Nel breve memoir L'uomo seme, Violette
Ailhaud racconta un episodio incredibile avvenuto nel 1852 quando lei
ha 17 anni. Gli uomini di un villaggio dell'Alta Provenza,
Repubblicani e ostili a Luigi Napoleone Bonaparte, vengono arrestati
e deportati. Nel villaggio rimangono solo donne che, per due anni, si
autogestiscono e stipulano un patto fra loro: il primo uomo che
capiterà nel villaggio se lo divideranno per ridare vita al luogo in
cui vivono ma quando arriva l'uomo tanto sognato succede qualcosa di
inaspettato che, in un certo senso, spezza l'equilibrio tutto
femminile che si era creato.
Ailhaud Violette
L'uomo seme
traduzione Capuani
64 p 7 €
Playground
messo nella wishlist :)
RispondiEliminaVolevo leggerlo in libreria, su due piedi, invece dopo aver letto la prima e la seconda pagina ho deciso di acquistarlo e di leggerlo con calma, trovandomi un posto comodo dove farlo. Non ci vuole molto, per leggerlo, però la sua capacità di risonanza è notevole. È un libro-seme il libro “L’uomo seme”, che si può solo sottovalutare.
RispondiEliminaCoda
(tra l'altro sembra la trama di un film di almodovar)
RispondiEliminaPreso e letto anche io dopo aver letto questo tuo post. Mi aspettavo una cosa diversa ma non sono rimasta delusa, anzi.
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