo per gli addetti ai lavori, si tratta di una lettura estremamente interessante e piacevole) e La vita immortale di Henrietta Lacks di Skloot Rebecca (ancora una volta un bellissimo testo, una vicenda che ripercorre le vite di persone che si sono trovate, loro malgrado, parte della storia).
Un libretto di facile lettura e anche una piacevole sorpresa devo dire: Godete di Alessandra Di Pietro editore Add, un testo che mette in evidenza come, ancora oggi, la libertà sessuale, soprattutto quando riguarda le donne, sia pura utopia. Per rimanere in tema vi segnalo anche Storia del pene di Aron Jean-Paul e Kempf Roger, Pgreco edizioni, una riflessione filosofica sul potere e la violenza del maschio.
Infine vi segnalo la nuova edizione del bellissimo Mysterious Skin di Heim Scott edito da Playground. Attenzione è un vero pugno nello stomaco.
Chiedetemi ancora dove sono i Best seller adesso!
Marino Buzzi

sabato 22 ottobre 2011

Lo giuro!

Giuro che lunedì mattina mi presento in libreria vestito così!
Lo giuro!

Uhm....

Al telefono:
“Libreria... buongiorno sono Marino.”
“Ehm... sì buongiorno... telefono per una prenotazione di libri.”
“Sì, mi dai il numero della prenotazione?”
“Ehm... il numero?”
“Sì lo trovi sul foglio che ti hanno dato quando hai prenotato i libri.”
“Ah, sì, uhm.... allora... aspetta un attimo, eh?”
Dopo un quarto d'ora di strani rumori al telefono.
“Non lo trovo il foglio della prenotazione.”
“Ok, era una prenotazione di libri scolastici o di varia?”
“Ehm... libri scolastici.... però erano vari libri scolastici...”
Ok, ok colpa mia. Ti ho fatto una domanda troppo difficile!
Ricominciamo. Parlo più lentamente così magari mi capisci...

venerdì 21 ottobre 2011

Modestamente...

“Mi scusi sto cercando un libro ma non ricordo il titolo, so solo che c'è la parola idiota...”
“Potrebbe essere L'idiota in politica signora?”
La signora, stupita:
“Ma lei è un genio!”
Sì, lo so! In effetti me lo ripeto spesso ma è comunque carino che ogni tanto anche qualcun altro me lo faccia notare....

giovedì 20 ottobre 2011

Usato o non usato... questo è il dilemma!

Un ragazzo si avvicina con un libro di sociologia in mano.
“Scusa questo libro è usato?”
“No, non trattiamo libri di varia usati.”
“Ah... no sai te lo dico perché questo libro mi sembra usato.”
“No guarda è un libro nuovo.”
“Umh... va beh comunque sembra usato.”
“Scusa ma, esattamente, cosa ti fa pensare che si tratti di un libro usato?”
Lui mi mostra il libro.
“Vedi questa piega sulla copertina? Mica sarà un libro nuovo questo, scusa...”
Ah bello ma che ce stai a provà?

mercoledì 19 ottobre 2011

Vorrei parlare con... 2.0

Al telefono:
“Pronto libreria... buongiorno sono Marino.”
“Sì, buongiorno, posso parlare con il settore liceo classico?”
Le linee del settore liceo classico sono momentaneamente occupate. Se vuole ho libere quelle del liceo scientifico, quelle dell'artistico e quelle delle scuole professionali... se invece vuole parlare direttamente con la Gelmini rimanga in attesa e poi prema il tasto 1. Per lanciare le uova prema il tasto 2. Per concimare il giardino della ministra prema il tasto 3.

martedì 18 ottobre 2011

Questioni di principio!

“Scusa su questo libro c'è lo sconto?”
“Questo è un libro usato, è già a metà prezzo.”
“Ok ma ho anche lo sconto con il tesserino ATC?”
“No sui libri usati o remainders no.”
“Però non è giusto.”
“Guarda è un libro già a metà prezzo, ti costa 4,50€.”
“Scusa ma è una questione di principio!”
Ah è una questione di principio.... certo... hai ragione, allora facciamo così, sempre per principio, il libro costa 4,50€.
Che pensavi che te lo regalavo?

lunedì 17 ottobre 2011

Uomo (delle caverne)

ATTENZIONE, IL CONTENUTO DI QUESTO POST È AD ALTO CONTENUTO DI TESTOSTERONE. SONO PRESENTI ANCHE VOLGARITÀ. SE AVETE IL CUORE DEBOLE VI CONVIENE ABBANDONARE QUESTA LETTURA E RIPRENDERE IN MANO PICCOLE DONNE.

