lunedì 31 dicembre 2012

Considerazioni di fine anno

Qualche breve considerazione su questo 2012 libraio. Da un punto di vista personale è stato un anno di stallo nonostante le tante soddisfazioni arrivate grazie al mio romanzo Confessioni di un ragazzo perbene e al mio secondo libro Un altro best seller e siamo rovinati. Ho avuto l'occasione di conoscere moltissime persone e di lavorare al mio terzo romanzo che spero verrà pubblicato nel corso del 2013. Il 2012 per me è stato anche l'anno della presa di coscienza, della consapevolezza che il mondo del libro, così come lo amavo e lo desideravo, è morto e sepolto. Non voglio intristirmi proprio oggi, questa sera brinderò con le persone che amo perché, alla fine, la cosa importante, per quanto banale, è l'amore delle persone a cui tieni. Me ne rendo conto ogni giorno che passa, divento grande, invecchio e con me invecchiano i miei genitori. Diventare adulti è un lavoro costante, a un certo punto della tua esistenza, per quanto sia triste, la vita ha la meglio sui sogni e sulle aspettative. Il lavoro diventa un modo per sopravvivere, la vecchiaia si fa portavoce di ricordi, acciacchi, paure. Tutto quello che ho imparato, e parlo da ateo che non ha mai creduto in nulla, è che la vita è un viaggio che a volte ti sazia di bellezza e altre, invece, ti strazia. Tutto diventa nulla davanti alla fine, davanti al distacco, di fronte all'addio. Ecco perché non dovrei prendere troppo seriamente i piccoli problemi della mia quotidianità. Per anni ho pensato che il mio sogno fosse quello di diventare scrittore. Alla fine sono riuscito a pubblicare, non ho sfornato best seller ma mi sono ricavato un piccolo spazio nel mercato del libro. Oggi però posso dirvi che il mio sogno non ha più a che vedere con la pubblicazione. Amo scrivere perché per me è un modo di esistere, scrivere è resistenza, è abbandono, è estasi, è lotta, è onestà. Ma è solo una piccola parte di me. Ogni giorno per me è una sfida che consiste nel diventare l'uomo che vorrei essere. Un uomo giusto, onesto, buono e gentile. E non mi importa se sono patetico o se qualcuno mi scambia per un “babbeo”. La cosa più importante, per me, è l'onestà intellettuale. Ho costruito un microcosmo fatto di affetti e amori, la mia enorme famiglia che va da mio padre e mia madre e ingloba tutte le persone che amo. E gli esseri viventi che ho avuto la fortuna di incontrare sulla mia strada, come la mia gatta. Ogni momento ha un posto nel mio presente, ogni volto, ogni nome, ogni istante.
Il mercato produce beni, crea e distrugge felicità artificiali, ti arricchisce o ti impoverisce. L'attuale sistema economico non ti considera un essere umano, sei un consumatore, un oggetto, non c'è spazio per la tua umanità. Leggere è un atto d'amore. È impegno e dedizione. Ma l'attuale sistema libro non è il mio mondo. Se riuscissi ad amare meno il mio lavoro probabilmente farei altro, oggi vorrei lavorare a contatto con le persone, nel sociale. Ma i libri sono la mia vita, sin da quando ho memoria. E quindi resisto, resiste al sistema che è sempre più orientato a fare delle librerie luoghi in cui la cultura vale meno di niente, al marketing e alle illogiche logiche di mercato.
Resisto perché fra i tanti libri che arrivano in libreria ho ancora la voglia di scovare qualche perla.
E spero che il 2013 deciderete di continuare con me questo piccolo viaggio librario, spero che il mercato decida di ritrovare la ragione, spero che ai vertici ricominciano a ripensare il modo di fare cultura non in base al guadagno ma seguendo la bellezza della storia.
A tutt* voi auguro un meraviglioso 2013. E spero che la vita non vi faccia rinunciare ai vostri sogni.

sabato 29 dicembre 2012

Vigilia di sangue 3

“Buongiorno sto cercando un libro che parli di Graphic design ma non qualcosa di materiale, cioè, sto cercando qualcosa di abbastanza concettuale, capisce? Va bene anche qualcosa di design o di grafica ma non le scritte o cose di quel genere, cioè, non la pubblicità, qualcosa di particolare, non di quei libri tecnici o scritti, qualcosa di illustrato, ma non le solite illustrazioni di quelle dozzinali. Questo libro in che lingua è? Non che sia un problema sa in famiglia parliamo quattro lingue...”
Immaginate il mio sguardo, due giorni prima di Natale, con la sala piena di gente che mi alitava sul collo e tempo zero da dedicare ai clienti.
Poi dicono che uno diventa un serial killer....

venerdì 28 dicembre 2012

Vigilia di sangue 2

Il 24 dicembre, libreria piena, una signora supera la cerchia di persone che sta attorno alla mia postazione:
“Mi fa un pacchetto?”
Mi volto in stile Terminator pronto ad uccidere Sarah Connor.
“Come scusi?”
“Con questo libro! Mi fa un pacchetto?”
Premetto che alla mia postazione non ho né la carta né lo spazio per fare o pacchetti regalo.
“C'è un banchetto al piano terra gestito da dei volontari di un'associazione benefica per i pacchetti, signora.”
“Sì, ho visto, ma c'è un sacco di gente in fila!”
“Mi spiace signora non ho il necessario qui per fare i pacchetti.”
“E non può andare a prendere qualcosa per farli?”
“Mi perdoni signora ma ci sono altri clienti, in fila, che aspettano di essere serviti prima di lei e poi, come le ho già detto, i pacchetti regalo li fanno al piano terra.”
La cliente: “Benissimo!”
E butta il libro in malo modo sul ripiano della mia postazione prima di andarsene.
Ecco che il libraio si strappa di dosso i vestiti e appare nella sua vera natura, gonnellina natalizia, stivali in lattice rossi, top swarovskato, cappellino con pon, pon bianco. Spicca un salto alla “libraio disperato la vigilia di natale” e atterra con un gomito sulla schiena della signora, la atterra e con abile mossa le fa ingoiare il libro!
Torni presto a trovarci signora e BUON NATALE! 


giovedì 27 dicembre 2012

Vigilia di sangue 1

Domenica 23 dicembre

“Scusi, questo libro è tutto rovinato, ne ha un'altra copia?”
“Mi spiace signore purtroppo è l'ultima copia rimasta.”
“E non riesce a procurarmene un'altra per domani mattina presto?”
“...”
“No?”
Aspetti, mi faccia pensare: oggi è domenica, domani è la vigilia di natale... facciamo così, gliela stampo io questa sera a casa così domani mattina (presto) è pronta, va bene?

lunedì 24 dicembre 2012

L'orrida vigilia!

