Scende una coppia con due bambini, uno
sui cinque anni, l'altro sui tre anni.
La mamma si dirige al settore
puericulutra mentre il papà si piazza davanti al settore fumetti.
I due bambini, invece, si mettono
davanti alla mia postazione e cominciano a fissarmi.
Sudo freddo.
Li guardo con la coda dell'occhio,
deglutisco, faccio finta di lavorare al computer e comincio a sperare
che arrivi almeno un cliente.
Invece niente.
Rimango da solo insieme a questi due
ciruli, uno si mette le dita nel naso e io spero che poi non
appiccichi il contenuto sui miei pantaloni.
“Ciao.”
Mi dice quello più grande.
Ecco lo sapevo che mi rivolgeva la
parola. E adesso che gli dico? A quello più piccolo gli cola il naso
e ha le manine completamente impiastricciate. Ma chi me lo ha fatto
fare di vestirmi da libraio trendy oggi?
“Ciao.”
Dico a denti stretti, cerco di
sorridere ma le mie labbra sono incollate.
“Cosa fai?”
Sto cercando di ignorarvi.
Ma non posso dirglielo quindi sospiro.
“Lavoro.”
“E che lavoro fai?”
“Vendo libri.”
“Ci sono i libri per bambini?”
Sì! Sì! Sì! I libri per bambini ci
sono e sono nell'altra stanza, abbastanza distanti da me.
“Certo che ci sono e c'è anche una
mia collega moooolto simpatica. Sono nell'altra stanza, guarda!”
E gli indico pieno di speranza la sala
ragazzi.
Ma i ciruli non si muovono.
Il bimbo più piccolo ormai è sommerso
dal suo moccio, sembra Slimer di Ghostbusters, e io sono terrorizzato
dai bambini. Devo avere una sorta di Cirulofobia. Ho sempre paura che
si rompano e che si facciano male.
“Che cosa stai facendo?”
Ok è giunto il momento di prendermi un
caffè, e poi di bere un bicchiere d'acqua, di fare pipì, di
mangiare la banana che ho in magazzino, di dare fastidio al
magazziniere e di scolarmi un barile di Tererito.
“Sto cercando dei libri con il
computer.”
Mi allontano sperando che non mi
seguano. Il bimbo più grande comincia a giocare con il mouse, io mi
nascondo in magazzino. Torno dopo cinque minuti e i bimbi sono
scomparsi.
Traggo un lungo sospiro di sollievo,
appoggio la piletta di libri che ho in mano alla mia postazione, mi
volto e me li ritrovo davanti.
“Cosa fai?”
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! Ma n'do stanno
i vostri genitori? Ma che se volevo un fijo nun me lo facevo?
Non faccio in tempo a rispondere che il
bimbo più piccolo da' una manata sulla schiena al fratello più
grande, lui non la prende molto bene e comincia a inseguire il
fratellino per tutta la libreria. Ben presto il rincorrersi per
vendetta lascia il passo al rincorrersi per gioco. Il bimbo più
piccolo smocciola in giro per tutta la libreria spingendo, con le sue
manine appiccicose, le pilette di libri a terra.
“Ehm... non questo non si fa!”
Dico con voce incerta ma loro se ne
fregano alla grande e continuano a correre.
E se poi cadono? E se sbattono la
testa? E se si schiantano contro il libro di Pansa?
Mi affaccio nella saletta dei fumetti e
guardo il padre dei bambini che continua a leggere, mentre i suoi
figli stanno distruggendo tutti i miei settori, beatamente il suo
fumetto.
“Mi scusi i bambini potrebbero farsi
male...”
Lui alza lo sguardo e i suoi occhi sono
carichi di rabbia nei miei confronti.
“Bambini smettetela!”
Dice ad alta voce ma i bimbi manco lo
sentono e continuano a correre.
Ho capito come funziona: questi portano
in giro per negozi i ciruli, li fanno sfiancare a forza di correre e
distruggere tutto, così quando tornano a casa crollano dal sonno.
Indovinate un po', alla fine, dove
ha appoggiato le sue manine appiccicose il cirulo più piccolo?
Avete sentito l'urlo disumano del
libraio?
È l'urlo di un uomo con l'impronta
di due manine unticce sui pantaloni nuovi!
