Immaginate un bambino di cinque o sei anni che comincia a correre per la libreria urlando. Ecco, ora che lo avete visualizzato potete sentire la sua vocetta stridula perforarvi i timpani. Ora il bimbo, con quei piedini che sbattono con forza sul pavimento, ha cominciato a correre in tondo. Entra dalla porta che fa accedere alla saletta di filosofia scivolando lungo la rampa per le persone con disabilità motorie e sbuca, nuovamente, nella sala di politica e attualità attraverso l'altra porta.
Primo giro urlando come un barbaro.
Sono certo che i suoi genitori, seduti nella saletta di filosofia intenti a guardare dei testi sul buddhismo, gli diranno qualcosa.
Secondo giro.
Sono ancora convinto che i suoi genitori cercheranno di tranquillizzarlo.
Terzo giro.
Sono un po' meno sicuro che i genitori interverranno.
Quarto giro.
Sono quasi certo che i genitori NON interverranno.
Quinto giro.
La mia testa esploderà in stile Scanners da un momento all'altro.
Con due passi raggiungo il bimbo, mi piazzo davanti a lui con le mani sui fianchi e insceno la mia riuscitissima imitazione del Sergente Maggiore Hartman.
“Bimbo, forse la tua mamma e il tuo papà ti hanno fatto mancare il loro affetto quando eri un neonato?”.
Il bimbo mi guarda e, senza scomporsi, ricomincia a urlare e a correre.
In compenso i genitori mi guardano con aria di disapprovazione e confabulano fra loro sulla mia mancanza di pazienza.
O chiamate immediatamente S.O.S Tata o io chiamo Annibal Lecter e gli fornisco fave e chianti...
Il libro del giorno è: Come educare il potenziale umano di Maria Montessori, Garzanti edizioni, 181 p., 9,90 €.
Consiglierei anche "I no che aiutano a crescere" (Asha Phillips, UEF, 7 eurozzi spesi bene)
RispondiEliminaSara (una stressatissima libraia)
concordo con Sara, pur con qualche limite "i no che aiutano a crescere" è davvero un libro utile e interessante. ma perché io passo 3/4 della mia vita da pediatra a fare il "nonno", cioè ad insegnare ai genitori come si mettono le regole, i.e. come si fa il genitore? possibile che la lezione del '68 sia andata sprecata in questa totale *deregulation*? mah!
RispondiEliminaSono una mamma che legge il leggibile, una di quelle privilegiate che possono permettersii non solo di "fare le mamme (quasi) a tempo pieno", ma anche di leggere, informarsi e documentarsi. A questo proposito, oltre a "i no che aiutano a crescere", vorrei segnalare anche i libri del Prof. Farnetani (in particolare "genitori autorevoli") ed anche che... Se una coppia di genitori si trova a passare con i suoi figli meno tempo di quanto ne dedichi al computer ed alla tv, tolte pure 40 ore minimo di lavoro alla settimana, non c'è da stupirsi, se poi non riesce ad educare la prole!
RispondiEliminaImmagino che mia figlia, due anni e la tendenza a prendere tutti i libri che attirino la sua attenzione per sfogliarli, sarebbe altrettanto molesta... però in genere è tallonata da un genitore che ripone accuratamente il maltolto.
RispondiEliminaVicino al cartello “Da noi solo clienti vichinghi”, metti “I bambini irrequieti devono essere tenuti al guinzaglio e con museruola”.
RispondiEliminaTi piace così?
p.s. Ehm… mi posso permettere di chiedere un suggerimento? Spero di non infastidirti… se così fosse lascia perdere.
Vorrei dei saggi sulle fiabe di Perrault e dei Grimm, sul significato psicologico dei testi. Possibilmente con linguaggio abbordabile, non ho fatto studi in merito.
Chagall e un domandone, devo fare un po' di ricerca.
RispondiEliminaEh, lo immaginavo. Pure io ho cercato, ma non ho trovato molto.
RispondiEliminaLascia stare XD non voglio oberarti di lavoro.
Già la tua risposta è molto più cortese di quella che mi ha dato il mio libraio, che mi ha guardato come un alieno e mi ha detto "NO, non ne conosco".
No guarda è molto interessante come argomento, mi fa piacere documentarmi. Non ti prometto nulla sui tempi però ;)
RispondiEliminaOh, ma non c'è fretta. Ti segnalo il libro "Chi ha paura dei fratelli Grimm" di Jack Zipes.
RispondiEliminaHo sfogliato solo le prime pagine per ora, ma più che analisi dei testi mi sembra tratti dell'evoluzione della fiaba partendo da Basile.