Sono invisibile, sono invisibile, sono invisibile....
Forse se lo ripeto tante volta la gente ci crede e mi lascia in pace, è da venerdì che sono murato vivo in libreria e i mattoni sono le persone, una sopra l'altra che arraffano giochi, coperte derivate dal petrolio, persino, pensate un po', qualche libro ogni tanto (ma ho il sospetto che lo facciano più per disperazione che per desiderio). Tutti vogliono lo sconto, cercano quel titolo speciale per fare bella figura senza spendere “una follia”, si lamentano che aspettano troppo, che non siamo abbastanza, che hanno un sacco da fare perché ormai NATALE è fra qualche ORA e LORO non hanno ancora trovato il regalo giusto.
Scusi? Scusi? Scusi? Le loro voci insistenti risuonano nella mia mente. Arrivo Signora! Sono subito da lei Signore! Ma perché l'invisibilità funziona solo nei film?
Ecco la solita signora che se ne strasbatte della fila e passa avanti cominciando a dire che deve chiedere solo una cosa. Ho gli occhi gialli che sembro Pennywise e l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è mettermi a cantare Locked Out of Heaven di Bruno Mars e mettermi a ballare come facevo quando era più giovane e urlare che questo lavoro lo amo, lo amo, lo amavo!
Invisibile. O forse sbaglio a pensare. Forse dovrei pensare di essere un pesce. O un libro. Magari mi sfoglia quel ragazzo carino che adesso se ne sta andando e allora ciao, ciao, avresti potuto essere il mio principe azzurro prima della scarpetta che quello dopo è a casa che russa sul divano. Anche volendo non potrei muovermi dalla postazione, dovevo procurarmi un catetere e una flebo per l'idratazione, mi stanno tutti intorno, famelici, si guardano in cagnesco e l'ultimo arrivato ripete in continuazione “C'ero prima io!”.
“Le 50 sfumature?”
“Al piano terra signora deve chiedere alle mie colleghe.”
“Ma le sue colleghe sono impegnate!”
Ma che te sembro libero io? Che nun lo vedi che sto in guerra? Che se me sposto questi me fucilano?
Otto ore venerdì. Otto ore sabato. Nove ore domenica. Otto ore il 24. E sono solo all'inizio. Del 24 intendo. Questa sera, una volta chiusa la libreria ad attendermi ci saranno strade deserte e un tristissimo binario vuoto in stazione.
Ma ora la libreria è un brulicare di voci, odori ( bé a volte non proprio odori), sguardi, sospiri, pacchi regalo. Ci ho lasciato mezza tredicesima in regali qua dentro e ne ho approfittato per fare scorta di libri per me. Per questo danzo, fra un settore e l'altro, mi destreggio fra una fila e una richiesta, mi nascondo per qualche minuto, per sorseggiare un tè con una collega infreddolita del piano terra, a guardarci e a dire che quando abbiamo iniziato la libreria era una libreria e non un grande magazzino. Ma non c'è tempo per la filosofia che c'è da vendere, vendere, vendere ed esco dal magazzino, nei miei sogni, a rallentatore e mi muovo sinuoso sulle note di Skyfall con una pettinatura anni 50 e questo vestito da piano bar e i clienti fanno da coro.
E invece no i clienti vogliono essere serviti! E allora ecco: illibrosullasessualitànell'anticaromaequellodelbuonVespaelavitadellaGruberel'infanziadigesùelaLittizzettovuoinonavereunlibrodivertentepernatale?Comedicesignoravuolel'ultimodiVitalicheèsempreunasicurezza?EGramellinichemipiacetantoachetempochefa?Follett?Follett?certoFollet!Cosastacercandosignora?Ilnuovolibrodiquellodellasolitudinedeinumeriprimi?
Qualcuno fermi il mondo voglio scendere! O potete spararmi se volete. Chissà se quel brutto ceffo del magazziniere ha portato un po' di metanfetamine sarde! No però il magazzino è pieno di panettoni, pandori, spumante, cioccolata, taralli e allora se non posso diventare invisibile, morire o drogarmi vorrà dire che diventerò GRASSO!
Ma non c'è tempo, non c'è tempo, non c'è mai tempo. Ecco che si avvicinano, che scendono in branco le scale con i bambini che urlano e piantano le unghie nei muri perché vogliono quel gioco che hanno visto e hai voglia a dirgli che glielo porta Babbo Natale!
Babbo Natale. Certo. Babbo.
Natale.
Se sopravvivo, buone feste.

sabato 22 dicembre 2012

Taurina letteraria

“Scusa hai introduzione alla retorica di Olivier Red Bull?”
Ma chi, quello che ti mette le ali?

Introduzione alla retorica
Olivier Reboul
2002, 264 p.
21 euro Il Mulino

venerdì 21 dicembre 2012

Ultime... battute.

Ragazzo simpatico (e carino):
“Scusa che ore sono?”
“Le nove e mezza.”
“Ah... a che ora dovrebbe finire il mondo oggi?”
“Spero vivamente dopo la fine del mio turno!”
Va bene morire... ma farlo pure al lavoro no, eh!

giovedì 20 dicembre 2012

Approvvigionamenti

Si avvicina una gentile signora:
“Scusi ha l'ultimo libro di Vespa?”
“Eccolo qua, ce n'è una piletta intera.”
La signora sfoglia il libro poi torna da me:
“Guardi è per un regalo che devo fare a una signora di 75 anni. Le chiedo se preferisce un libro o una collanina e se sceglie il libro torno da lei. Volevo chiederle, per quanto riguarda il libro, ci sono problemi di approvvigionamento?”
Tono militare alla Joker di Full Metal Jacket:
Signora no! Signora, nessun problema di approvvigionamento, signora! Vespa nonselocacapiùnessuno, Signora! Spero che la sua amica opti per la collanina, Signora!”

mercoledì 19 dicembre 2012

Piccole case editrici (non) crescono

Sì è da poco conclusa la fiera nazionale dedicata alla piccola e media editoria nata nel 2002, ha luogo a Roma, quest anno si è svolta dal 6 al 9 dicembre. Vorrei ricordare che oggi è quasi impossibile tenere il conto delle case editrici che nascono e muoiono. Nell'universo delle piccole case editrici occorre tener presente delle moltissime difficoltà di sopravvivenza (e parlo solo delle case editrici serie ovviamente, quelle che si prendono in prima persona l'onere di stampare, far distribuire, promuovere il libro. E magari anche di pagare i diritti d'autore che in Italia sono quasi sconosciuti.) nonostante questo delle oltre 50.000 novità pubblicate nel nostro paese il 25% (quindi, più o meno, una novità su quattro) è pubblicata da case editrici piccole o medie. Guardando l'infinita lista di partecipanti alla manifestazione persino io che ci lavoro in mezzo ai libri non mi vergogno di dire che molte delle case editrici che partecipano non le ho mai sentite nominare. I libri delle piccole case editrici faticano ad arrivare in libreria e a trovare uno spazio espositivo adatto. Eppure ci sono alcune case editrici estremamente interessanti che fanno ottimi prodotti. Al contrario di quel che avviene (parlo sempre per le librerie di catena) con le grandi case editrici di cui, spesso, teniamo moltissimi titoli in quantità esagerate grazie ai soliti accordi commerciali, delle piccole abbiamo pochi titoli in poche copie. Potrei dire che quando mi capita di fare le cedole con i/le rappresentanti di distributori “minori” mi capitano spesso delle case editrici che non hanno una propria identità, che propongono libri dai titoli assurdi e con copertine dilettantesche. Sono le case editrici che scompaiono dopo un paio di mesi dalla nascita, mi è capitato di trovare editori che erano diventati tali solo per poter pubblicare i propri libri. Insomma l'equazione piccolo=bello non sempre è giusta. Allo stesso modo in cui non è sempre valida quella grande=brutto. Rimangono comunque tutte le difficoltà, è inutile negarlo, che piccole case editrici o case editrici indipendenti hanno nel trovare un proprio posto sul mercato.
A parte questa lunga premessa vorrei far notare una discordanza di idee.
Durante la presentazione di Più libri, più liberi mi è capitato di leggere un articolo in cui si sosteneva che le piccole case editrici reggono meglio alla crisi di quelle grandi.
Al momento non mi è dato di sapere i dati delle singole case editrici ma trovo azzardato sostenere che hanno risposto meglio alla crisi. Intanto trovo inutile comparare i dati, che sono sempre stati minori ovviamente e probabilmente sempre lo saranno, delle piccole case editrici con quelle delle case editrici che hanno il quasi totale monopolio del mercato. Poi è logico che anche le aspettative sono decisamente diverse. Trovo però che molte case editrici piccole, al contrario delle loro sorelle più potenti, abbiano fatto alcune scelte intelligenti: hanno puntato più sulla qualità (ritorno a dire che parlo solo delle case editrici che hanno un programma editoriale, che sono serie e che sanno fare il proprio mestiere), si sono specializzate e, soprattutto, hanno cominciato a pubblicare meno.
L'articolo stonava comunque con le affermazioni di alcune/i partecipanti (quindi piccole editrici e piccoli editori) alla fiera che, intervistati per un servizio in tv, parlavano di situazione “ai limiti” in alcuni casi addirittura “drammatica”.
Così, giusto per dire anche la mia.