Sei stato fin troppo gentile..Una volta in un negozio c'era un bambino che correva sotto i vestiti appesi e ogni tanto sbucava e mi guardava sotto la gonna..per le prime due volte sono stata buona, alla terza ho urlato "Se la mamma di questo bambino non se lo viene subito a prendere se lo ritrova nel cestino qua fuori!".. Si è spaventato più il bambino che la mamma devo dire..
RispondiEliminaIn una splendida striscia a fumetti di Claire Bretécher una madre e la sua bimba più grande assistono impotenti alla scenata isterica dell'ultimo nato, un pestifero marmocchio che si sgola senza pietà. La sorella rivolge un'occhiata complice alla mamma e sussurra: "Lo uccidiamo?" - dopo una lunghissima e combattuta pausa di riflessione lei le risponde, sospirando: "Non si può". - ecco, dal comportamento disinvolto di certe genitrici si ha quasi l'impressione che sperino sotto sotto che a furia di sguinzagliarli contro il prossimo qualcuno penserà al posto loro a sistemare i loro turbolenti tesorini una volta per tutte. Dopotutto, con tutti i pazzi che ci sono in giro, basta insistere ...
EliminaEh già forse sperano proprio che qualcuno li sistemi al posto loro! =) Io a volte sono tentata di sgridare i bambini, ma non mi permetterei mai, quindi di solito vado a sgridare i genitori (che nel 90% dei casi non ne capiscono il motivo)
EliminaAh, non ti saltano alla giugulare urlando che non ti devi permettere? Mentre i figli assistono alla scena ammutoliti assimilando preziose lezioni di vita che li porteranno un giorno a massacrare qualcuno perché gli avrà fatto notare che il cellulare al cinema andrebbe spento. Naturalmente esagero, ma fino a un certo punto.
EliminaÈ colpa tua che ti vesti da libraio trendy! xD Magari diventi il libraio preferito di tutti i bambini... e dei loro papà.
RispondiEliminaAhaah, bellissimo, mi ricordi un po' johnny depp in "La fabbrica del cioccolato". :)
RispondiEliminaL'assurdità di certi genitori mi fa passare la voglia di stare la mondo.
RispondiEliminaCerti genitori non so se sono menefreghisti, bastard inside o semplicemente senza cervello.
RispondiEliminaQualche anno fa ero tranquillamente seduta in treno, da sola in un posto da 4 sedili, glialtri 3 erano vuoti.
Arriva madre genio con pupattola, lei si siede di fianco a me, la pupa la pizza di fronte a me. Cioè... Di fronte a me, non di fronte a lei madre della pupattola, ci rendiamo conto? Ho passato il viaggio con lei di fianco che continuava a intimare alla pupattola, con varie gradazioni di voce, di stare ferma e la pupattola che che se ne strabatteva, che continuava imperterrita a prendermi a calci le ginocchia calzate in pantaloni bianchi.
E di esempi così sono piena.
Mi hai fatto ridere tantissimo.
RispondiEliminaSai, io ho un pastore tedesco, buonissimo, ma quando si accorge di qualcuno che ha paura lo prende di mira e gli sbuca alle spalle abbaiando come un forsennato ogni volta che può.
I bambini sono uguale, se hai paura lo sentono...
(tada-tada-tada-musichetta dello squalo, ndr)
Pensa se l'altro, quello senza moccio, avesse leccato un gelato al cioccolato gocciolante... se ci pensi ti è andata discretamente.
RispondiEliminaQuello del gelato lo ha riservato per la scena 3.:)
RispondiEliminaAllora chiedo scusa per aver fatto spoiler!
EliminaEhilà! Ricordati che i bambini non sono clienti, non è necessario essere gentile con loro. La prossima volta intimagli di andare immediatamente dalla madre o dal padre con un tono da killer! Vedrai come smammano!
RispondiEliminaServisse davvero a sfiancarlo fino a crollare dal sonno, porterei il mio in libreria tutti i giorni... ma non serve, e perciò lo lascio libero al parco ;-)
RispondiEliminatutta la mia solidarietà di mamma che tenta il possibile e l'impossibile per domare il duenne ipercinetico!
ire
Oddio sto per svenire dal ridere! XDDDDDDDDDDDDDDDDDD
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