Che cosa sono le ossessioni? Come
nascono le perversioni? A quali processi mentali andiamo incontro
quando sentiamo nascere dentro di noi pulsioni sessuali lontane da
schemi abitudinari?
Nonostante in copertina, sotto al
titolo, compaia la frase “Il romanzo di una perversione” Frisk
di Dennis Cooper, uno dei peggiori libri che abbia mai letto, non si
presta a uno solo dei quesiti sopra elencati.
Cooper, cercando continuamente di
sconvolgere il lettore, riesce solo a creare un romanzo estremamente
banale in cui il disgusto e il facile ricorso all'immagine forte
toglie al lettore (o alla lettrice) il gusto di scoprire quali siano
i meccanismi che scatenano la perversione nei personaggi che si
muovono, fra sballi e sesso occasionale e violento, fra le pagine di
questo romanzo.
L'autore insiste talmente tanto sullo
strazio del corpo da apparire quasi imbarazzante. Non è un libro
disturbante, per disturbare un romanzo dovrebbe raccontare una storia
e non limitarsi all'elenco anatomico dello strazio. Sicuramente è
fastidioso e inutilmente voyerista.
Benvenute/i nel mondo di Dennis che
rimane affascinato da una foto snuff (falsa) mostratagli (non si sa
bene perché) da un edicolante che solitamente gli lascia guardare le
riviste pornografiche nel retro del suo negozio. Da quel momento
sogna continuamente di squartare i suoi amanti. Il suo è un mondo
fatto di droghe, di sesso violento e privo di sentimento in cui tutti
i protagonisti, nessuno escluso, sono macchine senza cuore e senza
cervello che hanno continuamente bisogno di sballarsi e scopare.
Scusate la recensione feroce ma
raramente mi è capitato di leggere un libro più imbarazzante. I
meccanismi della psiche umana sono affascinanti, per raccontare
l'orrore occorre avere una padronanza incredibile della penna e della
letteratura. Forse dovremmo rileggere Hannah Arendt per capire come
trattare l'orrore o McEwan per poter godere di una buona narrazione
dell'ossessione.
Avevo completamente rimosso un altro
libro letto dello stesso autore, I miei pensieri perduti,
tanto da credere che Frisk fosse il mio primo Cooper. Ora ricordo il
perché. A Cooper il tema della morte violenta sembra molto caro
tanto da averne fatto un proprio filone letterario.
Sarà che ho bisogno di stimoli
intellettuali per provare piacere, anche semplicemente il piacere
dell'immaginazione, ma quando incontro libri del genere mi chiedo in
che modo abbiano a che fare con la letteratura.
Dennis Cooper
Frisk
trad. Giovanna Granato
176 p 6,70
Einaudi
Completamente d'accordo
RispondiElimina"Sarà che ho bisogno di stimoli intellettuali per provare piacere, anche semplicemente il piacere dell'immaginazione, ma quando incontro libri del genere mi chiedo in che modo abbiano a che fare con la letteratura." Sono d'accordo con te. Rifuggirò da questo libro sulla fiducia.
RispondiEliminaHo letto le recensioni su IBS e ne parlano bene ma.....mi fido di te e non lo leggerò.
RispondiEliminaLafata