martedì 18 dicembre 2012

Alcune plausibili scuse per cui la gente non entra in libreria:


  • Pur essendo dicembre la temperatura sfiora i 40° e vorrai mica entrare in libreria con questo caldo, vero?;
  • Vorrei tanto entrare in libreria ma ho un sacco di cose da fare. Adesso aspetto l'autobus per 45 minuti a questa fermata proprio davanti alla libreria fissando il vuoto. Così poi non pensano che non entro in libreria perché non mi piace leggere;
  • Eh sì non mi piace leggere;
  • Volevo entrare in libreria ma poi ho visto quelle assurde coperte, che poi sono vestiti/coperte con una tasca davanti, di poliestere, le tazze, i porta cellulari, le scatole regalo e ho pensato: “Ma questa non è una libreria, è la Maisons du Monde”, così sono rimasto 45 minuti a fissare il vuoto. E non dovevo nemmeno prendere l'autobus;
  • I libri costano troppo. A parte quelli a 4,90. E quelli a 5.90. E quelli a 6 euro. Ah ci sono anche quelli da 7? 8? 9? E le sembrano pochi 8 euro?
  • Non ci sono più gli sconti di una volta. Come? In questo periodo c'è lo sconto su tutti i libri? E ma che sconto è? Del 15%? Sta scherzando vero? Una volta c'era lo sconto del 99,99%
  • Non è che non vorrei entrare in libreria è che quel libraio mi guarda male...
  • Scherzi? Il 21 dicembre finisce il mondo e secondo te spreco i miei ultimi giorni in libreria?
  • Guarda sono già entrato al McDonald's non è che posso entrare in due posti dove fanno cultura nello stesso giorno, eh?
  • Libreria? Antica! Io i libri li compro on line con lo sconto e me li mandano direttamente a casa ( e fa pure fico dire io i libri li compro on line!)
  • Vorrei entrare in libreria ma quella muraglia cinese di libri Newton Compton me lo impedisce...
  • E ma io in libreria ci entro solo a Natale per fare i regali! Come dice siamo quasi a Natale? Ecco, appunto, quasi, io ci entro solo a Natale!
  • Soffro di librofobia;
  • Mi hanno detto che a leggere troppo poi ti scoppia il cervello;
  • No è che io i libri li leggo in formato e book ( e fa pure fico dire io i libri li “scarico” on line)...
  • Sì ma vendete anche i giochi per la PlayStation almeno?
  • Libreria? What is Libreria?

lunedì 17 dicembre 2012

Ma da Feltrinelli...

“Buongiorno sto cercando questo libro.”
La ragazza mi porge un bigliettino (chissà perché non mi chiedono quasi mai il titolo a voce).
Non conosco il libro e faccio una piccola ricerca per scoprire che:
“Temo che il libro non sia ancora disponibile, la commercializzazione del libro è da gennaio 2013.”
“Guardi le assicuro che è già in commercio.”
“Fammi controllare anche sul sito della casa editrice.”
Faccio un'altra ricerca, anche sul sito della casa editrice il libro viene dato in pubblicazione a gennaio 2013.
“Mi spiace...” Dico indicando la data sullo schermo sotto il titolo del libro “Come vedi anche la casa editrice indica che il libro non è ancora stato pubblicato.”
La ragazza con tono spazientito:
“Le dico che il libro è in commercio! L'ho visto da Feltrinelli!”
No è che quelli di Feltrinelli hanno dei poteri paranormali, loro riescono sempre ad avere i libri prima della pubblicazione. Devono avere una specie di macchina del tempo che usano per portare nel passato/presente i libri del futuro. Oppure sono degli alieni che usano raggi spazi temporali. O magari riescono a modificare la realtà a loro piacimento. O forse tutto questo non esiste, siamo in una realtà virtuale costruita da macchine che utilizzano i nostri corpi per autoalimentarsi.
Pillola azzurra, fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio.

sabato 15 dicembre 2012

Il natale ha i libri (QUEER) in bocca.

Ultimo appuntamento con i consigli di Natale. A dire il vero ci sarebbero altre decine di libri che vorrei consigliare e chiedo scusa se non ho messo libri degni di nota. Del resto è davvero un lavoro titanico e decisamente ambizioso per me. Inoltre ogni libro viene vissuto in modo diverso dal singolo lettore quindi la mia non vuole essere una classifica dei più meritevoli ma solo una carrellata dei libri che io regalerei per Natale. Spero che vi sia stato utile. Oggi vi propongo dei testi a tematica QUEER senza però seguire lo schema 3 libri 3 prezzi. Anche in questo caso vi chiedo scusa se tralascerò libri che meritano ma il tempo mi è sempre ostile (e non solo quello ultimamente). Dalla settimana prossima, Maya permettendo, si torna alla non normalità ;)

Dian Hanson e Reed Massengill
Quaintance
2010, 168 p., ill., rilegato
74,99 Taschen




Il primo libro che vi propongo è un libro illustrato, un “erotico” di classe, ormai un classico, il testo è pubblicato da Taschen, il titolo è Quaintance, alle tavole illustrate è affiancata la storia della vita dell'autore (l'edizione è in lingua inglese, tedesca e francese non mi risultano edizioni in italiano) George Quaintance, e i curatori sono Dian Hanson e Reed Massengill. Le tavole illustrate rappresentano le opere dell'autore sino ad ora vendute in aste private così come le sue fotografie e i suoi quadri. Personaggio inquieto e talentuoso Quaintance si cimentò in diversi lavori prima di arrivare all'arte e alla fotografia ottenendo, comunque, un buon successo anche se sempre nei limiti della sotterranea vita omosessuale (nacque nel 1902 e arrivò al successo negli anni 40 per poi morire nel 1957) di quei tempi. A lui si ispirarono, successivamente, Harry Bush e Tom of Finland (anche se usarono disegni decisamente più espliciti, ottenendo, in ogni caso, maggior visibilità sono tutti pezzi molto cari all'ambiente Gay soprattutto a quello appassionato di Vintage).


André Carl van der Merwe
Moffie
Traduzione Valentina Iacoponi
2012, 285 p., brossura
euro 16 Iacobelli editore




Il titolo riproduce il termine spregiativo, utilizzato nella lingua Afrikaans, per indicare le persone omosessuali. Il libro, basato sui diari tenuti di nascosto dall'autore durante il periodo di arruolamento forzato, narra le vicende del giovane Nicholas van der Swart (alter ego del protagonista) che cresce in una cultura estremamente ostile all'omosessualità e che si ritrova arruolato, suo malgrado, nell'esercito. Qui supera il massacro del Vasbyt e sarà testimone dei crimini di guerra dell'unità speciale delle forze di polizia sudafricane i Koevoet nell'Ovamboland , affronta gli inutili rituali del mondo militare, perde il suo miglior amico che si suicida perché non accetta la propria omosessualità. Ma Nick riesce anche a vivere momenti felici, riuscendo a stringere rapporti d'amicizia e amore con altri commilitoni e, soprattutto, riesce a prendere piena consapevolezza di se stesso.