Arriva uno dei miei corrieri preferiti, un tipo che sembra appena sceso dall'albero o uscito dal brodo primordiale (che ci volete fare a me l'uomo piace così).
Salgo al piano terra appena lo vedo approfittando della momentanea assenza del magazziniere che, di solito, si occupa di sbrigare queste faccende.
Ciao oggi mi occupo io di firmarti le bolle.”
Gli dico facendo gli occhi da cerbiatto, in quel momento gli squilla il telefono.
Oggi è tutto il giorno che squilla...” lo prende in mano “...poi quando ci sono delle fighe di mezzo è sempre un casino.”
...”
La mia espressione piaciona si trasforma immediatamente in una maschera d'incredulità.
Lui, senza arretrare:
Poi ho la vibrazione proprio vicino ai coglioni!”
Ok libido scesa sotto ai piedi. Sei ufficialmente bandito dai miei sogni erotici!

sabato 15 ottobre 2011

Vorrei parlare con...

Al telefono:
“Buongiorno libreria.... sono Marino.”
“Buongiorno posso parlare con i libri?”
Certo con quale vuole parlare? Con il De rerum natura? Con Il visconte dimezzato? Con i Ragazzi di vita o con L'Odissea? Sa Ulisse manca da casa da un po' di tempo, si sente un po' solo, magari parlare con qualcuno gli farà bene...

venerdì 14 ottobre 2011

Pallottino

Succede a: la collega Femminista
“Scusa hai Pallottino?”
“...”
“Non ce l'hai?”
“Guarda dovresti essere più preciso. Hai il titolo?”
“Pallottino...”
“Pallottino è l'autore.”
“Ah... e non ce l'hai?”
Guarda Pallottino no però le palle un po' girate sì...

giovedì 13 ottobre 2011

La mamma è sempre la mamma!

Il ragazzo mi guarda e sorride
"Sto cercando il libro Il corpo e l'azione."
"Dovrei averne una copia, vado a prenderlo."
Lo porto al cliente.
"è in adozione all'università?"
"Me lo hanno consigliato."
"Ok."
"Sì ma non lo compro adesso. Tanto ho visto che ce l'hai."
"Guarda ce l'ho ora ma non so se lo avrò ancora fra qualche giorno."
"No è che vuole venire anche mia madre per comprarlo."
Tesoro! Vuole la mammina lui! Che dolce...

mercoledì 12 ottobre 2011

Fiero di essere libero

Scusate voglio solo ringraziare le mie colleghe e miei colleghi, dopo aver letto questo
A volte certe cose si danno per scontate. Dimentico che le persone GLBT, in questo paese, non sono persone libere a tutti gli effetti. Sono fortunato perché lavoro con colleghe e con colleghi con cui posso parlare di tutto ed essere me stesso sino in fondo.
Brave persone, brave/i libraie/i.
Marino Buzzi

Soldati. (Povero Ungaretti)

Ragazzina ruminante:
“Ciao scusa, che ce l'hai le poesie d'Ungaretti?”
“Dovrei avere Vita di un uomo.”
“Ma so' poesie?”
“Sì è una raccolta poetica.”
“Ma dentro ci sta anche quella famosa? Quella delle foglie, degli alberi e dei frutti? La devo legge' per la scuola.”
Ma quale? Si sta come d'estate sugli alberi i fichi?
No perché, sai, io di fichi me ne intendo...

martedì 11 ottobre 2011

Sicuro?

Al telefono:
"Pronto libreria.... buongiorno sono Marino."
"Sì... buongiorno, libreria Mondadori?"
"No signore è la libreria...."
"Ah non è la Mondadori?"
"..."
"Ma io ho fatto il numero di telefono della libreria Mondadori..."
"Mi scusi ma probabilmente ha sbagliato a comporre il numero. Noi non siamo Mondadori"
"Ma è sicuro?"
Aspetti, esco un attimo a leggere l'insegna... sa com'è, non vorrei essere finito in un vortice spazio temporale che mi ha teletrasportato in una libreria diversa da quella in cui mi reco a lavorare ogni giorno!

lunedì 10 ottobre 2011

Lunedì (e non aggiungo altro)

Ok, ok è lunedì!
Preparo la borsa: maglia di ricambio da indossare al lavoro (va bene che sudo Chanel n°5 però mica posso presentarmi in libreria con le ascelle pezzate....), bottiglietta d'acqua, due Tererito (me ne hanno regalate 80 lattine), giornale da leggere in treno, libro da leggere, sempre in treno, al ritorno. Insomma sembro un venditore ambulante.
Inforco la bicicletta, supero le lumache per la strada, arrivo in stazione, salgo sul treno, metto gli auricolari per isolarmi dal mondo (sono una persona molto socievole), cerco di evitare gli smanettatori folli del treno (avete fatto caso a quanti frustrati sessuali salgono sul treno?) e mi preparo a una entusiasmante e meravigliosa giornata in libreria!
Qualcuno ha del cianuro? Così me lo mastico fra un cliente e l'altro...

sabato 8 ottobre 2011

Bronte...lose!

