giovedì 31 ottobre 2013

Libri & Editori

Oggi Cronache vi segnala la nascita di “Libri & Editori” uno spazio curato da Antonio Prudenzano sul sito Affari Italiani. Antonio è una persona sempre molto attenta a ciò che accade nel mondo dell'editoria e credo ci sia bisogno di più “osservatori” su un mondo che continua a cambiare (più velocemente di quanto anche noi addetti ai lavori vorremmo). Così vi invito a visitare il SITO e vi invito anche a segnalarmi iniziative e/o blog e/o siti che si occupano di cultura.
Marino

mercoledì 30 ottobre 2013

Ma dove vivi?

“Scusa hai qualcosa sulla cultura islamica, tipo il terrorismo?”
“....”
“Non hai niente?”
“Ehm non è che il terrorismo fa parte della cultura islamica...”
Sguardo incredulo del ragazzo:
“Sì, vabbé ma tu dove vivi?”
A volte penso di abitare in un paese civile. Poi incontro gente come te e mi ricredo.


martedì 29 ottobre 2013

Dialogo fra un libraio e una bimba.

Dialogo con bimba durante il laboratorio lego.
Io: “Che bella la tua astronave!”
Bimba: “Non è un'astronave, è una principessa!”
Io: “Una principessa transformer?”
Bimba: “No una principessa delle favole. Ti piacciono i lego?”
Io: “Quando ero piccolo ci giocavo sempre.”
Sguardo curioso della bimba.
Bimba: “E adesso che sei vecchio non ci giochi più?”
Facciamo un gioco? Si chiama: Indovina chi ingoierà la principessa transformer fra qualche secondo!

lunedì 28 ottobre 2013

A...mo...ro...so!



“Ce l’hai l’ultimo libro di Alessandra Amoroso?”
“Che genere scrive?”
“Ehm… è una cantante.”
“E scrive anche?”
“Mmmmm … non lo so ho visto la pubblicità.”
“Hai detto che si chiama?”
“Amoroso.”
“A… mo….ro…so?”
“Sì.”
“Mmmmm … non mi risulta nulla della cantante/scrittrice A..mo…ro…so…”
“Ma non la conosci?”
“Mai sentita nominare.”
Adoro far finta di non conoscere  quelle/i di Amici di Maria.

venerdì 25 ottobre 2013

Ode ai bravi clienti

Molte/i di voi mi hanno fatto notare la mancanza di “episodi” riguardanti clienti educati e gentili. Non basterebbero, probabilmente, tutti i blog del mondo per parlare delle “belle” persone che vengono in libreria. Racconto i casi “estremi” o “umani” perché sono quelli che mi colpiscono di più ma anche perché riesco a fare ironia più facilmente. Quindi voglio chiudere la settimana con una carrellata di buoni sentimenti, vi parlerò dei “bravi clienti”, preparate i fazzoletti e se siete diabetici non andate oltre.
Bene finito, grazie e buon W.E!
Vi ho mai detto che sono bastardo dentro?