Wystan Hugh Auden
Christopher Isherwood
Stephen Spender
Il diario di Sintra
Traduttore Luca Scarlini
2012, 180 p., brossura
euro 16 Barbes edizioni




Nel 1935 tre fra i più importanti autori inglesi della loro generazione, Christopher Isherwood, Wystan Hugh Auden e Stephen Spender, giunsero a Sintra in Portogallo con l'idea di comprare una cosa dove poter vivere insieme per sempre. Decidono di tenere un diario comune in cui scrivere idee e avventure, nel luglio del 1936 scoppia la guerra civile in Spagna, di lì a qualche anno inizierà la seconda guerra mondiale. Il diario si fonde in un insieme di pensieri, di scontri ideologici, di idee sulla politica e la società ma anche sull'amore e sui rapporti interpersonali. Un testo, curato da Matthew Spender, figlio di Stephen, estremamente interessante e una piacevolissima lettura.


Carla Benedetti
Giovanni Giovannetti
Frocio e basta
2012, 119 p., ill., brossura
10 euro Effigie


Un testo che ripercorre l'incredibile storia legata all'omicidio di Pasolini. Per anni l'opinione pubblica ha creduto alla versione ufficiale: Pasolini era un frocio e quindi era “normale” che fosse stato ucciso in quel modo. Fu decisamente più facile cedere alla morbosità e credere a questa versione. E anche meno pericoloso. Questo libro propone una versione dei fatti diversa introducendo altri due personaggi, Enrico Mattei e il giornalista Mauro De Mauro, il primo morto in uno strano incidente aereo ultimamente ritenuto di natura dolosa e il secondo scomparso nel nulla. Sia Pasolini che De Mauro erano vicini alla verità della morte di Mattei, entrambi accusavano
Eugenio Cefis, successore di Mattei alla presidenza dell'Eni e fondatore della P2, tanto che Paolini ne fece addirittura il protagonista del suo romanzo incompiuto “Petrolio”.


Come sapete amo la casa editrice Playground quindi vi invito a dare un'occhiata al loro catalogo. I libri sono sempre molto curati e valgono davvero il prezzo di copertina. Alcune delle ultime uscite sono: La ragione delle mani di Emidio Clementi, Mimì di Sébastien Marnier, Jack Holmes e il suo amico di Edmund White, Sick City di Tony O'Neill solo per citarne alcuni.




Giuliano Trentadue
Non mi ricordo gli occhi
2011, 224 p., brossura
13 euro, Mursia


L'incontro fra Daniele, diciassettenne milanese proveniente da una famiglia agiata e Gabro, un ragazzo rumeno a capo di una piccola organizzazione malavitosa, le storie di violenza e sopraffazione, il sesso a pagamento, gli abusi. L'amore come ultima forma di riscatto. O, forse, come illusione suprema.

Mi fermo qui anche se i libri che vorrei proporre sono davvero moltissimi. Seguite Cronache dalla libreria, ci saranno spesso delle recensioni e continueremo a parlare di libri, librai/e, mercato, e librerie




venerdì 14 dicembre 2012

Il Natale ha i libri in bocca 11

Neil MacGregor
La storia del mondo in 100 oggetti
traduzione di Marco Sartori
2012, XXVI-706 p., ill., rilegato
49 euro Adelphi

 Nato da un progetto radiofonico di enorme successo in cui, in puntate da un quarto d'ora l'una trasmesse tre anni fa dalla BBC, Neil MacGregor descriveva 100 oggetti, tutti provenienti dalle collezioni del British, raccontando le loro storie con l'aiuto di esperti e studiosi, il libro si presenta come una “cronografia” illustrata di questi oggetti che rappresentano in qualche modo la storia del mondo. Progetto forse un po' troppo ambizioso ma decisamente interessante.



Orhan Pamuk
L'innocenza degli oggetti. Il museo dell'innocenza, Istanbul.
Traduzione Barbara La Rosa Salim
2012, 263 p., ill., rilegato
32 euro Einaudi

 La fervida mente di Pamuk ha costruito un progetto in due parti che ha alla base la storia d'amore e ossessione fra Kemal e la bellissima Füsun, un progetto che inizia con il libro edito in Italia nel 2009 con il titolo di “Il museo dell'innocenza” in cui lo stesso Pamuk viene chiamato dal protagonista, alla fine del libro, a raccogliere gli oggetti che hanno rappresentato questa passione amorosa. Nasce così “L'innocenza degli oggetti” una specie di catalogo costruito dallo scrittore che apre le porte al suo mondo onirico e privato, conquistando e confondendo la/il lettrice/lettore.




Come ultima proposta non vi consiglio un libro ma una collana: i sampietrini edita da Bollati Boringhieri. Per ora sono usciti 7 titoli tutti davvero molto interessanti (vi consiglio, fra gli altri, Latouche che io adoro e Marc Augé). I prezzi sono accessibili 8 o 9 euro.










giovedì 13 dicembre 2012

Il Natale ha i libri in bocca 10

Watterson Bill
The complete Calvin and Hobbes vol 1 1985-1995
The complete Calvin and Hobbes vol 2 1985-1995
The complete Calvin and Hobbes vol 3 1985-1995
Traduzione Nicoletta Pardi
2012, ill. 28 euro
Franco Cosimo Panini





I primi tre volumi della collana dedicata al fantastico mondo di Calvin and Hobbes, usciti dalla penna delicata e gentile di Bill Watterson nel 1985 e pubblicato sui giornali americani (in Italia da Linus). Le avventure di Calvin, un bambino di sei anni con una fervida immaginazione, e del suo pupazzo di pezza, la tigre Hobbes inanimata agli occhi degli altri ma non a quella di Calvin. I due, insieme, vivranno avventure incredibili. Ad Aprile 2013 (Maya permettendo) usciranno i volumi 4-5-6, a settembre i volumi 7-8-9-10. È disponibile anche un cofanetto raccoglitore che è venduto a parte al prezzo di 15 euro.


Jacob e Wilhelm Grimm
Principessa pel di topo
A cura di Jack Zipes
Traduzione Camilla Miglio
2012, 200 p., ill., rilegato
23,90 Donzelli



Una delle fiabe meno conosciute dai fratelli Grimm pubblicata, insieme ad altre, a partire dal 1812 viene oggi riproposta dai tipi di Donzelli attraverso lo scrupoloso lavoro di uno dei massimi esperti di fiabe Jack Zipes. Un libro davvero elegante che contiene 42 favole nella versione originale (troverete delle sorprese) dei celebri fratelli.

John Kenn Mortensen
Post-it monsters
2012, 80 p., ill., rilegato
euro 16,50 Elliot edizioni



L'autore danese John Kenn Mortensen utilizza i post-it, quei foglietti gialli che attacchiamo sul frigorifero o sullo schermo del computer, come finestre su un mondo fatto di fantasia. Prendono così forma mostri che si palesano al mondo degli umani, li spiano,si nascondono a volte interagiscono. Creature di altri mondi, del buio che ci circonda, creature che prendono vita con il calar delle tenebre riportando a galla le nostre paure infantili. Interessante l'idea di mantenere la stessa dimensione del post it anche sulla carta stampata.

mercoledì 12 dicembre 2012

Il Natale ha i libri in bocca 9

Lorenzo Mattotti
Mattotti Works. Volume 1 Pastels
2012, 408 p., ill., rilegato
45 euro Logos



309 illustrazioni a pastello, di grande formato, firmate da Lorenzo Mattotti, ritratti e panorami, paesaggi urbani e immaginari, tutto il mondo di Lorenzo Mattotti.

