Entrano in libreria una ragazza e un
ragazzo, si aggirano fra i settori e si fermano davanti alla parete
QUEER. Lei guarda un po' di libri (schifata), lui fa finta di niente
e si guarda intorno imbarazzato. Mentre vanno via la ragazza,
adirata, comincia a dire:
“Comunque non ho parole, cioè,
voglio dire, se devo entrare in una libreria per vedere SOLO dei
libri sugli omosessuali e sulle femministe ne faccio volentieri a
meno! Nel senso, io non sono razzista, eh? Ma che ci siano SOLO libri
sui gay...”
Ora, solitamente la mia reazione è di
due tipi: quando qualcuno è offensivo (in generale) difendo le mie
idee con le unghie e con i denti. Quando qualcuno dice qualcosa di
idiota ricorro all'ironia.
Il mio motto è: Una risata vi
seppellirà, perché certe affermazioni non lasciano margine a
discussioni intellettuali.
In questo caso specifico non sono
riuscito a intervenire perché i due ragazzi erano già sulle scale e
non volevo mettermi a urlare. Quindi lo dico qui: se entri in una
libreria su tre piani con un catalogo che si aggira intorno ai 50.000
titoli e affermi che in libreria ci sono solo libri gay (e femministi
eh? Perché vuoi non essere contro il femminismo?), quando, in
realtà, ci saranno più o meno 400 titoli (che in proporzione sono
pochissimi), te lo dico in modo molto garbato, tesoro, non è vero
che non sei razzista. Mi spingo oltre, visto che stai contestando
anche i libri di femminismo, non hai coscienza storica e sociale
perché se oggi puoi permetterti un minimo di libertà ( e dico un
minimo perché la situazione delle donne sotto ogni aspetto in questo
paese è tristemente nota) lo devi solo alle lotte e alle
rivendicazioni di quelle donne che hanno strappato qualche diritto in
questa società patriarcale e maschilista.
Hai un problema, tesoro, un problema
enorme.
Almeno sii sincera e onesta con te
stessa.
L'ignoranza è una gran brutta malattia, peccato non esistano farmaci validi per curarla anche perché tende ad essere molto contagiosa.
RispondiEliminaonesti con se stessi? merce rara caro!
RispondiEliminaCosa c'entra la 'razza'? A meno che non si consideri tale anche il genere cui si appartiene ... non ha un problema, la tipa, è solo che parla per darsi un tono. Magari adora i maschi che la zittiscono con un virile "chiudi il becco, cretina!" per cui, Marino, dopotutto ti è andata bene: magari se le avessi urlato contro poi te la saresti ritrovata attaccata come una cozza:)
RispondiEliminaNon è che vengono per provocare te? Perché magari hanno sentito il tuo nome in giro?
RispondiEliminaForza, tesoro.
Caro Chagall non credo ma in tal caso farebbero doppia fatica. Quella di venire sin qui e quella di andarsene senza aver ottenuto nulla ;)
EliminaAh, questo non lo metto in dubbio.
EliminaMa persone che se ne escono con frasi simili, non mi paiono così sveglie da comprenderlo.
... io immagino che il rimprovero della ragazza fosse in verità rivolto al "suo" ragazzo che l'ha portata in libreria anche ( o solo!) per vedere lo scaffale dei libri queer...
RispondiElimina...chissà quale messaggio recondito il ragazzotto voleva mandare alla "sua" amica fermandosi proprio lì, messaggio che lei non ha voluto cogliere ( o, forse, ha colto benissimo!)
Clap clap clap!
RispondiEliminaQuasi un'utopia. L'onestà verso sé stessi.
RispondiEliminaGrande come al solito! Bell'intervento.
RispondiEliminaTi voglio bene!
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