venerdì 30 agosto 2013

La collega "rosellina"

“Libreria.... buongiorno sono Marino....”
“Sì, buongiorno, posso parlare con la commessa biondina col fermacapelli a forma di rosellina rossa?”
Ah Francé, te cercano! T'avevo detto de mette na' simpatica Acanthocalycium klimpelianum, che quella te faceva taaaaanto chic!

giovedì 29 agosto 2013

Facoltà sconosciute

“Buongiorno sto cercando i Quaderni di urologia della casa editrice Clueb.”
“Mmmmm ne ho già ordinata una copia per una cliente, fammi vedere se ne sono arrivate altre copie....”
Comincio a scrivere e la cliente:
“Ehm.... hai scritto URLOLOGIA...”
Ma come... non conosci la facoltà di Urlologia? È famosissima! L'hanno frequentata persino Edvard Munch e Allen Ginsberg...


Breve riflessione sull'altro mio blog: QUI

mercoledì 28 agosto 2013

5 punti



Sul Venerdì di Repubblica, in un articolo, vengono elencati cinque punti di debolezza e cinque punti di forza per le aziende:

PUNTI DI DEBOLEZZA DI UN’AZIENDA SENZA FUTURO

La struttura
Cinque livelli gerarchici o più

Il mantra
Tutti sono sostituibili

L’orario
Lavoro basato sull’orario

Il luogo
Centralità dell’ufficio

Le decisioni
Processi decisionali solo dall’alto

PUNTI DI FORZA DI UN’AZIENDA CON UN FUTURO

La struttura
Massimo tre livelli gerarchici

Il mantra
La persona giusta, nel posto giusto e nel momento giusto

L’orario
Non definito. Ci si basa sull’obbiettivo da raggiungere

Il luogo
Nessun obbligo di frequentare l’ufficio

Le decisioni
Partono anche dal basso

Bene, vediamo i punti della nostra azienda…. Be’ è stato bello ragazz*…. Ci vediamo eh?

martedì 27 agosto 2013

E.T. telefono libreria... 2

Arrivo alle nove del mattino al lavoro, la libreria, come già sapete, apre alle nove e mezza. Mentre entro il telefono sta già squillando. Nonostante, come ho già detto, la voce registrata ripeta in continuazione gli orari, il telefono continua a squillare. In mezz'ora devo (io o chi fa apertura) accendere i computer, sistemare i miei settori, pulire gli scaffali, aprire le casse e molto altro.
Il telefono non smette di squillare, decido di rispondere perché a volte è qualche collega che avverte che sta male o che arriverà in ritardo, invece:
“Sì buongiorno, sto cercando...”
“Mi scusi signora ma siamo ancora chiusi.”
“E ma è solo una domanda.”
“Ho ancora i terminali spenti....”
“Non ci metto tanto.”
“Mi dica....”
“Se le do i titoli di dieci libri scolastici può dirmi se li avete?”
Esattamente, tesoro cosa non ti è chiaro di (in ordine di importanza): “siamo ancora chiusi” e “ho i terminali spenti”?

lunedì 26 agosto 2013

E.T. telefono libreria...



Se chiamate la nostra libreria (non fatelo!) vi risponderà una simpatica segreteria telefonica e una soave voce registrata vi elencherà gli orari di apertura e di chiusura: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 20.00, il sabato dalle 10.00 alle 20.00, la domenica dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30 (orari estivi). La segreterie li ripete in continuazione, nel senso che se  fate 20 squilli vi ascoltate gli orari almeno 5 volte.
Ed è così che:
“Libreria…, buongiorno sono Marino.”
“Sì, buongiorno. Volevo sapere i vostri orari di apertura.”
Tesoro non ti sono bastati quelli elencati dalla segreteria?

venerdì 23 agosto 2013

Self service

“Pronto libreria...., buongiorno sono Marino.”
“Sì, buongiorno è il Self Service?”
“No, signora ha chiamato la Libreria ....”
“Sì, senta fate anche asporto?”
Guardi signora se richiama fra qualche mese, secondo me, può darsi pure che il self service lo trova davvero....

giovedì 22 agosto 2013

Facoltà... pochissime!

