In attesa di leggere il libro Se
questi sono uomini di Iacona Riccardo (edizioni Chiarelettere)
voglio parlarvi di un editore e di un libro. L'editore, caldamente
consigliato dalla Collega Femminista e da me, è L'Ippocampo. È un
editore coraggioso che si produce, promuove e distribuisce da solo.
Fa dei prodotti che dire belli è riduttivo, viene in libreria a
mostrare a noi librai i libri (i libri capite? Non depliant o cedole,
i libri) che usciranno perché è ancora convinto, e noi lo
ringraziamo, che il nostro lavoro sia importante.
Il libro in questione è un libro
importante, si chiama Women are Heroes, è un
illustrato, 360 pagine, 35 euro. L'autore, che si firma JR, ha
fotografato e riprodotto su muri, tetti, strade, case ecc... i volti
di donne che hanno subito violenza nei luoghi in cui ne sono state
vittima. Non è solo arte, è un lavoro importante, una presa di
coscienza, una denuncia fortissima. Pensateci se dovete fare un
regalo importante o se vi volete regalare un buon libro.
Un altro libro che parte dalla
fotografia per denunciare le disuguaglianze sociali, razziali,
economiche è il libro edito da Contrasto Due dal titolo: Dove
dormono i bambini (120 pagine 35 euro traduttore
Novajra ). L'autore, James Mollison, raccoglie le
fotografie fatte nelle camere dei bambini mettendo in evidenza le
diverse realtà. Una parte del mondo è fatta di bambini che dormono
in scatole di cartone, per terra, in case misere e fatiscenti e una
parte di mondo è fatta di bambini che dormono in camere
principesche, piene di oggetti e vestiti. Queste due parti di mondo
abbiamo contribuito anche noi a crearle.
ehm ... non "Heros", però
RispondiEliminaAh, ah, ah grazie dopo questa mi sa che dovrò andare in analisi ;)
EliminaIl link viene ancora sbagliato -_-
Eliminagrazie marin!
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione.
RispondiElimina"Se questi sono uomini" l'ho comprato l'altro giorno. Aspetto di terminare il libro in corso poi lo leggerò.
Per lavoro appena sfogliato la presentazione di "Dove dormono i bambini". Anche le camerette principesche sono di una tristezza infinita...
RispondiEliminaBella segnalazione, grazie!
Parlando di donne e bambini 'eroici' (ma è un termine abusato e fuorviante), citerei Malala Yousafzai, la 14enne pakistana ferita gravemente dai Talebani per punirla della sua 'scandalosa condotta' nel difendere il diritto allo studio per le donne del suo Paese. Malala porta il nome della poetessa guerriera pashtu nota come la 'Giovanna d'Arco dell'Afghanistan', eroina della vittoria di Maiwand del 1880 contro il Regno Unito. In tutto il mondo persone di religioni diverse e spesso contrapposte si sono inginocchiate per pregare insieme per la sua sopravvivenza, e in Pakistan bambine si lasciano intervistare a volto scoperto dichiarando "Io sono Malalai". Per coloro che non sanno vedere la bellezza del mondo, o forse la odiano per principio, e per tutte le Malalai che la incarcanano ogni giorno a caro prezzo, i versi di Ajmal Khattak:
RispondiElimina"My Malalai is living, and they praise others’ beauty / Though they have eyes, they are blind"
Sono sempre molto scettica sull'uso della fotografia (ho sempre bene in testa il bellissimo saggio di Roland Barthes "sulla fotografia")ma a ripensarci è bene che si vedano certe scene, certi visi, certi corpi, certe situazioni. L'impatto è più pregnante. Susanna
RispondiEliminaHo conosciuto il signor L'Ippocampo :) (sul lavoro).
RispondiEliminaCe ne fossero come lui, il mondo dell'editoria sarebbe decisamente migliore!!