Ecosistema (librario)
Particolare ambiente in cui proliferano
libri di ogni genere e in cui si muove una determinata specie, dal
sesso spesso indefinito, che prende il nome di librai. Questi
individui, solitamente innocui e sornioni, possono, in alcuni periodi
dell'anno che essi definiscono con nomi arcaici come: “Scolastica”
o “Periodo natalizio”, diventare pericolosi e aggressivi. Si
nutrono di cialde di caffé, tranci di pizza, paste integrali al
miele, Tererito, frutta varia e qualsiasi cosa finisca in “ata”.
Il periodo degli accoppiamenti varia a seconda della clientela che
entra in libreria.
Edmondo (De Amicis)
Faccio coming out, odio il libro
“Cuore”. Ho detestato ogni singola pagina e, ancora oggi, quando
me lo chiedono, ho un attacco di diarrea.
Educazione
Principio che dovrebbe essere alla base
delle relazioni fra le persone.
Io, libraio, non tratto male te,
cliente. E tu, cliente, non tratti me, libraio, come un tappetino su
cui pulirti le scarpe.
Elementare (Watson)
“Scusa ce l'hai quel libro... quello
di quell'investigatore.... dai quello che ci ha fatto il film l'ex
marito di Madonna...”
Elementari
“Mi da i libri delle vacanze?”
“Signora è un po' vaga come
richiesta.”
“Ah si allora mi dia i libri delle
vacanze delle elementari!”
Eliminare.
Termine usato dai librai in riferimento
a qualche cliente particolarmente petulante.
Eragon
Chiaro esempio di come si possa
costruire un successo editoriale.
Evitare (di):
Chiamare il libraio commesso, gettare
le cartacce in mezzo ai libri, abbandonare cibi vari, sacchetti del
McDonald's, bibite, fazzoletti, ecc... in giro per la libreria, usare
la parola frocio (in generale), usarla davanti a me (se lo fate
attendetevi reazioni imprevedibili. E quando dico imprevedibili
intendo proprio imprevedibili), venire da me e dirmi: “Scusi ma nel
settore scuola c'è una fila pazzesca potrebbe andare lei a prendermi
il libro?”. C'è un numeratore, c'è una fila da rispettare, perché
dovrei farti passare davanti a persone che stanno, civilmente,
aspettando il proprio turno?
Chiedere: “Come mai siete così
pochi?”. Non lo chieda a me. Lo chieda a chi dirige la baracca.
Esordire dicendo: “La sua collega mi
ha detto che c'è!” la cosa mi innervosisce assai.
Di sbuffarmi in faccia, di starmi
addosso mentre cerco il libro, di dire: “Posso fare solo una
domanda?” se sto già servendo un altro cliente. Aspetta il TUO
turno, grazie. Fare le puzzette vicino alla mia postazione e poi,
come se niente fosse, uscire dalla libreria. Non potevi aspettare di
essere fuori?
quelli che ti chiedono "posso fare solo una domanda?" mentre stai servendo e c'è una fila da rispettare sono piuttosto in alto nella mia personale classifica dei clienti più odiati!
RispondiEliminaAnche io ODIOOOOOO il libro Cuore, abitato da martiri non richiesti e buonismo irritante!
RispondiElimina...TOK TOK... è permesso??
RispondiElimina...anche a me capita di dire...SCUSI SOLO UNA DOMANDA... e mentre lo dico mi sto sulle palle da solo!!
Giuro che mi sono rotolata a terra per mezz'ora. U__U
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