giovedì 10 maggio 2012

Bambini in libreria. Scena 2.


Scende una coppia con due bambini, uno sui cinque anni, l'altro sui tre anni.
La mamma si dirige al settore puericulutra mentre il papà si piazza davanti al settore fumetti.
I due bambini, invece, si mettono davanti alla mia postazione e cominciano a fissarmi.
Sudo freddo.
Li guardo con la coda dell'occhio, deglutisco, faccio finta di lavorare al computer e comincio a sperare che arrivi almeno un cliente.
Invece niente.
Rimango da solo insieme a questi due ciruli, uno si mette le dita nel naso e io spero che poi non appiccichi il contenuto sui miei pantaloni.
“Ciao.”
Mi dice quello più grande.
Ecco lo sapevo che mi rivolgeva la parola. E adesso che gli dico? A quello più piccolo gli cola il naso e ha le manine completamente impiastricciate. Ma chi me lo ha fatto fare di vestirmi da libraio trendy oggi?
“Ciao.”
Dico a denti stretti, cerco di sorridere ma le mie labbra sono incollate.
“Cosa fai?”
Sto cercando di ignorarvi.
Ma non posso dirglielo quindi sospiro.
“Lavoro.”
“E che lavoro fai?”
“Vendo libri.”
“Ci sono i libri per bambini?”
Sì! Sì! Sì! I libri per bambini ci sono e sono nell'altra stanza, abbastanza distanti da me.
“Certo che ci sono e c'è anche una mia collega moooolto simpatica. Sono nell'altra stanza, guarda!”
E gli indico pieno di speranza la sala ragazzi.
Ma i ciruli non si muovono.
Il bimbo più piccolo ormai è sommerso dal suo moccio, sembra Slimer di Ghostbusters, e io sono terrorizzato dai bambini. Devo avere una sorta di Cirulofobia. Ho sempre paura che si rompano e che si facciano male.
“Che cosa stai facendo?”
Ok è giunto il momento di prendermi un caffè, e poi di bere un bicchiere d'acqua, di fare pipì, di mangiare la banana che ho in magazzino, di dare fastidio al magazziniere e di scolarmi un barile di Tererito.
“Sto cercando dei libri con il computer.”
Mi allontano sperando che non mi seguano. Il bimbo più grande comincia a giocare con il mouse, io mi nascondo in magazzino. Torno dopo cinque minuti e i bimbi sono scomparsi.
Traggo un lungo sospiro di sollievo, appoggio la piletta di libri che ho in mano alla mia postazione, mi volto e me li ritrovo davanti.
“Cosa fai?”
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! Ma n'do stanno i vostri genitori? Ma che se volevo un fijo nun me lo facevo?
Non faccio in tempo a rispondere che il bimbo più piccolo da' una manata sulla schiena al fratello più grande, lui non la prende molto bene e comincia a inseguire il fratellino per tutta la libreria. Ben presto il rincorrersi per vendetta lascia il passo al rincorrersi per gioco. Il bimbo più piccolo smocciola in giro per tutta la libreria spingendo, con le sue manine appiccicose, le pilette di libri a terra.
“Ehm... non questo non si fa!”
Dico con voce incerta ma loro se ne fregano alla grande e continuano a correre.
E se poi cadono? E se sbattono la testa? E se si schiantano contro il libro di Pansa?
Mi affaccio nella saletta dei fumetti e guardo il padre dei bambini che continua a leggere, mentre i suoi figli stanno distruggendo tutti i miei settori, beatamente il suo fumetto.
“Mi scusi i bambini potrebbero farsi male...”
Lui alza lo sguardo e i suoi occhi sono carichi di rabbia nei miei confronti.
“Bambini smettetela!”
Dice ad alta voce ma i bimbi manco lo sentono e continuano a correre.
Ho capito come funziona: questi portano in giro per negozi i ciruli, li fanno sfiancare a forza di correre e distruggere tutto, così quando tornano a casa crollano dal sonno.
Indovinate un po', alla fine, dove ha appoggiato le sue manine appiccicose il cirulo più piccolo?
Avete sentito l'urlo disumano del libraio?
È l'urlo di un uomo con l'impronta di due manine unticce sui pantaloni nuovi!