giovedì 24 ottobre 2013

Riflessioni sulla crisi e la cultura

Parto da una notizia che il mio compagno mi ha dato qualche giorno fa: il teatro comunale della città in cui vivo ha avuto, quest anno, il 40% in meno di abbonamenti rispetto all'anno scorso.
Io sono una delle persone che non ha rinnovato l'abbonamento. Nel corso del 2013, infatti, mentre ho visto aumentare tasse di ogni genere il mio stipendio è rimasto uguale.
Premetto che è tutta la vita che mi nutro di cultura e che ho avuto l'enorme fortuna di nascere in una famiglia che ha sempre spinto i propri figli ad amare l'arte, la letteratura, il cinema, il teatro e tutto ciò che è legato al mondo culturale. Mio padre non ha avuto l'opportunità di studiare e questo ha pesato molto sulla sua vita, ha sofferto di questa privazione e ha cercato di dare ciò che lui non aveva avuto ai propri figli. Lo so che l'amore per la cultura non si insegna ma forse si può trasmettere.
Dico questo perché rinunciare all'abbonamento teatrale per me è stata una vera sofferenza, la cultura non dovrebbe essere qualcosa in più, invece nel nostro paese viene vissuta proprio come qualcosa di cui si può tranquillamente fare a meno. Lo stato, e non da oggi, non ha mai investito sul patrimonio culturale e umano del paese e i risultati si vedono.
Prima di rinunciare al teatro ho provato a tagliare su molto altro, ho cercato di ridurre al minimo, per esempio, l'uso della macchina. Abbiamo cercato di ridurre al minimo gli sprechi alimentari ed energetici, ho tagliato sul vestiario. Ma non è bastato. Lo dico con un'amara consapevolezza perché non ho rinunciato solo al teatro. Oggi vado meno al cinema (ed io amo profondamente il cinema), nei prossimi anni, probabilmente, rinunceremo ai viaggi che già erano fatti in estrema economia, e, che il cielo mi fulmini, compro meno libri. Lo faccio nonostante gli sconti che spesso fanno in libreria. Ero uno di quelli che comprava almeno dieci libri al mese, ora ho tagliato anche su questo. E per me è una frustrazione enorme perché i libri li vendo, certo, ma amo anche leggerli e “possederli”. Sono una di quelle persone che ama avere libri in giro per casa, che guarda la propria gatta dormirci sopra, che “inciampa” in un libro e ricorda il momento esatto in cui lo ha letto.
Questa crisi può essere un'opportunità, è chiaro che il sistema economico e sociale del paese non funziona. Eppure non vedo cambiamenti. Da un lato c'è una politica ottusa che riesce solo a tassare persone che sono già al limite della sopravvivenza e dall'altro c'è un mondo culturale che, da un lato cerca di sopravvivere salendo sulle barricate e, dall'altro, si trasforma in qualcosa che è ben diverso dal concetto (almeno dal mio) di cultura. E, troppo spesso, a pagare le conseguenze di questi fallimenti sono coloro che hanno investito le proprie vite, coloro che ci hanno creduto, nella crescita culturale del paese.
È un castello di carte che si sta sfasciando.
Poi rimarrà solo da ricostruire.

mercoledì 23 ottobre 2013

Cliente gentile, con sorpresa.



“Ciao volevo chiederti se hai il terzo libro della serie la torre nera di King.”
“Purtroppo l’ho finito, è già in ordine.”
“Va bene tanto ora prendo il secondo volume. Tu  li hai letti?”
“Sì, devo dire che negli ultimi tempi la serie della torre nera è l’unica cosa decente che ho letto di King.”
“In effetti il primo libro mi è piaciuto molto. Volevo chiederti anche per i libri di Astrolabio, mi hanno detto che sono ottimi.”
“Sì, sia i libri di psicologia sia quelli di filosofia orientale. Poi hanno pubblicato autori del livello di Ouspensky.”
“Bene allora compro qualche libro. Grazie sei davvero molto gentile.”
Oooooohhhhh finalmente un cliente carino, simpatico, educato.
Poi lo vedo salire di sopra e allungare il passo.
Dubbio.
Salgo di sopra e lo vedo sparire fra la folla di via Rizzoli.
Con tre libri.
Senza averli pagati.
Della serie: La cultura è di tutti. Soprattutto se te la freghi!

martedì 22 ottobre 2013

Il ritorno di... tipo!

“Scusi dove trovo i romanzi erotici tipo...”
Tesoro i romanzi erotici tipo non so, i romanzi erotici e basta sono al piano terra!

lunedì 21 ottobre 2013

Clienti che adoro, parte seconda

Cliente che telefona chiedendomi di ordinarle un libro da 130 euro, le dico che deve passare in libreria perché su quel libro non ho diritto di resa e deve lasciare una caparra. Mi risponde che abita fuori Bologna e se le posso fare la cortesia. Dico ok, altrimenti non sarei il tonto che sono. Le dico che occorre una settimana e che riceverà un messaggio sul cellulare appena il libro sarà disponibile. Chiama dopo pochi giorni dicendomi che il libro lo ha già comprato da un'altra parte. Le faccio presente che il libro è già arrivato. Mi risponde che non ha ricevuto nessun messaggio e che quindi sono affari miei.
Ora, perdindirindina, cosa non hai capito nella frasi: “Arriverà fra una settimana” e “Non ho diritto di resa?”. Macheloprenotiafaresepoitelocompridaunaltraparte?