Lorenzo Mattotti; Tettamanti
Le avventure di Huckleberry Finn
2012, 136 p., ill., rilegato, 25 euro
Orecchio Acerbo
Coconino Press



La rivisitazione in fumetto del grande libro di Mark Twain, magistralmente illustrato da Mattotti.

Innocenti Roberto, Aaron Frisch
Cappuccetto rosso. Una fiaba moderna.
Traduzione Luigi dal Cin
2012, 32 p., ill., rilegato, 22 euro
La Margherita edizioni


Il bosco è la città e i lupi si aggirano famelici fra povertà e disperazioni, cartelli pubblicitari e astuti protagonisti della politica. Il lupo è meno riconoscibile, persino l'infanzia è mutata. La storia di cappuccetto rosso viene trasportata ai giorni d'oggi, la morale rimane la stessa, cambiano i luoghi.

martedì 11 dicembre 2012

Il Natale ha i libri in bocca 8

Come promesso la collega Pazienza Finita (alias Francesca) mi ha dato qualche buon consiglio per quanto riguarda i libri per ragazzi:

Iorio Marta
Cicale
2012, 128 p., ill., brossura
16 euro Topipittori




Una storia personale, in cui parole e immagini fanno a gara per raccontare meglio ricordi e sensazioni di una bambina che diventa donna.


Brian Selznick
La stanza delle meraviglie
Traduzione Iacobagi G.
2012, 649 p., ill., brossura
16 euro Mondadori



Due storie parallele, per due protagonisti, una narrata per parole, una per immagini, che finiranno per intrecciarsi nella misteriosa stanza delle meraviglie. Un nuovo avvincente racconto dall’autore de La straordinaria invenzione di Hugo Cabret.

Chris Van Allsburg
Le cronache di Harris Burdick
Traduttore Iacobaci Giuseppe
2012, 221 p., ill., rilegato
18 euro Il Castoro



Partire da un’illustrazione per poi inventare un racconto? Alcuni tra i più grandi scrittori americani si sono lasciati trasportare da 14 misteriose immagini avvolte nella nebbia di una curiosa leggenda, il risultato è questa inedita raccolta.

lunedì 10 dicembre 2012

Il Natale ha i libri in bocca 7

Come avrete capito la maggior parte dei consigli natalizi riguardano libri d'arte e/o di saggistica, per la narrativa dovrete accontentarvi delle mie recensioni mentre farò una proposta natalizia per quanto riguarda la letteratura QUEER. Non c'è Natale, però, senza libri per bambini. Non sono un esperto, c'è la mia bravissima collega Pazienza Esaurita che ha un'ottima conoscenza dei libri per ragazzi e vedrò di farmi consigliare qualche titolo. Nel frattempo vi propongo tre libri che hanno catturato la mia attenzione:

Rébecca Dautremer
Il piccolo teatro di Rébecca
Traduzione Elisabetta Tramacere
2012, 192 p., ill., rilegato
30 euro Rizzoli



Un libro per i più piccoli adatto anche a coloro che non sono cresciuti mai, un particolare gioco di intagli, molto scenografico, riproduce un teatro con personaggi noti e meno noti che si muovono, senza spiegazioni, fra le pagine del libro e, forse, della vita. Ogni pagina e ogni personaggio è accompagnato da una citazione. Un libro davvero molto raffinato.

Ron Van der Meer
Un viaggio
2012, 14 p., ill., rilegato
25 euro Franco Cosimo Panini



Altro libro per bambino rivolto anche a un pubblico adulto. È un bellissimo libro pop up in cui vengono rappresentati alcuni luoghi della terra (deserto, foresta, ecc...).

Laurent Moreau
A che pensi?
2012, 44 p., ill., rilegato
euro 16, 50 Orecchio Acerbo Editore



Un libro a “finestre”, ogni pagina rappresenta un personaggio: uomo, donna o bambino e, dietro la finestra sul suo volto, si apre il mondo immaginario, a che cosa staranno pensando le persone che incontriamo per strada? Scopritelo con questo libro.


sabato 8 dicembre 2012

Il natale ha i libri in bocca 6

Piero Boitani
Il grande racconto delle stelle
616 pagine, 65 euro
Il Mulino


Ho già parlato di questo libro ma torno a proporlo con forza perché credo che sia uno dei libri migliori pubblicati nel 2012. Boitani è persona di enorme cultura e passione, sentirlo parlare delle sue ricerche mi ha profondamente emozionato. È un trattato sulle stelle che parte dalla letteratura, attraversa la mitologia, le arti e la musica, annulla le distanze geografiche e risalta le differenze culturali rendendoci partecipi delle storie di altri popoli. È davvero un racconto trasversale in cui l'argomento principale è l'ispirazione che le stelle hanno dato all'uomo. Regalo importante, davvero, soprattutto per gli/le amanti dei buoni libri.

Ruggero Pierantoni
Salto di scala
2012, 320 p., ill., brossura
39 euro Bollati Boringhieri


Una storia dell'arte, piacevole e interessante, fatta dal punto di vista delle... dimensioni, alla faccia di chi sostiene che non contano! Un trattato davvero molto intelligente e curioso.

F. Ronald Young
Bolle, Gocce, Schiume
Traduzione Luca Guzzardi
2012, XV-131 p., ill., brossura
16 euro Raffaello Cortina Editore


Le bolle fanno parte della nostra quotidianità, le vediamo volare via e colorarsi d'arcobaleno al sole nei giochi infantili, dipinte nei quadri, sospese nell'immaginario collettivo, affascinanti e leggere. Young ci racconta la fisica che sta dietro le bolle, il loro utilizzo in moltissimi campi, la loro diversità.



venerdì 7 dicembre 2012

Il Natale ha i libri in bocca 5

Daniel Rosenberg Anthony Grafton
Cartografie del tempo
Traduzione Luca Bianco
2012, 322 p., ill., rilegato
70 euro Einaudi


"Cartografie del tempo” è la prima storia completa delle rappresentazioni grafiche del tempo in Europa e negli Stati Uniti dal 1450 a oggi, le linee temporali, che vanno dai manoscritti medievali ai giorni d'oggi, vengono raccontate sotto forma di narrazione facendoci conoscere personaggi, luoghi e storie avvincenti e avventurose. Il testo presenta 300 immagini, è un libro sicuramente particolare a mio parere adatto agli amanti della storia e per tutt* coloro che vogliono fare un regalo fuori dal comune.




V.S.Naipul
La perdita dell'Eldorado
Traduzione Loretta Colosio e Leonardo Marcello Pignataro
2012, 405 p., brossura 26 euro
Adelphi


Il mito di Eldorado fonda le proprie basi sulle narrazioni mitiche di un luogo paradisiaco in cui ci sono enormi quantità d'oro e pietre preziose e dove le persone vivevano in pace. Naipul, attraverso un rigorosissimo studio, restituisce una tragica realtà alla storia. Alla fine degli anni sessanta, grazie allo studio dei documenti conservati al British Museum, Naipul viene a sapere dello sterminio, da parte dei coloni spagnoli e inglesi, di intere civiltà. Uomini e donne annientati dalla fame di potere e denaro, dalle follie religiose, ridotte/i in schiavitù. Il popolo “civilizzato” arriva in terre che non sono le sue e distrugge tutto ciò che trova. Un libro davvero incredibile che restituisce una verità storica troppo a lungo dimenticata.