“Ciao sto cercando i libri con i test d'ingresso alle facoltà.”
“Sì, che facoltà ti interessa?”
“Medicina.”
“Ok, allora ne esistono di diversi tipi. Per esempio Alpha test prevede Teoritest che è la teoria, Esercitest che sono i test e Veritest, una scelta di test dati alle precedenti edizioni del test.”
“Aspetta quindi questa è la teoria?”
Mostrandomi l'Esercitest.
“No, quelli sono gli esercizi.”
“Ah, e la teoria?”
“la trovi nel Teoritest.”
“Ah.... ma va bene anche per altre facoltà?”
“In che senso?”
“Tipo Architettura....”
“...”
“Non ho ancora deciso....”
“Ogni facoltà ha dei test d'ingresso specifici basati sulle materie che si studieranno...”
“Ah, ok... quindi se prendo la teoria....”
Mi mostra ancora l'Esercitest.
“Quelli sono gli esercizi.”
“Ah ok, va bene allora prendo la teoria.”
E se ne va con i Veritest.
Tesoro puoi dirmi in quale ospedale andrai a lavorare? Così cambio città!

martedì 20 agosto 2013

Non solo in treno e in farmacia: in libreria 2

“Buongiorno, ha un'altra copia di questo libro?”
“No purtroppo mi è rimasta solo quella copia.”
“Allora non lo prendo.”
“Ha qualche problema? È rovinato?”
“No, è che voglio una copia che non sia stata toccata da nessuno.”
“...”
“Può ordinarmene un'altra?”
“Sì, signora, posso ma... dubito che ne arriverebbe una che non sia mai stata toccata da nessuno.”
“Allora non lo voglio, non voglio una cosa toccata da altri, vado a comprarlo da un'altra parte.”
Certo perché nelle altre librerie hanno il settore “libri mai toccati da nessuno” oppure “angolo per la sterilizzazione”. No, dico, mai entrata in un bagno pubblico? Come si comporta davanti a una maniglia? Mai salita su un treno?
Se il bungiorno si vede dal mattino....

E se volete oggi potete leggere anche: QUI

lunedì 19 agosto 2013

Non solo in treno e in farmacia: in libreria 1



Gente che scarta i pacchetti composti da più libri, ne prende uno, va in cassa e quando la collega  fa presente che sul libro c’è scritto “volume indivisibile” e che se vuole deve comprare il pacchetto intero dice: “Ah, non me n’ero accorto!”
Vuoi dirmi che hai tolto il libro dalla sua confezione senza rendertene conto? Che sei sonnambulo?
Dai provaci ancora, Sam!

mercoledì 14 agosto 2013

Non solo libreria: In farmacia 2

Signora A prende il numero e attende il suo turno, arriva la Signora B che non prende il numero e passa davanti a tutti.
Signora A: “Signora scusi ma è il mio turno.”
Signora B: “E chi lo dice?”
Signora A: “Sono arrivata prima di lei e ho preso il numero, lei non lo ha nemmeno preso.”
Signora B: “Sì ma io sono più anziana di lei.”
Signora A: “A parte che avremo la stessa età anche se fosse non c'entra, prenda il numero e aspetti il suo turno.”
Signora B: “Senta io ho fretta...”
Ah bé... allora...

martedì 13 agosto 2013

Non solo in libreria: In farmacia 1

“Mi servono delle pastiglie per il mal di gola.”
“Una marca qualsiasi?”
“No, no.... non mi ricordo come si chiamano... sulla scatola c'è la foto di un uomo con una mano sulla gola e l'espressione sofferente...”

lunedì 12 agosto 2013

Esci da questo corpo! Il Bancarella spiegato ai librai del... Bancarella.