“Scusa hai Cime brontolose?”
Brontolose? Sarà mica il mio stomaco, vero?
A quest'ora le uniche cime a cui riesco a pensare sono quelle di rapa, na' fame...

l'urlatrice.

Rispondo al telefono e una signora comincia a urlare.
“Oh ma allora! Sono due ore che sono al telefono! È la terza volta che chiamo, mi passi immediatamente qualcuno della scolastica!”
“Mi scusi signora, guardi io sono appena arrivato le passo subito il settore...”
Lei sempre urlando:
“Non è vero che è appena arrivato! Mi ha attaccato il telefono in faccia due volte!”
Sta a vedere che ha ragiona la collega psicologa, sono bipolare e non mi rendo conto delle cose che faccio! Pensavo di essere appena arrivato e invece, a quanto pare, sono qui da ore e attacco il telefono in faccia alle persone...
A volte mi sento davvero un pungiball.

venerdì 7 ottobre 2011

Un bel pezzo di... curriculum!

"Ciao scusa, posso lasciarti il curriculum?"
Mi volto e lo vedo, la mascella casca immediatamente a terra, il cuore palpita come se fossi una ragazzina di 15 anni!
Tesoro... con quei polpacci puoi lasciarmi quello che ti pare!
Se a questo non lo assumono SUBITO giuro che divento un vendicatore mascherato, entro nei loro sogni e li trasformo in incubi leggendo La solitudine dei numeri primi ad alta voce!

Servizi alternativi.

Due ragazzi:
“Scusa hai Storia contemporanea della casa editrice Le Monnier?”
“Sì, mi è arrivato giusto questa mattina.”
Scompaio nel magazzino e torno dopo un secondo con il libro in mano.
“Quanto costa?”
Eccolo, mi sembrava strano non me lo avesse ancora chiesto...
“Ventinove euro.”
“Ah... ma... mi puoi fare le fotocopie?”
Eccceeeerto! Come no? Vuoi anche una rilegatura speciale o basta la classica?
Allora, vediamo.... hai tipo dieci secondi per abbandonare la libreria.
10..
9...
8...
7...

giovedì 6 ottobre 2011

Ne resterà uno solo (e potete scommetterci la testa che sarò io!)

Scena quotidiana: io accerchiato da almeno dodici persone, tutti con liste di libri per l'università.
Il cliente (o la cliente) di turno mi consegna la lista dei libri (mi va di lusso quando è scritta a computer o hanno fatto la stampa dei libri direttamente dal sito dell'università. Spesso i titoli sono scritti a mano, sono del tutto errati o approssimativi). Io cerco i libri, schizzo da una parte all'altra della libreria, bestemmio in aramaico quando non riesco a trovarli o quando sono fuori posto, li trovo, li porto al simpatico universitario che nel frattempo sta parlando del Grande fratello o della partita di calcio della squadra del cuore, e mi sento dire: “Ma non li hai usati?” oppure “Ah ma volevo solo sapere il prezzo!”.
Ok, immaginate la mia trasformazione: ho la bava alla bocca, gli occhi che esplodono, il fumo che esce dal naso, sono diventato completamente verde e i miei denti sembrano lame aguzze.
Sarebbe cortesia, almeno, assicurarsi prima se la libreria ha testi usati oppure, almeno, dire subito che vuoi solo sapere i prezzi così evito di rotolare per la libreria come una pallina del flipper per accontentare le tue esigenze.
Altra scena che accade spessissimo: come sopra, mi chiedono i libri, li vado a cercare, li trovo, li porto alla postazione, li metto in mano al giovane cliente e mi sento rispondere: “Li posso venire a prendere un altro giorno? Non ho i soldi!”.
Come se io andassi in un negozio di scarpe, mi provassi tutti i modelli del negozio e poi dicessi al commesso: “Scusa puoi mettermi da parte queste che torno un altro giorno a comprarle?”.
Spesso è successo che ho messo libri da parte e poi nessuno li è più venuti a ritirare e quando ho telefonato per sapere se erano ancora interessati al testo la risposta è stata: “Eh ma li ho già comprati da un'altra parte”.
Ma che mi pigli per i fondelli?
Ok, ok, adesso mi calmo. Giuro. Ecco, sono calmo. Sì, sì. Calmissimo.
Al prossimo che mi dice che voleva solo sapere il prezzo gli taglio via la testa stile Highlander. Tanto, per quel poco che ho potuto vedere, non gli serve a molto...