venerdì 18 ottobre 2013

Clienti che adoro, parte prima

Cliente che telefona, chiede di prenotare un libro disponibile sul sito in due giorni. Faccio presente che in due giorni il libro raramente arriva, la cliente vuole prenotarlo lo stesso. È sabato. Richiama Lunedì e il libro, ovviamente, non è arrivato. Per prima cosa perché, vista la discreta esperienza so che il libro non arriva in due giorni. In secondo luogo si parla di giorni lavorativi e il sabato e la domenica, normalmente, non lo sono (a parte per noi che siamo sempre aperti).
Così, mentre mi spetta l'ingrato compito di dire alla cliente che, ovviamente, il libro non è ancora arrivato mi sento dire che io avevo “garantito” che il libro arrivava in due giorni, dopo aver, con calma, ricordato alla signora che io le avevo detto che occorreva qualche giorno di più la cliente mi dice che “sul sito c'è scritto in due giorni”. E alla fine, naturalmente, indovinate chi si prende dell'incompetente?
Voglio andare in pensione. SUBITO!

giovedì 17 ottobre 2013

Il libro... della giungla!

“Scusa hai il libro di Citalogia?”
No, però ho quello di Tarzanologia e quello di Janelogia se ti interessa....

mercoledì 16 ottobre 2013

Scherza con i fanti.... ma lascia stare i.... librai!

Dramma in due parti. La prima si svolge al piano interrato, al settore saggistica.

Abbandono la mia postazione per dieci minuti per salire al piano terra ad aiutare una collega con la fila in cassa. Nel frattempo arriva la collega femminista che, con ancora addosso giacca e borsa (inizio turno), viene intercettata da una cliente che la blocca. La collega, forse con tono un po' acidello (come suo solito del resto) chiede alla signora di aspettare un attimo così che possa posare giacca e borsa. Nel frattempo, smaltita la fila in cassa, io torno alla mia postazione e servo la signora la quale, invece di andarsene, aspetta la collega femminista e le fa una ramanzina sull'educazione.

La seconda parte del dramma shakespeariano si sposta in cassa centrale. Infatti la collega femminista viene spedita in cassa per coprire un paio d'ore di turno e qui viene raggiunta dalla signora che, pagato il libro, le regala un... SANTINO dicendole:
“Signorina, forse trovare la fede le farà bene!”
Signora, aggiungo io, senza scomodare i santi, ci basterebbe trovare condizioni di lavoro decenti per sentirci meglio!

martedì 15 ottobre 2013

Fotocopie parte seconda



Succede alla Collega Femminista:
“Ciao hai questo libro?”
“Sì, dovrei averlo.”
“Ah ok, senti me lo puoi prestare che vado a fare le fotocopie?”
Certo tesoro sono qui apposta. Mentre fai le fotocopie vuoi che ti prepari un tè? Un caffè? Qualche pasticcino? Sì?

lunedì 14 ottobre 2013

Fotocopie parte prima



“Ciao vorrei vendere questi libri.”
“…”
“Non vanno bene?”
“Quelle sono fotocopie…”
“Sì li ho fotocopiati perché non ho comprato i libri.”
“Sì ma noi non acquistiamo le fotocopie dei libri.”
“Perché?”
Aspetta tesoro vado ad ibernarmi per qualche secolo, magari al mio risveglio hai capito il perché.

venerdì 11 ottobre 2013

Succede di domenica

“Buongiorno, vorrei sapere se ha il libro...”
“Temo di no. Posso ordinarlo se vuole.”
“Me ne servono 30 copie.”
“Bene.”
“In quanto tempo arriva?”
“Solitamente in 3 o 4 giorni.”
“Solitamente....”
“Sì i tempi sono quelli di solito.”
“Mi serve entro sabato prossimo.”
“Direi che non ci sono problemi.”
“Direbbe.... e se poi non arriva?”
“Controllo le giacenze a magazzino... Il libro è disponibile quindi non ci dovrebbero essere problemi.”
“Non ci dovrebbero... e se poi ci sono?”
Uno, due, tre, quattro...
“Signora non vedo che problemi dovrebbero esserci, il libro è disponibile a magazzino, il distributore è piuttosto veloce, quindi...”
“Voglio la certezza che arrivi.”
“Le sto dicendo che di solito non ci sono problemi.”
“Di solito...”
Sei, sette, otto, nove, dieci...
“Signora è domenica e non ho l'opportunità di chiamare direttamente il magazzino. Il sito internet dice che i libri ci sono quindi...”
“E se poi non arriva?”
“Perché non dovrebbe arrivare?”
“Ah non lo so io! Io ho bisogno di avere la certezza assoluta.”
“Signora di sicuro a questo mondo c'è solo la morte!”
Sguardo della signora che dice più o meno: E fatte na risata fatte.... che magari domani te sveji sotto n' cipresso te sveji!”
“Ma c'è lo sconto?”
“Devo sentire la direttrice, che vedo domani, ma direi che almeno il 10% per una quantità del genere si può fare.”
“Solo il 10%?”
Undici, dodici, tredici, quattordici...
“Forse qualcosa di più ma devo parlare con la direttrice.”
“Si ma tanto se non ha la certezza assoluta che il libro arrivi in tempo...”
E, ovviamente, alla fine, i libri non li ha ordinati!
J'adore!

