Prima di raccontare la gustosa scenetta
che ho vissuto devo dare qualche spiegazione su come funziona il
settore scolastico (altrimenti, se non siete addetti ai lavori, vi
perdete).
Noi vendiamo sia libri scolastici nuovi
che usati, il settore scolastico è un settore “a parte” nella
libreria nel senso che ha regole proprie ben diverse dai settori di
narrativa e saggistica. Durante i mesi più caldi ( e settembre è il
mese caldo per eccellenza) mettiamo un numeratore. La gente arriva,
prende il proprio numerino, aspetta il suo turno e poi consegna la
lista dei libri scolastici all'addetto/a di turno che controlla le
giacenze in magazzino (non a computer quindi) nel nuovo o nell'usato
a seconda delle richieste del cliente. Chi deve vendere i libri di
scuola (abbiamo anche un servizio per acquistare) non prende il
numero, va direttamente al “banco” dalla collega o dal collega
che si occupa dell'acquisto. I libri che non sono presenti in
libreria si possono ordinare (solo nuovi). Nella gestione della
scolastica il computer viene usato pochissimo perché le giacenze
sono approssimative, questo succede perché, in molti casi, le
giacenze dei libri presenti a computer non corrispondono a realtà,
magari perché fra quei libri ci sono già molte prenotazioni (e
quindi libri che appaiono in giacenza ma che non sono disponibili
perché da parte per clienti che li hanno precedentemente ordinati).
Mi rendo conto che per un non addetto ai lavori sia difficile capire
perché una giacenza non è visibile a computer ma, una volta
spiegato l'arcano, un cliente dovrebbe anche fidarsi del libraio.
Invece no! Perché viviamo con l'idea che l'altro voglia fregarci in
ogni momento della nostra giornata.
La mia postazione è due sale prima
del settore scuola e la gente che va a comprare i libri scolastici
deve obbligatoriamente passare dalla mia sala.
È passato anche il simpatico signore
con cui ho avuto una discussione:
“Chiedo a lei per i libri di scuola?”
“No signore deve andare in fondo
nell'ultima sala, prendere il biglietto e aspettare il suo turno.”
Il signore va a prendere il biglietto e
poi torna da me.
“C'è un sacco di gente però, non mi
va proprio di aspettare che poi magari non avete nemmeno i libri, può
dirmi almeno se li avete?”
“Mi spiace signore ma le giacenze dei
libri di scuola non sono affidabili.”
“In che senso?”
“Nel senso che potrei dirle che il
libro è disponibile, perché a computer mi fa vedere la giacenza, e
poi, magari, è un libro già prenotato. Oppure, visto che ha venti
numeri davanti, il libro potrebbe essere venduto ad altre persone
prima di lei.”
“Ma che sciocchezza è mai questa?”
“Scusi?”
“Voglio solo sapere se i libri sono
presenti in libreria oppure no.”
“Come le spiegavo le giacenze dei
libri di scuola non corrispondono alla disponibilità reale del
libro.”
“Dica piuttosto che non mi vuole
aiutare.”
“Guardi, mi scusi, faccio questo
lavoro da diversi anni e so quello che dico. Potrei darle
informazioni sbagliate.”
“Io le do un titolo e lei mi dice se
ce l'ha. È semplice.”
“Non funziona così. Le ho già
spiegato che, in questo preciso momento dell'anno, vista l'enorme
affluenza di persone, i libri potrebbero essere prenotati oppure
potrei dirle che il libro mi risulta finito e invece, magari, la
collega ne ha appena comprato una copia usata e non ha ancora fatto
in tempo a caricarlo a computer.”
“Mi accontenti, guardi questi
titoli!”
Per evitare ulteriori discussioni
controllo i titoli a computer.
“Guardi a computer sono caricate tre
copie del primo titolo, due del secondo e sei del terzo ma sono dati
inesatti quindi li prenda con le pinze!”
