Nell'infinita lotta fra il bene (io) e
il male (il magazziniere) capitano momenti di scontro diretto. Con
il magazziniere, perfido maschio eterosessuale di origini sarde che
sto cercando di trasformare in na meravigliosa Drag Queen, si fanno
profondi ragionamenti. Se per esempio io gli chiedo, dopo aver visto
su Facebook una fotografia che ritrae una donna israeliana che cerca
di difendere un ragazzino palestinese da un militare con il fucile,
se trova giusto che accadano certe cose lui risponde: “Dipende. Il
bambino è un cyborg tornato nel passato dal futuro per uccidere il
militare che, probabilmente, ci salverà dalla guerra con i Robot? Il
bambino è uno zombie che sta cercando di contagiare il mondo intero?
Il bambino in realtà non è un bambino ma un lupo mannaro?” e via
dicendo.
Oggi l'ho raggiunto nel suo regno del
male, il magazzino, con un libro sul collezionismo dal titolo: Toys
for Boys ( editore Gribaudo) con un orologio come gadget in regalo e
gli dico:
“Questo lo rendiamo.”
“Questo lo rendiamo.”
“Perché?”
“Lo abbiamo da un sacco di tempo e
non lo vendiamo.”
“Peccato l'idea era buona.”
A quel punto nei miei occhi si sono
illuminati di una luce brillante, no, non potevo perdere l'occasione
di fare una delle mie meravigliose battute:
“Tesoro se è per questo io ho un'idea ben diversa di Toys for Boys!”
“Tesoro se è per questo io ho un'idea ben diversa di Toys for Boys!”
Il perfido magazziniere che prima o poi
trasformerò in Drag Queen mi ha guardato con il suo solito sguardo
scaccia librai:
“Ricordami perché continuo a parlare
con te!”
Perché sono favolosa?
Marino, scusa l'OT, ma che ne pensi dell'ultimo Bancarella? Tra l'altro è un tuo compaesano se non sbaglio!
RispondiElimina