giovedì 10 ottobre 2013

Un po' di dati sul mondo dell'editoria.

Riporto, senza aggiungere ulteriori commenti (magari cercherò di fare qualche riflessione settimana prossima a mente riposata) tutti i dati del Rapporto AIE sul mercato del libro in Italia nel 2013. Come potete vedere la situazione è davvero drammatica. Ecco perché insisto sull'avere una visione "reale" del mercato del libro e non una alla Masterpiece che non serve a niente e a nessuno se non a fare spettacolo e a coccolare l'ego del singolo.
“Una politica per il libro non è più solo urgente, è in ritardo”. E’ un bilancio amaro quello del presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Marco Polillo in occasione della presentazione del Rapporto AIE sullo stato dell’editoria in Italia alla 65ma edizione della Buchmesse, il più importante appuntamento internazionale per lo scambio dei diritti del settore librario, in programma a Francoforte fino al 13 ottobre. “In due anni il fatturato è diminuito del 14%, ogni giorno abbiamo notizie di librerie che chiudono, la crisi di liquidità si aggrava, si vanno rideterminando gli equilibri competitivi nei canali commerciali del libro, anche l’export cala – ha proseguito -. Serve un dialogo serio, diretto, subito. Siamo a Francoforte, in un contesto internazionale, ed è naturale fare dei confronti. Chiediamo una politica per il futuro che passi per una vera promozione del libro e della lettura, un’IVA parificata tra ebook e libri di carta, il riconoscimento della centralità dei contenuti all’interno dell’agenda digitale, un aggiornamento serio, non improvvisato, delle normative sul diritto d’autore. Il settore si aspetta molto da una buona politica: non sussidi, ma un supporto basato su regolamentazione, misure in favore dell’innovazione e promozione culturale”.
 
I dati - Si allarga infatti la zona d’ombra nel 2013: secondo i dati Nielsen nei primi 8 mesi del 2013 si registra un peggioramento ulteriore del 5,4% nei canali trade (quelli rivolti al pubblico: librerie, online, grande distribuzione organizzata) rispetto allo stesso periodo del 2012. E’ il – 13,6% rispetto al 2011.

Il 2012 annus horribilis per il libro - Registra una chiusura solo in apparenza più contenuta, rispetto al pesante segno meno nelle vendite dei canali trade (-7,8% nel 2012, secondo Nielsen), il mercato complessivo del libro (che comprende anche rateale, book club, collezionabili, export, vendite a biblioteche) nel 2012, attestandosi su un -6,3%. Resta però un annus horribilis, che raggiunge quota – 8,4% se dal perimetro si esclude – come ormai è necessario - il non book (fatto sempre meno da prodotti di cartoleria e sempre più da gadget) e il remainders. Ed evidenzia segnali da tenere sotto costante osservazione: cresce infatti il mercato dell’ebook, cominciano a cambiare le gerarchie dei canali di vendita - con un boom delle vendite online e la perdita di terreno delle librerie fisiche -, riacquista terreno (anche se di poco) la lettura in Italia, peggiora l’export sia del libro fisico che dei diritti di edizione. Sono questi gli elementi principali che fotografano il mercato editoriale 2012 e i primi mesi del 2013, così come risulta dal Rapporto 2013 sullo stato dell’editoria in Italia a cura dell’Ufficio studi AIE, disponibile da quest’anno solo in ebook sulle principali piattaforme (qui sotto in allegato la sintesi, i punti del discorso del presidente Polillo e il messaggio del Ministro Bray).
Le principali novità:
Segno più per la lettura in Italia. Cresce quella di ebook – La lettura cresce (di poco) in Italia, anche se riguarda appena il 46% della popolazione, in altre parole oltre 26milioni di italiani con più di 6 anni. Il 30% del mercato è costituito da medi e forti lettori (che leggono più di 7 libri all’anno), che da soli generano tra il 39% e il 43% dei volumi di vendita di libri italiani. Nuove speranze vengono però dai libri digitali. Nel 2012 la lettura di ebook ha riguardato infatti il 3% della popolazione (con più di 14 anni): complessivamente 1,6milioni di italiani.