Federico Giusfredi
Babilonia e le sue storie
2012, 180 p., ill., rilegato
22 euro Bruno Mondadori


Vi dico subito che, a mio parere, la collana La storia narrata di Bruno Mondadori è una delle migliori collane di saggistica in commercio. Vi invito quindi a guardare anche gli altri titoli perché meritano davvero (andate sul sito troverete tutti i libri). Io prediligo quelli nella versione cartonata ma di molti esiste anche la versione economica anche se meno bella a livello estetico.
Babilonia centro dell'intensa vita antica, città-santuario, caduta e risorta. Il libro riassume la storia della città mesopotamica analizzando fonti dirette e indirette, trattati militari e religiosi e ci accompagna in terre e civiltà ormai scomparse.




giovedì 6 dicembre 2012

Il natale ha i libri in bocca 4

JR
Women are Heroes
2012, 360 p., ill., rilegato
35 euro L'Ippocampo



A partire dal 2008 JR inizia il suo viaggio in giro per il mondo. La sua tecnica è quella di “marchiare” il territorio con le foto delle persone, in questo caso con i volti delle donne. Muri, pareti, pavimenti, tetti, si colorano di gigantografie di volti, un modo personalissimo di lottare contro la violenza sulle donne che vengono ritratte proprio nei luoghi in cui hanno subito abusi e violenze. Un libro illustrato davvero bellissimo, ideale per gli/le amanti della fotografia e per coloro che hanno fatto di questa battaglia uno scopo di vita.

Anna Maria Verna
Passioni
2012, 230 pagina, 12 euro
Luciana Tufani editrice




Passioni umane e letterarie di Virginia Woolf, Vita Sackville-West, Marguerite Yourcenar raccontate dalla docente di Storia delle Donne presso la Facoltà di Scienze Politiche di Torino Anna Maria Verna che, mettendosi sulle orme delle sue beniamine, ci svela il lato profondamente umano delle tre scrittrici.

Harriet Taylor
La liberazione delle donne
Traduzione di Alberto Giordano
2012, 83 p., brossura 7 euro
Il Nuovo Melangolo



Pubblicato per la prima volta nel 1851 affronta il controverso tema della subordinazione della donna nella vita politica e sociale, nella quotidianità, racconta della passione civile e del desiderio di creare una società migliore in cui il maschio non si arroghi il diritto di scegliere per la vita delle donne e in cui le regole non siano concepite solo a favore degli uomini.


mercoledì 5 dicembre 2012

Il natale ha i libri in bocca 3

Proposta adatta a persone appassionate di storia della psicologia. Sgarro un po', vi propongo, per oggi, solo testi di Bollati Boringhieri, ottima casa editrice di saggistica e non solo.

Bernando Nante
Guida alla lettura del libro rosso di C.G. Jung
traduzione Pè, Bortoluzzi
368 p. 35 euro
Bollati Boringhieri



Un grande conoscitore del pensiero junghiano costruisce una guida al libro rosso capace di “svelare” in profondità le idee e gli studi di uno dei maggiori esponenti della psicologia.


Carl G. Jung
Il libro rosso. Liber Novus
Traduzione: Maria Anna Massimello,
Giulio Schiavoni e Giovanni Sorge
371 pagine, Illustrato, curatore: Shamdasani
180 euro
Bollati Boringhieri

Carl G. Jung
Il libro rosso. Liber Novus
Traduzione: Maria Anna Massimello,
Giulio Schiavoni e Giovanni Sorge
457 pagine, Illustrato, curatore: Shamdasani
39 euro
Bollati Boringhieri



L'opera che lo stesso Jung definì “opera capitale” alla quale si dedicò dal 1913 al 1930 e che contiene le fondamenta del suo pensiero. Jung non autorizzò mai la pubblicazione e, dopo di lui, nemmeno i suoi eredi lo permisero. Un “diario segreto” che solo dopo ottant'anni dalla sua conclusione è arrivato al vasto pubblico: mito, arte, religione, psicologia. Esiste la versione da 180 euro (2010) con le tavole illustrate ( grande formato) e quella da 39 euro senza le tavole illustrate (2012).


Carl G. Jung
Lo «Zarathustra» di Nietzsche.
Seminario tenuto nel 1934-39.
Vol. 1: Maggio 1934-marzo 1935.
Traduzione e curatela Alessandro Croce
2011, 484 p., rilegato
45 euro
Bollati Boringhieri

Carl G. Jung
Lo «Zarathustra» di Nietzsche.
Seminario tenuto nel 1934-39 Vol. 2
Traduzione e curatela Alessandro Croce
2012, 945 p., rilegato
45 euro
Bollati Boringhieri




A Zurigo nel 1934 Jung apre un seminario su Così parlò Zarathustra di Nietzsche davanti a un'ottantina di persone che si confrontarono sull'opera del filosofo assurto dall'ideologia nazista a precursore dell'idea del superuomo hitleriano. Venne dato alle stampe nel 1988, un testo che nasce come strumento di “ memoria” interna al gruppo di discussione, pubblicato da Bollati Boringhieri in due volumi.


Mikkel Borch-Jacobsen, Sonu Shamdasani
Dossier Freud. L'invenzione della leggenda psicoanalitica
Traduzione Sara Sullam e Francesca Gerla
2012, 309 p., rilegato
35 euro
Bollati Boringhieri



La costruzione del mito freudiano analizzata attraverso documenti e passaggi storici. L'uomo che ha dato i natali alla psicoanalisi era, forse, un grande imprenditore di se stesso?






martedì 4 dicembre 2012

Il Natale ha i libri in bocca 2

Natter Tobias
Gustav Klimt
Taschen, illustrato
600 pagine 150 euro




Chi conosce la casa editrice Taschen sa che è sinonimo di qualità a prezzi accessibili. Il libro su Gustav Klimt, confezionato in una valigetta molto elegante, non è solo una monografia dei suoi lavori è anche una raccolta di 231 fra lettere, cartoline, scritti e altri documenti. Materiale raccolto per la prima volta in un unico volume, è presente anche la sua corrispondenza epistolare completa e nuove fotografie dello Stoclet Frieze appositamente commissionate per questa monografia. Ideale per gli amanti di Klimt e gli appassionati d'arte.


Julia Kristeva
Storie d'amore
Donzelli editore
Traduzione Spinella
350 pagine 32 euro 


La capacità di trattare un tema complesso come l'amore attraverso la storia, la letteratura, la filosofia, l'arte e la psicologia. Un lavoro per niente banale e una scrittrice, Julia Kristeva, capace di affrontare un argomento difficile con una scrittura piacevole e una forte sensibilità.

Milton Rokeach
I tre cristi
Fandango
traduzione Manfredi Giffone
492 pagine, 19,50 euro


Cosa succede se si riuniscono nello stesso posto tre persone affette da schizofrenia con la caratteristica comune di credersi Gesù Cristo? La storia vera di Clyde Benson, un contadino con gravi problemi di alcolismo, Joseph Cassel, scrittore fallito internato per deliri e violenza domestica e Leon Gabor, seminarista mancato e veterano della Seconda guerra mondiale, seguiti dallo psicologo Milton Rokeach. Un racconto di vita davvero folle che ci mostra la vita e la malattia dei tre uomini che si credevano Cristo.