15 commenti:

  1. Sei stato fin troppo gentile..Una volta in un negozio c'era un bambino che correva sotto i vestiti appesi e ogni tanto sbucava e mi guardava sotto la gonna..per le prime due volte sono stata buona, alla terza ho urlato "Se la mamma di questo bambino non se lo viene subito a prendere se lo ritrova nel cestino qua fuori!".. Si è spaventato più il bambino che la mamma devo dire..

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    1. In una splendida striscia a fumetti di Claire Bretécher una madre e la sua bimba più grande assistono impotenti alla scenata isterica dell'ultimo nato, un pestifero marmocchio che si sgola senza pietà. La sorella rivolge un'occhiata complice alla mamma e sussurra: "Lo uccidiamo?" - dopo una lunghissima e combattuta pausa di riflessione lei le risponde, sospirando: "Non si può". - ecco, dal comportamento disinvolto di certe genitrici si ha quasi l'impressione che sperino sotto sotto che a furia di sguinzagliarli contro il prossimo qualcuno penserà al posto loro a sistemare i loro turbolenti tesorini una volta per tutte. Dopotutto, con tutti i pazzi che ci sono in giro, basta insistere ...

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    2. Eh già forse sperano proprio che qualcuno li sistemi al posto loro! =) Io a volte sono tentata di sgridare i bambini, ma non mi permetterei mai, quindi di solito vado a sgridare i genitori (che nel 90% dei casi non ne capiscono il motivo)

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    3. Ah, non ti saltano alla giugulare urlando che non ti devi permettere? Mentre i figli assistono alla scena ammutoliti assimilando preziose lezioni di vita che li porteranno un giorno a massacrare qualcuno perché gli avrà fatto notare che il cellulare al cinema andrebbe spento. Naturalmente esagero, ma fino a un certo punto.

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  2. È colpa tua che ti vesti da libraio trendy! xD Magari diventi il libraio preferito di tutti i bambini... e dei loro papà.

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  3. Ahaah, bellissimo, mi ricordi un po' johnny depp in "La fabbrica del cioccolato". :)

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  4. L'assurdità di certi genitori mi fa passare la voglia di stare la mondo.

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  5. Certi genitori non so se sono menefreghisti, bastard inside o semplicemente senza cervello.
    Qualche anno fa ero tranquillamente seduta in treno, da sola in un posto da 4 sedili, glialtri 3 erano vuoti.
    Arriva madre genio con pupattola, lei si siede di fianco a me, la pupa la pizza di fronte a me. Cioè... Di fronte a me, non di fronte a lei madre della pupattola, ci rendiamo conto? Ho passato il viaggio con lei di fianco che continuava a intimare alla pupattola, con varie gradazioni di voce, di stare ferma e la pupattola che che se ne strabatteva, che continuava imperterrita a prendermi a calci le ginocchia calzate in pantaloni bianchi.
    E di esempi così sono piena.

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  6. Mi hai fatto ridere tantissimo.
    Sai, io ho un pastore tedesco, buonissimo, ma quando si accorge di qualcuno che ha paura lo prende di mira e gli sbuca alle spalle abbaiando come un forsennato ogni volta che può.
    I bambini sono uguale, se hai paura lo sentono...
    (tada-tada-tada-musichetta dello squalo, ndr)

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  7. Pensa se l'altro, quello senza moccio, avesse leccato un gelato al cioccolato gocciolante... se ci pensi ti è andata discretamente.

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  8. Quello del gelato lo ha riservato per la scena 3.:)

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    1. Allora chiedo scusa per aver fatto spoiler!

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  9. Ehilà! Ricordati che i bambini non sono clienti, non è necessario essere gentile con loro. La prossima volta intimagli di andare immediatamente dalla madre o dal padre con un tono da killer! Vedrai come smammano!

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  10. Servisse davvero a sfiancarlo fino a crollare dal sonno, porterei il mio in libreria tutti i giorni... ma non serve, e perciò lo lascio libero al parco ;-)
    tutta la mia solidarietà di mamma che tenta il possibile e l'impossibile per domare il duenne ipercinetico!
    ire

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  11. Oddio sto per svenire dal ridere! XDDDDDDDDDDDDDDDDDD

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