martedì 24 gennaio 2012

Baratto

Si presenta una signora e mi mostra un libro piuttosto sciupato.
“Dovrei cambiare questo libro.”
“Signora mi sembra un po' rovinato.”
“Ma guardi che l'ho comprato così.”
“Ha lo scontrino?”
“No non ce l'ho.”
“Sa che non posso cambiare la merce senza lo scontrino.”
“Ma l'ho comprato qui, controlli.”
Guardo a computer e il libro non mi risulta venduto nel 2012. Guardo anche nel 2011. Niente.
“Signora non ho vendite su questo libro.”
“Ma come... l'ho comprato qui.”
“Nel 2011 zero vendite e anche nel 2012.”
“Ah ma io l'ho comprato nel 2010...”
“Signora, mi perdoni, ma non le posso cambiare un libro comprato nel 2010 e poi senza lo scontrino non cambiamo la merce.”
“Quindi non vuole ridarmi i miei soldi.”
Bella hanno smesso di essere i TUOI soldi nel 2010 quando hai comprato un NOSTRO prodotto. Qualcuno dovrebbe spiegare ai clienti che il denaro, quando si compra qualcosa, passa da una proprietà all'altra.
Voglio emigrare su MARTE!

17 commenti:

  1. ma se ti riporto il mio sussidiario delle elementari posso riavere indietro i miei soldi? sai, non è che ho imparato molto da quel libro. Non è neanche rovinato!
    ah: happy bday ritardatari! e volevo anche dirti che sono stata a bologna e volevo venirti a trovare, ma non ho avuto il tempo di girare tutte le librerie per cercarti :P ci riproverò però!

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  2. ma hai a che fare con degli idioti totali però! °_°"

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  3. Li adoro quando fanno così.
    Anche quando mi questionano sul gusto del gelato: "io le avevo chiesto gelato alla crema non alla vaniglia!"
    Emigriamo su Venere!

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  4. sarebbe interessante risalire alle origini di questo modo di 'pensare': insomma, quando ero piccolo (fine anni '70) si era imbarazzati anche solo nel tornare il giorno dopo con un acquisto ancora imballato, scontrino alla mano, appellandosi alla comprensione del negoziante e ben poco consapevoli di avere anche dei diritti in quanto consumatori...oggigiorno da queste scenette pare di capire che l'utente medio ritenga che pretendere tutto con toni protervi e accusatori, contro ogni logica e ragione, sia il modo legittimo di 'fare la spesa'. Se il mercato, e la società, funzionano così immagino che i suddetti nelle loro attività quotidiane tollerino senza problemi di ricevere il medesimo trattamento: altrimenti frenerebbero l'economia e lo sviluppo...

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  5. Più che altro mi chiedo come fa la gente ad avere il coraggio di riportare un libro dopo 2 anni e per di più sciupato, sapendo che il tempo passato è veramente tanto e che senza lo scontrino non ti cambiano nulla :-/ [nemmeno le mutande che indossi]

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  6. Cara Libraia, ti leggo spesso ma è la prima volta che lascio un commento. Lo faccio anche perché ti ho segnalato come vincitore del Versatile Blogger Award. Mi piacciono moltissimo i tuoi post!
    Se ti va, vieni a visitare il mio blog all'indirizzo ipsalegit.blogspot.com
    In particolare, puoi trovare la segnalazione che ti riguarda in http://ipsalegit.blogspot.com/2012/01/and-winners-are.html
    Se non conosci il regolamento di Versatile Blogger Award, ti ricordo che, in quanto vincitore (se lo desideri) ti viene richiesto:
    Di lasciare un post sul blog di chi ti ha segnalato
    Di raccontare sul tuo blog 7 cose di te
    Di nominare a tua volta 7 blog che ritieni meritevoli di questa segnalazione.
    Complimenti per il tuo lavoro!

    Mara

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  7. la gente è veramente senza vergogna!! da me una tipa pretendeva di cambiarle un libro su cui c'era ancora attaccato il bollino di un'altra catena di librerie...

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  8. Lo sai a me che è successo? Comprato un libro in una libreria di una grande catena (Giunti, per non fare nomi), dopo 3 giorni arrivo a pagine 120 e scopro che mancano due pagine.
    Avevo buttato (ovviamente!!) lo scontrino e la gentil commessa, seppure ricordasse distintamente il mio acquisto mi ha detto NO.
    "Non posso cambiarlo senza scontrino".
    La serie di parolacce che sono seguite ve la risparmio, vi basti sapere che ho dovuto risolverla all'italiana e cioè aspettando il turno di una mia amica che lavora in quella libreria.

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    1. a me è successa una cosa simile, c'era un bel blocco di pagine stampate due volte, a scapito della parte finale che mancava. neanche io avevo lo scontrino, ma il cambio me lo fecero lo stesso...

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  9. Sull'argomento cambiare libri: avevo comprato "il visconte di Bragelonne", un libro di grandi dimensioni e lo avevo trovato solo come edizioni MAMMUT della bur. Dopo anni, era totalmente sfasciato. Compro una copia nuova, chiedendo se erano più resistenti. Lo compro,il giorno dopo, dopo non aver aperto neanche un centesimo delle pagine, la terza di copertina si distrugge. Torno dal libraio per farmelo cambiare (è sempre lo stesso che mia ha detto che era resistente, che me l'ha consegnato e a cui lo volevo rendere) e questo mi dice che era integro quando me l'ha venduto e non me lo cambiava. Non ci ho più messo piede.
    Buona giornata Victor

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  10. Ah ah ah!! toh, vedo nella libreria un libro un po' sgualcito... non ho lo scontrino e l'avrò comprato chenesò nel 1994 e... a pensarci bene, non l'ho cpomprato nemmeno da te, ma era comunque una libreria... me lo cambi?! ;)

    p.s. ti ho assegnato uno di questi riconoscimenti bloggheschi... il versatile award :)

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  11. Consolati: da me l'anno scorso si e' presentata una che (ovviamente seenza scontrino) voleva farsi cambiare un componente di scaffalatura, da lei rotto, acquistato "boh, non ricordo esattamente, cinque, sei anni fa". E si e' pure offesa quando il direttore l'ha cordialmente mandata a quel paese. La stupidita' umana e' una terra senza confini!

    Complimenti per il blog by the way :)

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  12. questa, più banalmente, secondo me, si chiama fame.

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