Vi segnalo la mia intervista per il blog Gnomosopralerighe: QUI

lunedì 3 dicembre 2012

Il Natale ha i libri in bocca 1

Visto che ci stiamo avvicinando al periodo natalizio vorrei dedicare qualche giorno ai “consigli per gli acquisti”. In questi giorni troverete una proposta di tre libri con fasce prezzo diverse, libri che ritengo di qualità, che trattano argomenti diversi. Spero che l'iniziativa possa esservi utile.

Roberto Calasso
La folie Baudelaire
Adelphi
442 pagine, illustrato, 2012
100 euro


Un autore (Roberto Calasso) e una casa editrice (Adelphi) che amo, un libro molto particolare, illustrato, interessante sia per i contenuti che per l'estetica, sicuramente un regalo importante per chi ama i libri che possono diventare da collezione, un Baudelaire inedito, il suo sogno, l'amore per l'arte e l'estetica, i pittori, alcuni suoi contemporanei, altri, in prospettiva, il futuro della pittura. Immagini e parole si alternano, danzano, si mescolano come su una tavolozza di colori.


Eric R. Kandel
L'età dell'inconscio
Raffaello Cortina Editore
traduzione Guerrerio
622 pagine, illustrato 2012
39 euro
 
Un altro libro splendido, adatto ai cultori della psicologia, delle neuroscienze e dell'arte. Un testo di grande pregio, una scrittura divulgativa anche se non semplicissima. La Vienna del novecento, i salotti culturali, la psicoanalisi, l'arte, i movimenti culturali e artistici. Tutto sta per cambiare: l'arte, la scienza, la psicologia, argomenti all'apparenza diversi che si nutrono l'uno dell'altro. Un libro interessante e fuori dal comune. Sfogliatelo, ne sarete rapiti.

Lucinda Hawksley
Lizzie Siddal. Il volto dei Preraffaelliti.
Odoya edizioni
traduzione Margherita Ciavaretti, Anna Scopano
203 pagine 16 euro

Chi è la donna ritratta in due dei quadri più famosi dell'ottocento? Chi si cela dietro l'Ofelia di John Everett Millais e in Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti? Cosa sappiamo di questa enigmatica figura femminile? Odoya, casa editrice che ha fatto della sperimentazione e del racconto il proprio punto di forza, grazie all'autrice Lucinda Hawksley ci svela la storia di Elizabeth Siddal, pittrice, poeta di talento e modella per anni messa in ombra dalla sua rovinosa relazione con Rossetti, aspettò per nove anni che lui la sposasse ma arrivò al matrimonio devastata dal Laudano e da una misteriosa malattia. Il fascino di una donna il cui volto rimarrà per sempre nella storia dell'arte.





sabato 1 dicembre 2012

1 dicembre

Giornata molto importante per me, per due ragioni.
La prima è mia nipote Cecilia che oggi compie 18 anni e che sin dal primo giorno mi ha reso fiero. Siamo praticamente cresciuti insieme, avevo 18 anni quando è nata ed è stato subito chiaro per me che sarebbe stata come una figlia. È stata la luce nei momenti bui, è la mia speranza per continuare a credere nell'umanità. È giovane in uno dei momenti storici più difficili che potessero capitare eppure non perde la speranza per un futuro migliore e, soprattutto, è ancora capace di sognare.
La seconda ragione è che il 1 dicembre è la giornata mondiale contro l'AIDS.
Una ricorrenza a cui tengo davvero molto, prima di tutto perché ero un bambino negli anni in cui si consumava il dramma della “peste” che la chiesa e anche molti uomini di stato attribuirono a gay, prostitute e tossicodipendenti, un linciaggio mediatico vergognoso che la storia tende a dimenticare. Poi perché, nel corso di questi anni, l'HIV ha raggiunto persone che amo e stimo, uomini e donne, eterosessuali e omosessuali, perché l'AIDS, nonostante quello che la maggior parte delle persone può pensare, esiste ancora e non si preoccupa dell'orientamento sessuale delle persone. Non si muore più come si moriva un tempo, la medicina ha fatto passi da gigante, ora le persone affette da HIV e quelle sieropositive conducono esistenze all'apparenza uguali a quelle di tutte le altre. Ma non è così. Ci sono i continui controlli, ci sono gli effetti collaterali delle medicine, c'è l'aspetto psicologico e quello sociale.
Non è facile e solo chi si trova nel mezzo lo sa.
Quindi proteggiamoci, usiamo il preservativo, facciamo i controlli, fermiamo questo maledetto virus.
Voglio parlare di HIV a modo mio riproponendo la recensione a un libro che ho amato particolarmente Sangue Dannato di Bergamini edito da Barbes. La casa editrice, pare, non esiste più ma so, dal blog di Loredana Lipperini, che il progetto continuerà con una nuova sigla editoriale. Barbes era una delle piccole grandi case editrici sul mercato, libri coraggiosi e di qualità, facciamo in modo che chi fa cultura non si senta solo in questo paese, acquistiamo libri di quelle case editrici che non si limitano a puntare tutto sul marketing, sui titoli ad effetto o sulle copertine.
Apro una piccola parentesi. Se fate una ricerca sui libri sull'argomento, a parte "Sangue Dannato" e "AIDS: lo scandalo del vaccino italiano" (Feltrinelli, Agnoletto Vittorio, Gnetti Carlo, 145 p, 14 euro), non destinati agli addetti ai lavori troverete che negli ultimi anni non è stato pubblicato praticamente nulla.
Direi che questa cosa la dice lunga sulla percezione che oggi abbiamo del problema.

