giovedì 22 novembre 2012

Librai poco raccomandabili

Al telefono:
“Libreria …, buongiorno sono Marino.”
“Sì buongiorno, senta ho trovato uno scontrino nella tasca di mia figlia e voglio sapere di che si tratta.”
“Come scusi?”
“Voglio sapere cos'è lo scontrino nella tasca di mia figlia!”
“Scusi ma io come posso sapere di che si tratta?”
“Sullo scontrino c'è il nome del vostro negozio e poi c'è scritto (e mi legge il titolo del libro).
Voglio sapere di che si tratta!”
Dal momento che siamo una libreria che vuoi che abbia comprato tua figlia? Capisco che ormai vendiamo di tutto ma non credo che uno spacciatore di droga gli farebbe lo scontrino. A meno che.... quel brutto ceffo del magazziniere...

19 commenti:

  1. Deve essere una madre (se era una donna, certo) pari a quella delle Vergini suicide :D

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  2. Cosa gli fate prendere a 'sti ragazzi? Libri?! Così poi entrano nel tunnel della lettura! Delinquenti!!! (lo dico per scherzo, ma non sarà che i genitori cominciano a pensare che per i figli sia meglio drogarsi che leggere? Magari gli diventano degli emarginati ... a meno che il libro non fosse su qualche gruppo pop o amenità del genere e la madre fosse solo stufa di doverglieli finanziare! Credo che alla fine volesse indagare sul contenuto del libro, usando metodi da polizia segreta che certamente favoriranno un sereno dialogo con la figlia, la quale come chiunque altro interpreterà il fatto che la mamma le fruga nelle tasche come un segno di interesse e sollecitudine nei suoi confronti)

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    1. Detto fra noi, corre voce che la ragazza si fosse portata a casa "Confessioni di un ragazzo per bene", di un losco figuro del quale non faremo mai il nome.

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    2. Io invece ho saputo da fonte certa che il libro fosse MONOLOGHI DELLA VAGINA(da dire rigorosamente a voce alta).

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    1. ah, be allora ritiro tutto: siamo in linea con la sana tradizione italica del pater familias che vigila sulla virtù delle figlie e esercita legittimamente la propria potestà su di loro. Tutto normale, insomma:) (scherzo, magari quella spende a destra e a manca senza dirgli nulla e lui se l'è presa col primo scontrino che ha pescato!)

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  4. Certo che sono ragazzi, se non li puoi far entrare in libreria perché ti vendono certe cose...
    Molto triste, in verità.

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  5. Ma domandare alla figlia che cosa avesse comprato e perché era fuori discussione? Capisco che a quel punto avrebbe dovuto confessare di aver frugato nelle di lei tasche... Sì, forse ha fatto bene ad agire per vie traverse.

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  6. Ha ragione Thundersword: 'sta telefonata a me dipinge scenari angoscianti proprio tipo "Le vergini suicide"... Che arrivare a fare la polizia segreta per controllare che libri legge tua figlia è un pochino da spostati fanatici (di quelli pericolosi), imho.

    Ma tu poi glielo hai detto? O esiste il segreto professionale anche per i librai? :D

    minty

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  7. Comunque è significativo: più o meno tutti abbiam dato per scontato che a chiamare fosse stata la madre!

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  8. Frugare nelle tasche (e chissà che non si limitisolo a quelle) della figlia e chiamare per sapre che libro legge! Ma non esiste!

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  9. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno: la lettura e la cultura può far paura, magari il papà temeva che la figlia si appassionasse di qualcosa che non approva (un'altra religione? Una fede politica?) e voleva verificare. O che fosse qualcosa di erotico (le famose 50 sfumature?). A parte "100 consigli per coltivare la Maria in casa" però non mi viene in mente altro di così sovversivo da giustificare la telefonata

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  10. Scema io a pensare che con una ricerchina su internet sto tizio si metteva l'animo in pace ed evitava una figura del piffero. C'è da dire che se fosse stato così avanti non sarebbe nemmeno esistito sto post... quindi forse dobbiamo ringraziarlo! :D

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  11. Mah, non vorrei "sbassarla" a tutti, ma per allarmarsi in questo modo forse c'è tutta una storia passata dietro di cui non sappiamo nulla.

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  12. Anche io sono curiosa di sapere il titolo!

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