Dove si compra il libro nel 2012? Sempre meno in libreria, sempre più online – I canali di vendita subiscono una non meno importante trasformazione. Innanzitutto nella quota di mercato che ricoprono: si assiste infatti a una perdita di quota della libreria fisica (solo varia, escluso scolastico di adozione) che passa dal 79% del 2008 all’attuale 73%. Cresce invece la quota dei canali on line per la vendita di libri fisici: valevano il 3% nel 2008, arrivano oggi all’11% che salirebbe fino al 13% se considerassimo anche l’ebook. Ci si avvicina così alla Grande distribuzione organizzata, che si conferma al 16%.

E-book e digitale: raddoppia il mercato dei libri digitali – Si stima (anche se i player internazionali non conferiscono i loro dati di vendita) che il mercato e-book nel 2012 abbia raggiunto una quota di mercato (trade) compresa tra l’1,8% e il 2%: valori in assoluto ancora modesti, anche se in prevedibile crescita. Complessivamente il mercato digitale (ebook + banche dati) ha mostrato un andamento positivo nel 2012, che non compensa comunque le pesanti flessioni del mercato “fisico”: escludendo i prodotti ibridi (carta + cd-rom/Dvd rom) ha raggiunto infatti una quota di mercato del 6,4% (con una crescita in 3 anni del 44,3%).
In calo l’export del libro fisico: -10%. E in calo la vendita di diritti - Diminuiscono i titoli pubblicati in Italia che sono traduzioni da altre lingue: erano il 25% nel 1995, il 23% nel 2000, sono oggi il 20%: segno che l’editoria e la filiera dipendono meno dall’estero. Per la prima volta però si evidenziano due dati negativi sul fronte dell’export: cala del 7,5% la vendita di diritti di autori italiani all’estero (se mai solo con una minore accentuazione per il settore bambini e ragazzi), cala l’export di libri fisici, con un significativo -10% (anche se l’export vale circa l’1% del mercato).

Il Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2013 è in vendita da oggi in ebook su tutte le principali piattaforme al costo di 11.99 euro.

http://www.aie.it/SKVIS/News_PUB.aspx?IDUNI=pum524afozgtah2z0txje4y23218&MDId=6368&Skeda=MODIF102-1752-2013.10.8

mercoledì 9 ottobre 2013

Rispondete a quel telefono!



Succede a: La collega cantante
Piena scolastica, telefono che squilla in continuazione, coda in cassa, a un certo punto un cliente comincia a urlare:
“Allora! Volete rispondere a questo telefono?”
“Perdoni finisco con il cliente e rispondo.”
“Non risponde mai nessuno!”
“Guardi il telefono squilla di continuo in questo periodo, rispondiamo quando possiamo.”
“E se non potete rispondere si fa così, guardi!”
Si sporge verso l’interno del banco, solleva la cornetta e poi la riabbassa con violenza.
Ecco che la Collega cantante si colora di verde, i vestiti si strappano, compaiono i muscoli…. Fossi in lei…. Me la darei a gambe!

martedì 8 ottobre 2013

Poesia, questa sconosciuta.



Grazie all’amico Alessandro Brusa per questa chicca:
Cliente: “Avete un reparto poesia”?
Commesso: “ ..poesia.. proprio poesia”?
Cliente: “ ...”
Commesso: “...abbiamo un po' di libri d'arte a fianco della parascolastica..”
Cliente: “ ...................................”

lunedì 7 ottobre 2013

Questioni di tempo



“Scusi, ha questo libro?”
Il cliente mi passa un bigliettino, cerco il titolo, non ce l’ho.
“Mi spiace al momento sono sprovvisto se vuole posso ordinarlo.”
“Solo se arriva in sei ore.”
Guardi adesso vado a stamparlo con le mie mani, due ore, due ore e mezza e il libro è pronto….