mercoledì 5 ottobre 2011

Orario di chiusura

Cinque minuti alla chiusura ed entrano madre e figlio con una lista di libri di scuola da richiedere. Lei è una signora giovanile e composta, suo figlio un diciassettenne spilungone che contesta ogni cosa che dice sua madre. Consegnano la lista alla collega sergente istruttrice che sprizza gioia da tutti i pori e poi cominciano a guardarsi intorno.
“Guglielmo guarda i quaderni di scuola!”
“Fanno schifo Ma'.”
“Ma prendine un po' dai.”
“Ma' ti ho detto che fanno schifo!”
“Guarda c'è anche quello di Hello Kitty.”
“Mamma!”
“Ti servono delle carpette?”
“Fanno schifo quelle Ma'.”
“Matite, penne?”
“Ma mamma sono brutte!”
Intanto i minuti scorrono e siamo già oltre l'orario di chiusura.
“Scusate la lista dei libri è pronta!”
Si avvicinano al banco, pagano e si avviano all'uscita. Poi Guglielmo si ferma a guardare i fumetti.
“Guglielmo devono chiudere!”
“Sì, sì Ma'... arrivo dieci minuti!”
Dieci minuti? Bello forse non ci siamo capiti! La libreria È CHIUSA. Tesoro mi sa che sei alto un metro e novanta per niente...

lunedì 3 ottobre 2011

Pronti/e?

Pronti/e?
STA ARRIVANDO!

Calcoli (quelli renali)

Succede a: la Collega femminista.

“Scusa sto cercando un libro di matematica.”
“Sì, dimmi pure.”
“Il titolo è Matematica. Calcolo infinitesimale e algebra lineare, casa editrice Zanichelli.”
“Eccolo.”
“Quanto costa?”
“43,50 € ma con il badge universitario hai il 10% di sconto.”
“Ah... e quanto costa allora?”
Tesoro ma dove frequenti la facoltà di matematica? A Topolinia? Aspetta vado a prenderti il pallottoliere....

domenica 2 ottobre 2011

Signs!

Si avvicina un signore che ha appena comprato un computer portatile.
“Mi scusi sto cercando un libretto delle istruzioni per il computer.”
“Ha provato a guardare nella scatola?”
“Come?”
“Per il libretto delle istruzioni, dico, ha provato a guardare nella scatola del computer?”
“Ma io cerco uno di quei libri che mi spieghino tutti i segni che sono sopra il portatile!”
Segni? Ma ha comprato un computer o una pietra con incisioni rupestri?
Colgo l'occasione per salutare gli amici (bibliotecario e bibliotecaria) venuti a trovarmi sabato (la prossima volta portatemi un Tererito).
Vista la trasformazione del libraio? Prima serio, algido e irraggiungibile come la Kidman e poi, appena scoperto che erano “fans”, mi sono trasformato nella diva della libreria.
Non fateci caso sono bipolare.

sabato 1 ottobre 2011

Il fantastico mondo degli universitari 2.0

La collega femminista, accanto a un gruppetto di universitari, mi chiede se deve mettere in magazzino un titolo adottato all'università.
Le dico immediatamente di si.
Questo è il periodo dell'anno in cui abbiamo più furti, ci sono persone che vengono con intere liste di libri, li fregano e poi se li vanno a rivendere davanti alle università. Così, per evitare perdite ingenti, teniamo la maggior parte dei titoli adottati al sicuro in magazzino.
Faccio presente anche che questo comporta un maggior lavoro da parte nostra che dobbiamo andare avanti e indietro come criceti impazziti.
Scena:
Collega femminista: “Devo mettere anche questo titolo in magazzino?”
Mi mostra un libro della Liguori
Io: “Sì, è meglio di sì!”
Una del gruppetto di universitari: “Ma noi lo dobbiamo comprare.”
La collega femminista sorride e le porge il libro.
“Prego, quante copie ve ne servono?”
“No ma mica lo dobbiamo comprare adesso.”
“Va bene, quando vi serve lo chiedete.”
“Ma se lo mettete via poi come facciamo a comprarlo?”
“Guarda li mettiamo in magazzino per via dei furti ma ne abbiamo sempre a disposizione, basta chiedere!”
“Cazzo, non ci avevamo pensato!”
La collega femminista la guarda.
“A cosa scusa?”
“A rubarlo!”
La collega la guarda e se ne va con i libri, i ragazzi se ne vanno e mentre salgono le scale, con voci da presa per i fondelli, si dicono fra loro:
“Ah questi universitari che rubano i libri! Certo che studiano e si laureano proprio per niente! Altro che cultura, rubano i libri e magari un domani saranno costretti a lavorare in libreria!”
Bella ne riparliamo dopo la laurea, quando l'unico lavoro disponibile sarà in qualche call center o da McDonald's!