mercoledì 4 gennaio 2012

Quotidiani

Breve post critico sui quotidiani o, per meglio dire, sui prezzi dei quotidiani.
Io compro i quotidiani per lavoro, posso tranquillamente dirlo. Mi servono per sapere quali libri mettere in evidenza o, semplicemente, perché quando viene un cliente e mi dice: “Vorrei quel libro che era sul giornale questa mattina” io possa avere una minima idea di cosa sta parlando.
È una delle cose che mi hanno insegnato appena ho iniziato a lavorare in libreria. Bisogna tenersi informati, occorre essere curiosi, è importante guardare le trasmissioni che parlano di libri e leggere riviste e quotidiani.
E io lo faccio. Repubblica tutti i giorni, La Stampa il sabato, il Sole 24 ore, il Corriere della sera e il Manifesto la domenica, giusto per citare quelli che acquisto con continuità.
I quotidiani che acquisto non mi vengono rimborsati dall'azienda, ovviamente, è il motivo per cui buona parte dei miei colleghi non li compra. Hanno ragione loro, ovviamente. Se non fossi un libraio, al massimo, acquisterei un solo quotidiano.
In questi giorni ho scoperto che Repubblica è aumentata di 20 centesimi. Lo so che gli altri quotidiani hanno alzato il prezzo già cinque anni fa. Repubblica è un buon quotidiano anche se non mi trova d'accordo su alcune posizioni. Ma lo compro volentieri.
Però mi faccio, ovviamente, 2 conti in tasca.
Solo per Repubblica (prima costava: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e domenica 1 €, venerdì e sabato  1,50), prima, spendevo 8 euro la settimana. Aggiungendo gli altri quotidiani arrivavo tranquillamente sui 15 euro. Così, per far bene il mio lavoro, devo pure spendere.
Se guardo al mio atteggiamento nei confronti degli aumenti della benzina (ma lo faccio anche perché non mi piace inquinare e se posso usare i mezzi pubblici o andare in bicicletta o a piedi preferisco) che hanno visto una quasi totale dismissione della mia macchinina mi viene da pensare che dovrò tagliare qualche “quotidiano”.
Con buona pace delle regole che mi sono autoimposto per fare bene il mio lavoro.
P.S.
Questa mattina mi sono sentito davvero un libraio, ho dedicato un'intera parete promozione ai libri Adelphi.
È stata una bella sensazione.

3 commenti:

  1. se proprio non puoi rinunciare all'informazione, leggi i quotidiani online, che più o meno sono la stessa cosa, oppure scaricali dai siti appositi :)

    RispondiElimina
  2. Ai tempi il pdf di repubblica on line a pagamento aveva la stessa pubblicità di quello di carta e un prezzo inferiore.

    Comunque penso sia giunta l'ora di far capire al tuo datore di lavoro che i quotidiani sono uno strumento di lavoro e li deve pagare lui. Anche perché i 15 euro settimana sarebbero per tutti i dipendenti, sarebbero probabilmente di meno con abbonamenti, anche online, e sarebbero tranquillamente detraibili come strumento di lavoro.

    So che convincere il datore di lavoro di certe cose è battaglia ardua. Nella mia azienda di *informatica* si fa fatica a convincere che ai dipendenti che sono dal cliente un cellulare decente serve sempre. A volte penso che se lavorassi in una macelleria sarebbe più facile fare certi acquisti. :-)

    ilcomizietto.nuovolettore

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.