Recensione
Devo parlare di un libro e lo devo fare subito prima che i pensieri che affollano la mia mente si sovrappongano e si confondano. Come sapete amo un certo tipo di letteratura, a volte mi maledico per i libri che scelgo, spesso vado ad intuito, non ho nulla contro la letteratura d'intrattenimento ma io amo quella che riesce a darmi emozioni forti.
La fascetta sul libro che ho scelto, per una volta, ha l'onestà intellettuale di non urlare al capolavoro, di non paragonare l'autore a nessun altro grande della letteratura, di non parlare di caso letterario. È una fascetta rossa con una scritta in bianco che dice così: “Sopravvivere all'AIDS. Tra romanzo e saggio, una dura e commovente testimonianza sull'omosessualità e sulla malattia che ha sconvolto le relazioni negli ultimi trent'anni”.
Il libro in questione è di Alexandre Bergamini, il titolo è Sangue dannato edito da Barbes ( traduzione di Sylvia Zanotto, 256 p. 14 euro). È difficile parlare di questo libro, lo è soprattutto se si è vissuto, attraverso la violenza mediatica degli anni ottanta prima e dell'oblio mass mediale dagli anni novanta in poi, la tragedia e l'esasperazione del percorso della malattia chiamata AIDS.
Bergamini traccia, attraverso una narrazione in bilico fra narrativa e saggistica, i punti salienti della sua crescita: un padre paranoico, silenzioso, chiuso, una madre che ha tentato per due volte il suicidio, un fratello maggiore che muore suicida, il suo peregrinare in giro per il mondo, la sua passione per l'Africa e, su tutto, il suo rapporto con il sesso che diviene, senza essere descritto nei minimi dettagli, ossessione, bulimia e, infine, malattia. L'autore, dopo aver dichiarato la propria omosessualità in famiglia, viene cacciato dal padre. Inizia una vita al limite, fatta di incontri, di fughe, di povertà. È giovane negli anni in cui l'HIV si affaccia sul mondo con tutta la sua carica esplosiva. Sono anni di grande confusione e falsità, i mass media e la chiesa spingono per una colpevolizzazione di omosessuali, prostitute e tossicodipendenti. Oggi sembrano anni dimenticati, come tutte le cose negative sono stati in qualche modo rimossi dall'immaginario collettivo. Eppure la campagna diffamatoria che la chiesa e una certa politica portarono avanti in quegli anni dovrebbe diventare materia di studio. L'Hiv non era percepito come un virus potenzialmente pericoloso per tutti ma solo per alcune categorie considerate “dannate”, quelle che, secondo i dogmi ecclesiastici, andavano contro natura. Una peste divina che colpiva solo i reietti della società colpevoli, secondo la chiesa, di cercare di sovvertire “l'ordine naturale” delle cose. La storia ci ha insegnato che l'ignoranza di queste posizioni ha contribuito a far si che le persone eterosessuali si sentissero al sicuro da questa malattia e continuassero a contagiarsi. Le persone omosessuali erano trattate come appestate, untori della malattia divina e l'odio e l'ignoranza di certe posizioni gettavano benzina sul fuoco. L'autore fa interessanti collegamenti con il periodo nazista ( per sottolineare le similitudini con certi comportamenti razzisti e violenti) e non solo. Mette in evidenza lo scandalo delle trasfusioni di sangue. Anche quando si scoprì il virus si preferì tacere e vendere il sangue a paesi come la Cina. E, ancora, accenna agli interessi farmaceutici nei confronti di questa malattia. Le persone sieropositive venivano escluse dalla società, la confusione e la paura avevano la meglio sulla ragione. Le ricerche scientifiche hanno fatto passi da gigante, oggi le persone sieropositive conducono vite (quasi) normali grazie anche ai farmaci. Allora, negli anni ottanta, si moriva come mosche. Bergamini attraversa questi anni di paura da spettatore e consapevole protagonista, vede i suoi amici morire, è impegnato nella creazione di un'associazione per la prevenzione dell'HIV eppure è incapace di proteggere se stesso.
Si apre, all'interno del libro e della mia vita (non da ora ma ogni volta che leggo libri del genere si acuisce in me il senso di isolamento su alcuni temi), una profonda riflessione sul mondo maschile e sulla sessualità. Non esistono grosse differenze fra i maschi omosessuali e i maschi eterosessuali, gli stereotipi che ci vogliono più dolci, ecc... sono, appunto, inutili stereotipi. A me basterebbe che fossimo più consapevoli ma non è così.
La verità è che siamo, forse, solo meno ipocriti e che molti di noi hanno una concezione più “aperta” del sesso. Dico aperta (fra virgolette) e non libera perché la libertà è ben altra cosa. Quel che mi sono abituato a vedere nel corso degli anni è una dipendenza del maschio dal sesso. Dipendenza che riguarda sia omosessuali che eterosessuali. Parlo del mondo gay perché è quello che conosco meglio. Passo spesso per un freddo bacchettone, come se a me il sesso non piacesse. In realtà, se posso essere sincero, un certo modo di fare sesso mi provoca una profonda tristezza. Non provo piacere negli incontri di qualche ora, non mi sono mai interessati gli amplessi del sabato sera. Mi piace tutto quello che c'è prima. Il gioco, gli sguardi, l'approccio, la fantasia, l'attesa del bacio. Chiudermi in una stanza buia e calarmi i pantaloni in attesa di un volto che non vedrò non mi interessa. Non ne voglio fare una questione di morale, è una questione di punti di vista. La sessualità non è una linea retta, come affermava Kinsey, ognuno la vive come meglio crede. Ciò che manca è la consapevolezza. Oggi ancor più di ieri. Una volta mia nipote mi ha detto che una sua amica pensava che bastasse prendere la pillola per difendersi dalle malattie sessualmente trasmissibili. Viviamo in una società estremamente contraddittoria, sessuofoba, omofoba e misogina in cui, però, l'ossessione per il sesso e per il corpo (inteso come oggetto da vedere, mostrare, usare) impera su tutto. Ognuno può scaricare pornografia di ogni genere con una facilità esasperante, il sesso ci viene sbattuto in faccia in ogni luogo, dalla televisione, alla letteratura. Eppure non esiste la consapevolezza del sesso. Non esiste l'educazione sessuale, l'ignoranza, in questo mondo di sesso, è estrema. Dopo la paura e la cattiva informazione degli anni ottanta l'HIV ha smesso, da un punto di vista mediatico, di esistere. Oggi è una malattia di cui non si ha consapevolezza nonostante il numero dei nuovi infettati, ogni giorno, sia allarmante. È passata l'idea che l'HIV è come un raffreddore, tanto ci sono le medicine che ti permettono di portare avanti una vita quasi normale. Ma l'HIV c'è e ha un costo sia a livello umano che economico. Basterebbe continuare a fare prevenzione, basterebbe ricominciare a parlare di sessualità, di rispetto, di educazione.
In questo senso il libro di Bergamini, pur essendo un libro difficile (un libro che mi ricorda a tratti l'esasperazione di Genet) è un libro importante, una finestra sul passato e sul presente che ci ricorda un periodo storico che oggi viene rivalutato mediaticamente puntando tutto sulla spettacolarizzazione della musica e della moda di allora.
Aggiungo, infine, la polemica libraria. Il libro di Bergamini è un libro scomodo, un libro che non troverete impilato nei banchi centrali delle librerie, anzi, forse faticherete anche a trovarlo in libreria. È questo il vero dramma delle librerie di questi ultimi anni. Facile trovare libri che si dimenticano in poche ore. Difficile trovare libri che hanno ancora una ragione d'esistere.



venerdì 30 novembre 2012

Idee chiare

“Buongiorno sto cercando dei libri per i concorsi.”
“Abbiamo un settore, per quale concorso deve prepararsi?”
“Mah è un concorso pubblico...”
“Sì, ce ne sono diversi....”
“Quindi?”
“Dovrebbe dirmi nello specifico di che concorso si tratta...”
“Ma non ne esiste uno in generale?”
“Dovrebbe esserci un libro di preparazione per tutti i concorsi oppure qualcosa di cultura generale.”
“Eh ma io cerco qualcosa di specifico per i concorsi pubblici.”
“Guardi dovrebbe darmi qualche informazione in più sul concorso che deve fare....”
“A dire il vero non ne so molto ancora, in effetti speravo che fosse lei a darmi qualche indicazione in più...”
Certo, guardi, se vuole vado io a informarmi sul concorso che deve fare e poi le faccio arrivare i libri, va bene?

giovedì 29 novembre 2012

Contanti

“Buongiorno sto cercando un libro di matematica.”
“Buongiorno, mi dica pure il titolo.”
“Sì.”
Mi passa un bigliettino, io controllo, è un libro scolastico, la collega è impegnata al piano terra con le vetrine, vado in magazzino, controllo prima nell'usato e poi nel nuovo. Il libro non è disponibile.
Torno dal cliente:
“Mi spiace l'ho finito sia come usato sia come nuovo, sarebbe da ordinare.”
“No, no mi serve subito.”
“Mi spiace.”
“Ma guardi che io glielo pago in contanti sa?”
Ah, ma allora le cose sono diverse! Aspetti vado subito a prenderle la copia speciale che teniamo da parte per i clienti che pagano in contanti!

mercoledì 28 novembre 2012

Stanche creature

“Ciao hai lo Hobbit annoiato?”
E come no? Se può interessarti ho anche La compagnia scoglionata dell'anello; Le due torri stanche, Il ritorno del re adirato e potrei anche proporti: Io, Robot scassato.

John R.R. Tolkien
Lo Hobbit annotato da Douglas A. Anderson
Traduttore Ciuferri, Paron
422 p. 13 € Bompiani Editore