Noi librai coraggiosi non abbiamo paura
di niente!
Mentre sono ancora a casa, martedì 29
maggio, e mi sto preparando un caffè prima di affrontare una
durissima giornata di lavoro, vedo la mia gattona nera accucciarsi a
terra e venirmi fra le gambe miagolando. Parte la scossa di terremoto
e lei ha la brillante idea di conficcare le sue unghiette affilate
nel mio polpaccio destro così che, alla fine, sono più impegnato a
cercare di convincerla a lasciarmi andare il polpaccio che a scappare
fuori casa.
Mi assicuro, una volta liberato dalla
gatta, che sia tutto in ordine, faccio un giro di telefonate per
sentire se le persone che conosco stanno tutte bene, mi affaccio un attimo su facebook per vedere le novità e poi inforco la
bicicletta e vado in stazione.
Scopro per puro caso, visto che nessuno
ha pensato di avvertire le persone in attesa del treni (nessun
annuncio vocale e nessuna segnalazione sugli appositi schermi), che i
treni non partono. Corro alla stazione degli autobus e vengo
accalappiato da una vecchietta che mi racconta che lei non ha sentito
il terremoto. E poi mi racconta tutto quello che ha fatto in
mattinata. E il giorno prima. E la settimana prima. E il mese prima.
Salgo, finalmente, sull'autobus e arrivo, dopo un ora e mezza, a
Bologna. Arrivo, ansimante e con due ore di ritardo, al lavoro ed
ecco altre due belle scosse di terremoto.
Usciamo in strada e ci rimaniamo una
decina di minuti.
Pensate sia finita qui?
Eh no care/i mie/i perché, come in una scena apocalittica, arrivano (squillo di trombe) le API!
Eh no care/i mie/i perché, come in una scena apocalittica, arrivano (squillo di trombe) le API!
Un enorme e bellissimo sciame di api
invade il centro di Bologna. Gente nel panico che corre a destra e a
manca, vigili che fischiano contro le persone che vanno in mezzo allo
sciame per fotografare le api.
Insomma il delirio.
Poi dicono che il lavoro del libraio è
monotono!
P.S
Torno serio per un minuto. Fortunatamente a Bologna e Imola non abbiamo avuto grossi danni e non mi risultano vittime. Ma siamo in allerta e ci sono luoghi, qui in Emilia Romagna, in cui il terremoto ha portato morte e distruzione. Ci sono molte associazioni che si sono attivate per portare aiuto alle popolazioni più bisognose, io vi segnalo il sito della regione Emilia romagna che si è attivata per la raccolta fondi. La trovate QUI
Per quel che può valere il mio pensiero va alle famiglie delle vittime di questo terremoto e a chi ha perso tutto ciò che aveva.
P.S
Torno serio per un minuto. Fortunatamente a Bologna e Imola non abbiamo avuto grossi danni e non mi risultano vittime. Ma siamo in allerta e ci sono luoghi, qui in Emilia Romagna, in cui il terremoto ha portato morte e distruzione. Ci sono molte associazioni che si sono attivate per portare aiuto alle popolazioni più bisognose, io vi segnalo il sito della regione Emilia romagna che si è attivata per la raccolta fondi. La trovate QUI
Per quel che può valere il mio pensiero va alle famiglie delle vittime di questo terremoto e a chi ha perso tutto ciò che aveva.
Il terremoto lo abbiamo sentito anche qui in Friuli Venezia Giulia (a Trieste e Pordenone sono state evacuate le scuole), io invece ero sola in casa ma per fortuna (per me) non ho avuto danni, solo tanta paura. Speravo le scosse fossero finite invece l'Emilia Romagna ha subito un altro forte colpo. Darò quel poco che ho per aiutare le famiglie colpite..da disoccupata non sarà molto quello che potrò dare ma se posso voglio aiutare.
RispondiEliminap.s. é normale che le api impazziscano dopo un sisma.. ma che la gente ci vada in mezzo per fotografarle mica tanto!
Qui a Faenza un po' di scossa e molto delirio collettivo, ma in effetti mio fratello, da Bologna, mi ha scritto di aver visto scene di panico urbano al limite del paranormale.
RispondiEliminaNo, vabbè, però stringo forte i compagni modenesi e ferraresi.
Temo che dopo il terremoto abruzzese in pochi si fidino ancora delle rassicurazioni istituzionali sulla sicurezza degli edifici, per cui correre in cerca di riparo diventa una sorta di automatismo (e la tragica sorte di quei poveretti nel modenese non rafforza certo la fiducia). Certo che, tra scosse sismiche e invasioni di insetti, sembrano essere tornate le piaghe bibliche: speruma bin!
RispondiEliminaSono contento di sapere che stai bene XD io ho passato la notte in bianco. Sono un tantino ansioso.
RispondiEliminaAhi! Le unghia di gatto nel polpaccio non sono mai un bel modo di iniziare la giornata, soprattutto se accompagnate dal terremoto.
RispondiEliminaMa quello che non capisco è... API???? o.O e che ci facevano lì? Io sarei corso a rinchiudermi da qualche parte, gridando come un pazzo...
Tornando seri, spero che tutto vada per il meglio e che l'emergenza possa risolversi nel migliore dei modi.
Un abbraccio :)