Cari colleghi e care colleghe del Premio Bancarella,
senza voler alzare polveroni e senza polemiche vi chiedo, in modo pacato e sereno, come siamo passati da Enzo Biagi a Bruno Vespa? Da Ernest Hemingway a Anna Premoli?
Cosa vi è successo? Quali sono i criteri di scelta? La vendibilità del testo? Gli incassi? La pubblicità? Le fascette sul libro? Voglio dire, passi per me che sono un libraio di catena e che dovrei, in teoria, seguire le direttive che arrivano dall'alto e spingere solo i testi che vengono considerati “alto vendenti” ma voi, che mi sembrate tutti librai indipendenti e brava gente (non come noi librai di catena), in base a quale inconcepibile precetto decidete di dare il premio Bancarella a un libro che, sarà pure piacevole e leggero, ma, alla fine, non solo non entrerà a far parte della storia della letteratura ma è pure scritto male? È forse un tentativo di far avvicinare i giovani alla lettura? Di renderla più In e meno Out? Un tentativo disperato di “svecchiare” i libri? O, davvero, l'unico elemento che viene preso in considerazione è quanto ha incassato il libro? Perché se un premio importante come il Bancarella, un premio che dovrebbe, in teoria, rappresentare la cultura italiana e il buon lavoro dei librai e delle libraie, fonda le proprie basi sullo scontrino medio... allora è davvero la fine per tutti noi! E poi, diciamocelo, fra i libri che vendono tanto ce ne sono alcuni davvero molto belli! Perché non premiare quelli? Io preferisco pensare che sia successo qualcosa di molto diverso. Tipo che siete stati rapiti tutti dagli alieni sulla navicella Newton & Compton oppure che siete stati impossessati dallo spirito di uno scrittore frustrato (no, non è il mio!). Facciamo così, al prossimo Bancarella io mi presento con un esorcista. Non si sa mai....

domenica 11 agosto 2013

Ancora uno

Mi sono svegliato questa mattina e ho letto dell'ennesimo caso di suicidio da parte di un ragazzo omosessuale che non si sentiva accettato. Ogni volta è un pugno allo stomaco per me. Ho scritto questo pezzo per l'altro blog, se volete leggerlo lo trovate QUI

venerdì 9 agosto 2013

Non solo in libreria: In Treno 2

Arriva il treno, la gente corre sul binario per salire per prima, il treno si ferma, la gente si affolla intorno alle porte. La porta si apre ma le persone che devono scendere non possono perché non trovano spazio, due ragazzi si arrampicano (letteralmente) per salire, un signore li rimbrotta:
“Ma fateli scendere prima altrimenti non sale nessuno!”
Niente, la gente non si sposta, una signora chiede a voce alta di far spazio per far scendere i passeggeri e un signore:
“Ma quante storie, se vogliono scendere spingano, cos'è tutta questa democrazia?”
Eh sì... ci vorrebbe un po' di dittatura, che poi, diciamocelo, quando c'era LUI.... i treni erano sempre in orario!

giovedì 8 agosto 2013

Non solo in libreria: In Treno 1

Controllore, guardando il biglietto a un signore: “Scusi ma lei dove deve andare?”
Signore: “Ravenna.”
Controllore: “Sì ma questo biglietto è per Castel San Pietro...”
Signore: “Eh vabbé mi sarò sbagliato.”
Controllore: “Guardi che devo farle la multa.”
Signore: “La multa? Ma se ho il biglietto!”
Controllore: “Sì ma doveva scendere a Castel San Pietro, siamo quasi a Imola ormai e mi ha appena detto che deve andare a Ravenna.”
Signore: “Sì ma ho fatto un biglietto, no?”
Controllore: “Sì ma le ripeto che è un biglietto per Castel san Pietro... se deve andare a Ravenna serve un biglietto per Ravenna...”
Signore: “Eh, va bè... castel San Pietro.... Ravenna... sempre un biglietto è!”

lunedì 5 agosto 2013

Masterpiece!

