La collega Sergente istruttrice accompagna un signore alla mia postazione e, con un ghigno malefico sul volto, me lo smolla pronunciando fra i denti qualche parola:
“Il signore cerca un libro fotografico sulla Grecia che ha visto qui da te.”
“Veramente non ho libri fotografici sulla Grecia.”
Cerco di dirle ma la collega se ne va in tutta fretta e il signore mi guarda.
“Era qui!”
Dice indicando la parete di politica e attualità.
So già che mi verrà l'ulcera prima o poi.
“Mi perdoni signore ma non ho libri fotografici sulla Grecia e, in ogni caso, non li terrei nel settore di politica e attualità. Non è che ha visto un saggio sulla situazione attuale delle Grecia? Ne ho diversi.”
“No era un libro fotografico e l'ho visto qui. Magari lo avete spostato.”
“Signore le assicuro che non ho mai messo un libro fotografico sulla Grecia in quel settore.”
“L'ho visto proprio ieri. Lo avrete spostato.”
Ok comincio a contare.
Uno, due, tre, quattro, cinque...
“Magari lo ha visto nel settore di fotografia anche se sono certo di NON avere libri fotografici sulla Grecia.”
Mi fanno pure venire dei dubbi.
“Ah se lo avete spostato nel settore di fotografia io non lo posso sapere.”
Paonazzo in volto, con il magma che mi esce dagli occhi, dalle orecchie e dal naso mi avvicino al settore di fotografia. Comincio a guardare libro per libro e poi mi volto verso il cliente.
“Mi spiace nessun libro fotografico sulla Grecia.”
“L'ho visto ieri.”
“Può dirmi com'era fatto?”
“Un libro fotografico sulla Grecia dei giorni d'oggi.”
“Sì ricorda una parte del titolo? La copertina?”
“No.”
“Mi spiace signore non mi viene in mente proprio nessun libro di questo genere.”
Lui mi guarda male e poi comincia a gironzolare per la sala d'arte e fotografia. A un certo punto si ferma davanti all'esposizione di architettura, si volta tutto soddisfatto e mi dice:
“Guardi che l'ho trovato!”
Io lo guardo perplesso.
“Signore quello non è un libro fotografico sulla Grecia. È un libro di interior design.”
“Sì ma la vede la copertina? Questa è una casa greca!”
E se ne va tutto contento lasciandomi attonito con sguardo fisso e mascella penzolante.
P.S.
Se vi siete persi/e l'articolo sul blog e sul libro apparso su Il fatto quotidiano di domenica, firmato dalla bravissima Elisabetta Ambrosi, lo trovate qui
P.S.
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Ma appena tornato già c'erano ad aspettarti clienti così????
RispondiEliminacontento lui...
RispondiEliminaEh ma se la casa era greca...
RispondiEliminaIo non capisco perché lamentarsene. Se è andato via tutto contento con un libro per UNA sola fotografia sulla Grecia contemporanea, chissà quante altre cose gli avreste potuto vendere.
RispondiEliminaImmagino che tra i vostri scaffali, tra architettura, design, economia contemporanea e libri di viaggio gli avreste potuto vendere un intero catalogo di libri, con almeno una foto sulla Grecia. E invece per poco non lo scontentavate.
Slashboom se un cliente mi chiede un libro fotografico sulla Grecia io capisco che... vuole un libro fotografico sulla Grecia! Non un libro che con la Grecia non ha nulla a che fare, che è un libro di interior design e che ha in copertina una fotografia di un interno di casa greca. In questo blog racconto quello che mi succede in libreria, ogni post, quando posso, è raccontato con ironia. Da queste parti non ci prendiamo troppo sul serio.
EliminaMa ha capito che era greca perché ha riconosciuto quella di un amico suo di Salonicco o perché era la foto di una cucina tutta bianca in cui dei tizi con la sciarpa dell'Olympiakos Pireo ballavano il sirtaki sorseggiando retsina e sbocconcellando feta sventolando un cartello con scritto "Benvenuti a Dusseldorf"?
EliminaInfatti io stavo scherzando. O pensi che il consiglio di rifilare a quel cliente qualunque libro contenesse almeno una fotografia sulla Grecia fosse serio?
EliminaEh eh eh eh Splashboom senza offesa ma ormai sono abituato ad aspettarmi di tutto ;)
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