mercoledì 9 novembre 2011

Che fine ha fatto A(MMM)Martina Sen?

Scusa ce l'hai A(MMM)Martina Sen?”
Può essere Amartya Sen?”
Ma è una donna?”
No è un uomo.”
E che scrive?”
Saggi sull'economia e sulla necessità di trovare una nuova forma di convivenza sociale.”
Ma... credevo fosse una che scrive di vampiri!”
Ma te lo hanno consigliato a scuola?”
Sì la prof. di economia.”
La guardo assumendo la mia solita espressione che ho denominato: Espressione “Tesoro!”
Scusa ma perché la professoressa di economia dovrebbe darti da leggere dei libri sui vampiri?”
Non lo so però sono sicura che ha detto A(MMM)Martina e non Amartya!”
Guarda hai ragione, sono proprio uno sciocco! La tua prof intendeva A(MMM)Martina quella che s'è sposata cor socero de Sora Nenia! Porella, na' così brava ragazza. Ma dico io, con tutti gli ommini che poteva trovà proprio sto' disgraziato che la costringe a scrive dei libri sui vampiri doveva trovà!

11 commenti:

  1. nu, ma io adoro Amartya Sen, non può snaturarmelo così :)

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  2. E pensa quando chiederanno il libro di MMMarino Buzzi. Suppongo tu li guarderai con l'espressione TeSSSoro stile Signore degli anelli. :D

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  3. Non è che si scoprirà che esiste davvero un'autrice di nome A.(M)Artyna, SIN di cognome, che effettivamente scrive romanzi su vampiri teen-ager no-global e black-block (ecco il motivo del consiglio della docente), magari recensiti entusiasticamente da qualche critico tipo quello messo in croce da Nanni Moretti in 'Caro Diario'??? Di questi tempi...ma poi perché 'sti ragazzi son convinti che tutti scrivano solo di vampiri e zombie?! E i licantropi, dove li mettiamo? Ne approfitto subdolamente per consigliare la lettura de 'La valle delle donne lupo' di Laura Pariani (Einaudi) nonché tutti i libri della suddetta, vera e propria etnografa della condizione femminile e infantile nella nostra storia rurale

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  4. Vampiri: molto più affidabili dei politici italiani e molto più divertenti della situazione sociale attuale. Forse per questo hanno tanto successo!
    Alla prossima ragazzina che mi chiede introvabili libri sui vampiri provo a rifilare Amartya Sen...non si sa mai!

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  5. Anonimo ne sono convinti perché ormai la maggior parte delle case editrici con un target 13/19 (e purtroppo non solo) pubblica esclusivamente questa roba. Questa roba o polpettoni stile kinsella o improbabili thriller o scopiazzature di libri horror che non hanno più niente di nuovo e originale. Ricordo che una professoressa aveva dato da leggere ai suoi alunni 100 colpi di spazzola.... Secondo lei l'importante era leggere. Invece secondo me è la qualità della letteratura che conta. Che mi importa se leggono 100 libri di livello bassissimo? Le idee si formano anche grazie a una letteratura che ti spinga a riflettere. Poi ci vuole anche quella d'intrattenimento, non lo nego, io stesso sto uscendo con un libro che non è certo da premio nobel (anche se mi vanto di far comunque critica sociale). Forse, però, io sono troppo drastico. Magari anche la letteratura ha i suoi stadi. Forse questi/e ragazzi/e, crescendo, riscopriranno i classici o ameranno autori più raffinati anche se meno conosciuti.

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  6. Marino, non trovi che la verità stia nel mezzo?
    Mia nipote ha iniziato con i libri di Geronimo Stilton (senza arrivare agli eccessi di Twilight, per fortuna). Sono riuscito a farle leggere pure quelli della De Mari. Magari tu penserai che pure quelli sono paccottiglia, ma i primi libri erano davvero carini per me.
    Poi crescendo uno ampia il raggio, ma se si inizia dicendo che non è abbastanza, non prenderanno mai in mano un libro 'sti ragazzi.
    La mia umile opinione da non addetto ai lavori, naturalmente.

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  7. Una giorno ebbi un brusco scambio di vedute con i miei parenti riguardo all'efficacia o meno di Geronimo Stilton come viatico propedeutico alla lettura per i bambini...pur avendo imparato a mitigare il risentimento verso operazioni che mi puzzano di marketing mirato lontano un miglio (Stilton mi sembra una versione fast-food dei meravigliosi libri di Richard Scarry, con una spruzzata di globalizzazione disneiana), continuo a non credere che essi contribuiscano a far scaturire l'amore per la lettura. Chi ama leggere si cercherà da solo le storie o i soggetti a sè più congeniali, gli altri seguiranno a vivere i libri come un fardello imposto o alla meglio come gadget (magari chi ha genitori attenti come Chagall otterrà progressi ma solo grazie al proprio impegno). Troppi ragazzi non conoscono Bianca Pitzorno, Donatella Ziliotto, Silvana Gandolfi...non conoscono Dahl, Bradbury, Twain, Stevenson (questi due magari sì, qualora Gerry riproponga i loro romanzi in versione 'topesca'): si perdono storie meravigliose, molto più vicine a loro di quanto non lo siano tutti 'sti bambocci anemici col rossetto che titillano il loro isterico istinto di groupies e li incatenano all'immaginario monolitico della tv. Non andranno mai alla ricerca delle porte nascoste, quelle attraverso cui Corto Maltese (gran lettore autodidatta) passava da una storia all'altra e non conosceranno mai la storia di Bébert, lo stregatto che accompagnò Céline sotto le bombe, o conosceranno le tribolazioni del fratello brutto del Piccolo Principe...peccato.

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  8. "chi ha genitori attenti come Chagall"
    Sono stato promosso genitore :D Ora scrivo luna letterina a Silvio.

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  9. scusami, avevo letto male ma il senso non cambia: ho una nipote anche io e so che non è facile consigliare letture mediando anche tra genitori e influenze esterne...a proposito, se è il Silvio che penso io mi sa che le 'letterine' ormai le ha già ricevute tutte...:-)

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