Il fascino di Mont St. Michel rimane intatto da una certa distanza. Questo isolotto che si erge nel mezzo del nulla, visto da lontano, appare come un luogo magico. La magia scompare lentamente mentre ci si avvicina. Si tratta di uno dei luoghi più caratteristici e belli al mondo e, come ogni sito di interesse turistico, l'uomo cerca di lucrare a più non posso. Sapevo a cosa andavo incontro, si tratta pur sempre del posto più visitato della Francia, ma devo ammettere che mi ha fatto rabbia vedere come ci si impegni per distruggere bellezze come queste. Non parlo della parte bassa dell'isolotto occupata da ristoranti e negozi di ogni tipo, sembra di essere a Gardaland, come dicevo prima, c'è un'enorme affluenza di gente quindi è quasi normale che fioriscano attività commerciali. La parte alta, quella dove c'è il monastero, ha mantenuto intatta la propria bellezza. Ci vive un ordine di frati e suore, credo sia l'ordine di Gerusalemme (ma non prendete questa cosa come notizia certa). Ho assistito a una parte della cerimonia, quella vera la fanno a chiesa chiusa, alle 18.20 e invitano i fedeli a farsi trovare davanti alla chiesa per poter assistere alla messa. È un mondo a parte quello in cui vivono questi uomini e queste donne (fra le altre cose ho incontrato una suora giovanissima), una vita scandita dalla preghiera, dal raccoglimento spirituale, dalla solitudine. Rimango comunque sempre molto affascinato da certe scelte di vita, rinunciare a vivere la propria esistenza, così come la maggior parte della gente la intende, per dedicarsi completamente a Dio e alla ricerca spirituale, anche se sono ateo, sbattezzato e ovviamente, non credente, mi affascina.
La cosa davvero inquietante, abbandonando l'immaginario religioso, avviene nella parte bassa dell'isolotto.
Dimenticatevi la canzone di Amedeo Minghi e anche l'idea romantica dell'acqua che arriva e sommerge le vie d'accesso. Qua è tutto business. La prima strada, quella che finiva sott'acqua, non esiste più. Ne hanno fatta un'altra che permette di arrivare all'isola sia con la bassa sia con l'alta marea. E ci sta perché se si vuol far visitare il luogo sempre una via d'accesso serve. Si parcheggia a un km circa di distanza e si può scegliere di fare la strada a piedi o con i pullman gratuiti. Direi che le cose vanno già bene così. Invece no! Adesso vogliono costruire un'ulteriore strada sopraelevata (che andrebbe a sostituire quella esistente) non si sa bene per quale motivo. Ecco che così, intorno a Mont St. Michel, impazzano escavatori, trivelle, gru ecc... per non parlare del ferro e del cemento già depositato per questa nuova strada.
Francamente non ne capisco davvero il motiva ma magari c'è qualcosa che mi sfugge.
Fortunatamente il tempo ci ha assistiti sino alle 19.00. Durante la notte invece ha piovuto di brutto e oggi il cielo non promette niente di buono. Peccato perché volevamo andare a vedere le spiagge della Bretagna.
Che cosa triste :(
RispondiEliminaIo serbo ricordi bellissimi della mia visita nel lontano 2001: atmosfera magica, una passeggiata a cavallo sulla sabbia quando la marea era bassa, il fuggi fuggi dal ristorante al momento dell'alta marea per assistervi (sì, poi siamo tornati indietro a pagare) e un triliardo di moscerini nel parcheggio...
Saluti da una lettrice costante, ma fino ad oggi anonima ^^
e vent'anni fa circa, mia mamma a quello delle informazioni turistiche chiese:
RispondiElimina"scusi, ma sta sera a che ora ci sarà la marea?"
e quello le rispose:
"fra 15 giorni signora"
Sono stata a Mont Sant Michel per la prima volta nel 1990, al seguito di mio padre che aveva fatto una trasferta di lavoro di una quindicina di giorni: lui lavorava, io e mia madre facevamo le turiste.
RispondiEliminaAllora di turistico a Mont Sant Michel c'era solo la stradina principale: se poi prendevi una qualunque traversa, ti trovavi di nuovo nel passato. Ci sono tornata cinque o sei anni dopo e già era tutto un fiorire di ciarpame turistico, dovunque. Leggere questo post mi fa un po' rabbrividire, perché, anche se non ci torno da anni, amo la Bretagna. E leggere della strada sopraelevata proprio lì... bleah, non riesco nemmeno a completare il pensiero!
Da quello che ho letto in giro, forse una spiegazione alla nuova strada :
RispondiEliminaLa diga di accesso al Mont Saint-Michel, costruita nel 1880, trattiene la sabbia e aggrava l'insabbiamento della baia, rischiando di far perdere alla roccia la natura di isola: per impedirlo ne è prevista una parziale demolizione e la sostituzione di tratti con passerelle sospese.
Aloise