Il signore si allontana e torna dopo
circa un ora si avvicina tutto scocciato e mi fa:
“Comunque mi ha dato delle
informazioni sbagliate, dei libri che mi ha detto che c'erano solo
uno era disponibile!”
E se ne va lasciandomi di pietra.
Quindi, a questo punto, secondo voi,
che dovrei fare io?????
oh mamma... ce ne vuole di pazienza!!
RispondiEliminaAssolutamente niente, certe forme di idiozia sono incurabili.
RispondiEliminaUcciderlo.
RispondiEliminaUna testata sul naso. Non troppo forte,ma liberatoria. A volte solo la violenza può aiutare :-)
RispondiEliminaSparare a quel tipo...gente così è un danno per la società!!!
RispondiEliminaTieni l'estintore accanto a te ed avvertì con un cartello che chiunque cercherà di estorcerti informazioni sugli scolastici verrà spento. Letteralmente!
RispondiEliminadai i numeri a culo senza nemmeno controllare se poi tornano e si lamentano digli che erano i numeri del lotto, mica quelli dei libri :-P
RispondiEliminaOppure dì che puoi fornire informazioni esatte solo se hanno il numero ISBN perchè la scolastica viene classificata così. Magari tornano pure a casa a prenderlo.
Good luck!
Silvia
Prendere il tomo più corposo che hai e tirarglielo dietro. Secondo me alle Olimpiadi dovrebbero inserire una nuova disciplina: il lancio del libro!
RispondiEliminaMadonna che demente!
Andavo pensando da un po' che l'unica possibilità di fare realismo con una realtà come la nostra sia il realismo demenziale - nel senso che non nasconde la demenza diffusa che ci opprime. Questo qui era un vero genio... :)
RispondiEliminaè inutile, con questi non funzionano nemmeno le testate sul grugno...
RispondiEliminaHo le mani che mi formicolano. Io l'avrei preso a botte!!
RispondiEliminauna volta è capitata una cosa simile anche a me - che io spiego X, lui sostiene Y, e alla fine viene a dirmi che era X, e che diamine. Allora mi sono fatta spiegare tutto da capo, fingendo di non capire, l'ho portato allo sfinimento...
RispondiEliminaUh mamma saura!
RispondiEliminaVerso metà novembre sarò a Bologna e penso di passare a farmi autografare i tuoi due libri.
Appena scopro in che libreria lavori :)
Davvero vuoi la risposta alla tua domanda? potrebbe non essere elegante... ;)
RispondiElimina@Rabza: ho avuto la tua stessa idea. Per caso vai a Bologna per il concerto dei Muse?
RispondiElimina@Marino: ce vole pazienza... tanta pazienza... fatti un tererito che ti passa! ;)
@Sonsierey: magari fosse per il concerto dei muse.
RispondiEliminaIn realtà farò base a Castenaso da amici con puntate a Bologna, Imola e Dozza (che adoro sconfinatamente!)
bastava dirgli che a computer non vedi se son disponibili e che deve per forza fare la fila così te li togli da mezzo..
RispondiEliminaperò duri di comprendonio e non mi stupisce...
Ma un vaffanculo liberatorio no eh?!? Poi potevi dirgli che aveva frainteso, in realtà tu avevi detto afa in zumo con lo scappellamento a destra in Antani! Julie
RispondiEliminaSemplice: spararlo! No, davvero...dovrebbero dotarvi di una pistola...
RispondiEliminaLavoro in una libreria che fa scolastica anche io...ti capisco benissimo.
RispondiEliminaNoi non abbiamo gli usati, ma vai te a spiegargli che il distributore è unico x tutta la Lombardia, che se fai un ordine devi prima andarlo a ritirare e non puoi aggiungere niente. che noi non abbiamo "magazzino" per gli scolastici... etc..
b-milano
sei troppo gentile. dovevi stroncarlo molto prima, all'inizio della discussione.
RispondiEliminaun bibliotecario rassegnato