Visto che nel periodo natalizio non
sono riuscito a consigliare tutti i libri che volevo ho deciso di
parlare di un libro alla settimana (in maniera non continuativa) per
mettere in evidenza i libri che, a mio modesto parere, sono
interessanti e meritano di essere acquistati.
Parto con un libro bellissimo. Gli
autori, lo scrittore James Agee e il fotografo Walker Evans vennero
mandati, nell'estate del 1936, dalla rivista Fortune in
Alabama per un reportage sulla «vita quotidiana e l’ambiente di
una famiglia media bianca di contadini fittavoli». Erano negli anni
della grande depressione e lo scenario che i due uomini si trovarono
davanti fu devastante. Decisero di vivere in prima persona la vita
degli abitanti del luogo immergendosi nel loro modo di vivere, Walker
scattò fotografie che non andavano alla ricerca del sensazionalismo
fine a se stesso, donò dignità alle persone e alle loro storie
mentre Agee riportò le testimonianze delle donne e degli uomini del
luogo senza omettere nulla. Fortune decise di non pubblicare
il pezzo, troppo complesso ma anche troppo vero per un'America che
non poteva permettersi di dare una visione pessimista di se stessa.
Il materiale venne poi raccolto in un libro pubblicato nel 1941. Si
tratta di un libro che consegna alla storia gli effetti della crisi
economica sulla vita delle persone, un libro che dovrebbe essere un
monito e che, anche se appartenente ad un tempo che ormai reputiamo
lontano, dovrebbe farci aprire gli occhi sulla nostra situazione
attuale.
James Agee Walker Evans
Sia lode ora a uomini di fama
Traduzione Luca Fontana
448 p €35
Il Saggiatore
Bella la recensione, ero indeciso se prenderlo. Sulla miseria del Sud rurale degli Stati Uniti c'è anche il bel libro di Raimondo Luraghi "La spada e le magnolie".
RispondiEliminaScelta interessantissima, ignoravo tutto del libro. Non stupisce che l'editore non abbia voluto pubblicarlo, come ce l'hanno fatta poi?
RispondiEliminaFortune era una rivista, trovarono un editore nel 41 e il libro divenne immediatamente un libro di culto osannato dalla critica. Come reportage fotografico consiglio anche le di guardare le foto (presenti fors eanche in rete) scattate dalla scrittrice Annemarie Schwarzenbach sempre in quegli anni. Ad Annemarie non andò così bene però.
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