Interessante notare come il mondo della letteratura viva su due piani e, oserei dire, in due realtà parallele ma diametralmente opposte. Un po' come nel telefilm Fringe, giusto per avere un paragone a cui aggrapparsi.
Da una parte c'è il “mondo dorato” che vive di un passato “eroico” che ormai non esiste più, di salotti bene e di cultura “alta”. Ma anche di molte bugie. Viene continuamente detto, per esempio, che il ruolo dei librai è fondamentale, che le librerie fanno cultura e poi, nei fatti, si tagliano i posti di lavoro, si ricorre alla cassa integrazione, si tolgono i libri dalle librerie per far spazio a prodotti che marginano di più come cartoleria e giochi. Le scrittrici e gli scrittori che vengono continuamente “evocati” sono quelli di maggior successo, coloro che, pur facendo parte della “cultura” del bel paese, raramente si mettono in gioco criticando il sistema. Buona parte degli scrittori e delle scrittrici di successo sono ectoplasmi che si materializzano solo per parlare dei loro libri, per ritirare premi, partecipare a salotti televisivi. Sono pochissime/mi quelle/i che intervengono, in modo incisivo, sul discorso “decadenza” che da tempo ha investito il mondo culturale italiano (e non solo). Perché mettersi in gioco è pericoloso e va bene fare quelli contro ma se poi ti escludono dallo Strega o da qualche altro premio letterario come si fa?
A nessuno, per esempio, sembra interessare delle scrittrici e degli scrittori minori, quelli che non stravendono, che aspettano, inutilmente e per anni, i diritti d'autore, che fanno “altro” perché, di letteratura e cultura, in questo paese, è davvero difficile campare.
Di loro, ovviamente, non importa nulla a nessuno perché il modello da presentare è sempre e comunque quello positivo della scrittrice o dello scrittore che è riuscito ad emergere. Si ignora totalmente la deriva del mondo del libro. Certo tutti ammettono che c'è la crisi ma sui “modi” in cui si intende affrontare questa crisi nessuno dice niente. Così la vita dei libri si azzera passando dai vecchi 6/8 mesi di presenza in libreria a una toccata e fuga non superiore ai due mesi sugli scaffali. Nemmeno il tempo di impolverarsi. Si prediligono i generi da piletta, quelli “facili” che piacciono tanto alle masse ( a sentire loro) e poi c'è il futuro, non dimentichiamoci del futuro, gli e book che vorrei davvero sapere quale fetta di mercato occupano in un paese in cui si legge così poco. Questo per dire che l'unico messaggio che passa è quello del “sì diventa famosi, ragazzi!”
Va bene essere positivi ma in un mercato che sta morendo forse sarebbe il caso di pensare a come salvare il salvabile invece di continuare a mentire alla gente.
E visto che siamo a corto di idee e che la strada più breve è quella che fa comodo a tutti... perché non presentare un Talent Show per la letteratura? Geniale, davvero, non ci avrei mai pensato!Portare la letteratura in TV? Non se ne parla, mica siamo a per un pugno di libri! Qui si porta l'ambizione, come al solito, si mente ancora una volta dicendo agli aspiranti qualcosa che c'è un mondo dorato che li aspetta! Altro che tempi immensi d'attesa per risposte che non arriveranno mai dalle case editrici. La soluzione è andare in TV! Basta un progetto, un curriculum, una breve biografia e due fotografie perché il talento va bene ma se sei telegenico è meglio. E chi saranno i giudici? Qualche giovane autore di successo? Qualche vecchio autore di successo? Qualche autore di mezza età di successo? Chi saranno la Raffaella Carrà e il Piero Pelù della letteratura? E noi saremo tutti lì ad aspettare il Push the button? Eppure dovremmo ricordarceli i protagonisti dei talent. O forse no. Quanti di loro hanno vissuto di breve apparizioni per poi sparire nel nulla? E la letteratura non dovrebbe essere, appunto, cultura?
Masterpiece andrà in onda a Novembre ma fa già discutere. Vedremo cosa ne uscirà io temo che sarà l'ennesima grande illusione, il problema è che non abbiamo bisogno di scrittori, di quelli ce ne sono in abbondanza! La verità è che abbiamo bisogno di lettrici e di lettori. E poi, diciamola tutta, sappiamo come funziona la televisione, i tempi morti non sono previsti e la letteratura è FATTA di tempi morti. E allora, alla fine, chi sarà il vincitore? Quello con il talento o quello che si muove meglio sul palco? E quanti cominceranno a scrivere, senza magari aver mai letto nulla, solo per andare in TV?

venerdì 2 agosto 2013

Scolastica 2

Una signora mi consegna la lista di libri scolastici:
“Li cerca nuovi o usati?”
“Usati.”
“Vado a controllare.”
Con la mia bella lista vado in magazzino, spulcio tutti i libri usati che ho, scelgo i migliori e alla fine le porto dodici libri scolastici in ottime condizioni.
“Ah ma lei me li ha portati!”
“...”
“E ma io mica li compro adesso, volevo solo sapere se li aveva!”
Signora ha presente Jack Torrance? Ecco, fossi in lei comincerei a correre!

giovedì 1 agosto 2013

Scolastica 1

Molte persone in fila. Io, ad alta voce:
“Ci sono liste da fare?”
Nessuna risposta.
“Ci sono liste da fare?”
Nessuna risposta. A voce più alta:
“Ci sono liste da fare?”
Silenzio.
“Bene vuol dire che siete tutti a posto!”
Mormorii poi una signora:
“Come tutti a posto, io ho una lista da fare!”
E io che l'ho chiesto solo tre volte! Che sciocco, la prossima volta arrivo almeno a sei!