venerdì 29 novembre 2013

Sito bugiardo



“Sto cercando il libro…”
“Mi spiace non lo abbiamo.”
“Ma il vostro sito dice che lo avete.”
“I libri che vede on line sono quelli che si possono comprare via web, non è detto che le giacenze corrispondano con quelle della libreria. Se vuole possiamo vedere se è disponibile da ordinare.”
Silenzio.
“Controllo?”
“Sì.”
Controllo e sul sito c’è scritto: Attualmente non disponibile.
“Mi spiace il libro non è disponibile neppure sul sito.”
“Sì ma sul sito compare!”
“Certo ma come vede non è disponibile.”
“E allora che glieli lasciano a fare sul sito se non sono disponibili?”
E se ne va arrabbiato.
Comincio a pensare che la tecnologia non porti un gran progresso…

10 commenti:

  1. c'è da dire che i siti che mettono tra i risultati delle ricerche anche i prodotti non disponibili sono parecchio irritanti, ma almeno su ibs la scritta "attualmente non disponibile" è bella visibile

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    1. Questa scelta viene fatta poichè il prodotto tornerà presto disponibile e tu potresti avere voglia di aspettare invece che comprare da un sito concorrente.

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    2. va bene ma dammi la possibilità di filtrare i risultati, o quantomeno di non dover cliccare su ogni prodotto per sapere la disponibilità

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  2. Non è tanto la tecnologia quanto gli utonti che la usano.

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  3. Comincio a sospettare che Darwin non avesse così ragione

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    1. Ciao, mi sa che l'evoluzione delle specie valga solo fino a quando sei obbligato a ingegnarti per non farti mangiare dai coccodrilli, ma quando il mutuo soccorso della società entra in gioco l'evoluzione della specie si inceppa un po'.

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  4. In biblioteca: " sul sito x le richieste on line risulta che alcune biblioteche hanno il film Hunger games, ma non lo prestano, provi a guardare se lo prestano?" Quale parte della frase non è prestabile non è chiara? Del resto capisco gli utenti, se non puoi prestarlo subito aspetta a catalogarlo, no? Bridigala, bibliotecaria

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  5. Qualche tempo fa in ufficio chiamò un cliente chiedendo di una collega. Gli risposi di attendere un secondo, lo misi in attesa con la classica musichetta e passai la chiamata alla collega. Questa mi ricitofonò dicendo che non c'era nessuno.
    Da brava ingenua pensai che fosse semplicemente caduta la linea.
    Dopo poco lo stesso cliente chiamò chiedendo della collega.
    "Un attimo solo."
    Musichetta, telefonata passata alla collega e di nuovo dall'altra parte il cliente aveva riagganciato. Ipotizzai anche che qualcuno volesse farle uno scherzo.
    Passò meno di un minuto e il cliente chiamò per la terza volta, solo che non mi fece nemmeno dire buongiorno e mi aggredì a maleparole, sostenendo che lo stavo prendendo in giro e che, se la collega non aveva voglia di parlargli, bastava dirlo.
    Io: "Veramente son tre volte che cerco di passare la telefonata alla collega. Non deve riagganciare, deve aspettare."
    Cliente (sempre più furibondo): "No, è una bugia, lei non mi passa nessuno, lei mi mette la musica."
    Monica

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    1. Ma certa gente, mi domando, dove vive?
      SilviapuntatoEmme

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