venerdì 10 agosto 2012

Sette peccati capitali del cliente: Gola


Esistono due tipi di clienti che peccano di “Gola”.
C'è il cliente “goloso” di cultura, che entra in libreria e passa in rassegna un libro dopo l'altro, riempiendosi, in modo bulimico, le mani di titoli diversi fra loro (per la gioia del libraio ovviamente) sussurrando sottovoce: “Questo forse ce l'ho già... No anche questo, lo voglio comprare, subito! Mi servirebbe anche quello, però. Forse riesco a comprare anche quel libro che ho visto al piano terra....”
Questo cliente, seppure in via d'estinzione, rappresenta il miglior amico del libraio: sceglie i libri da solo e spende un sacco di soldi. Una volta all'inferno, nel girone dei golosi, questi clienti godranno di un comodo lettino con lampada annessa mentre Cerbero porterà loro dissetanti bibite ghiacciate. Questo grazie a una convenzione, che il qui presente libraio ha stipulato con Satana (promettendogli le anime dei clienti di scolastica) dal nome: “Porta un libro con te all'inferno. Magari ci trovi pure lo scrittore”. Questo mese legge stralci dei suoi libri James E.L. E se non è una tortura questa....
L'altra categoria di clienti golosi, invece, riguarda quelli che vengono in libreria con cibarie di ogni genere, toccano i libri con mani appiccicose e unticce, mangiano il gelato mentre sfogliano il libro sporcandolo, si siedono sui divanetti a mangiare cibi provenienti dal McDonald's costringendo poi il libraio a spruzzare deodoranti di vario genere.
Per questi clienti è previsto un biglietto di sola andata per l'inferno, viaggio (in piedi) con voli Ryanair e colonna sonora degli One Direction.

7 commenti:

  1. io faccio parte del primo gruppo... la felicità dei librai!! :)) spero che satana rispetti il patto, mi piace proprio la visione di me che leggo e Cerbero che mi porta la bibita ghiacciata :)) a proposito di lettino con lampada annessa... mi hai fatto venire in mente alle volte in cui mi è capitato di dormire in un letto senza lampada vicino (ospite da qualcuno oppure in alberghi/case vacanza)... per me è inconcepibile!

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  2. Non so se ci hai già pensato ma ti consiglio un post su una categoria particolare di cliente quella del "disastro inconsapevole". Me l'hai fatta tornare in mente. A Dublino ricordo in una libreria un cappello completamente inzuppato dimenticato sopra dei libri su uno scaffale… una morte orribile per i tre o quattro libri interessati che piano piano si infradiciavano da sopra a sotto.

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  3. Non c'è deodorante che tenga contro l'eau de mcdonald's. Cosa ci metteranno dentro, dico io, per fare una simile puzza

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  4. Io avrei bisogno di un libraio che mi convinca a *non* comprare i libri. Io faccio una fatica boia ad uscire senza comprare nulla e quando lo faccio mi viene mal di testa. Ci sono volte che rinuncio anche ad entrare in libreria.

    ilcomizietto.feticista.librario

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  5. Io appartengo al primo gruppo :-) non so quante tessere fedeltà ho finito e usufruito, non riesco proprio a uscire da una libreria senza comprare nulla.. peccato solo che dove abito io non ce ne siano, o meglio ce n'è una sola nel vicino centro commerciale e anche la libreria è meramente commerciale..

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  6. Io ho abbandonato il primo gruppo. Ora aggiungo un caffè ristretto al milk shake gusto cappuccino, ma non ho ancora il coraggio di ciuccellarmelo in libreria. Migliorerò.

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