mercoledì 30 aprile 2014

Il libro della settimana



Libro consigliato a tutte/i coloro che, come me, alla fine del film Melancholia di Lars Von Trier  hanno provato un senso di liberazione e sollievo. Un manuale scritto dal giornalista Alok Jha sulle tante possibili ipotesi di fine del mondo. Ne elenca 50, il mondo finirà per mano dell’uomo? Per volere divino? A causa di un incidente? Qualcosa precipiterà dall’universo?
Il libro è un excursus intelligente  che serve soprattutto a placare le nostre paure. Perché la vita sulla terra, probabilmente, un giorno finirà ma non ci è dato di sapere quando e come. Quindi: rassereniamoci. 

Alok Jha

Manuale dell’apocalisse

Traduzione di Adria Francesca Tissoni

324 p.  € 26

Bollati Boringhieri

martedì 29 aprile 2014

Keep calm e sii come sei!

Chi segue la cronaca, probabilmente, si è già accorta/o dell'imbarbarimento culturale che sta attraversando il paese, in lungo e in largo, sul tema dei diritti e dell'educazione al rispetto.
Negli ultimi tempi si sono moltiplicati gli attacchi alle persone glbt e alle donne su tutti i fronti. Da un lato sono nati gruppi e movimenti, a volte di ispirazione francese come la Manif pour tous, altre italiani come le sentinelle in piedi, che si oppongono non solo alla parificazione dei diritti fra le persone glbt e quelle eterosessuali, ma anche a una visione diversa del ruolo della donna. Scrittrici e scrittori, giornaliste e giornalisti simpatizzanti di questi movimenti hanno dichiarato una guerra a senso unico verso ciò che considerano “immorale”. Ma è sul territorio dell'istruzione che si muovono le battaglie più violente e, dal mio punto di vista, squallide. Tutti i mezzi sono validi, anche il raccontare bugie, inventare storie, gettare fango. Così in rete girano storielle di insegnanti che avrebbero fatto travestire i bambini da bambine e le bambine da bambini, altre in cui si dice che gli insegnanti insegnerebbero la masturbazione di gruppo. Voci anonime, ovviamente, che non trovano nessun riscontro nella realtà. Nell'era degli analfabeti digitalizzati a pochi interessa verificare le fonti, quando la notizia comincia a circolare si dà per scontato che sia vera. Non parlerò, per esempio, dei libretti UNAR sui quali si è detto di tutto di più, spesso inventando cose irreali, partendo solo dal pregiudizio senza neppure aver visto il materiale. E non parlerò neppure del tentativo di impedire ai ragazzi e alle ragazze di una scuola superiore del modenese di ascoltare la testimonianza di Vladimir Luxuria. Ormai qualsiasi iniziativa comprenda, anche lontanamente, la lotta al bullismo, la comprensione del pensiero gender (e quindi anche gli stereotipi contro le donne) o la presa di coscienza di una società che muta e nella quale si muovono attori e attrici diversi/e che hanno storie e esperienze diverse, viene attaccata. Ogni iniziativa passata al microscopio, ogni parola analizzata, estrapolata dal giusto contesto, riempita di significati inesistenti. Probabilmente questa gente pensa davvero di essere in guerra anche se, dall'altra parte, non ci sono barricate e non ci sono armate. Ci sono persone che provano a portare questo paese in una condizione di realtà. L'ultimo attacco è andato a discapito di Melania Mazzucco e del suo libro Sei come sei (Einaudi). Già all'uscita, su molti quotidiani di un certo tipo, il libro era stato furiosamente attaccato. Perché? È presto detto: il libro parla di una ragazzina che ha due padri. Sì è detto di tutto: tentativo di omosessualizzazione della società, su twitter qualcuno parla di. “Libro sul sesso gay” dimostrando non solo di non aver letto il libro ma di non conoscere nemmeno la trama. In pochi minuti si parla di “professori” che avrebbero letto la scena del sesso orale fra due uomini in classe. Interviene poi la preside specificando che il libro è stato letto tutto. Il solito manipolo di genitori indignati che probabilmente fa finta di non sapere che i propri figli o le proprie figlie parlano già di sesso e, probabilmente, qualcuna/o di loro ha già una sessualità attiva. E stiamo parlando, giuro, di un libro che di scandaloso e “sessualmente esplicito” non ha proprio nulla. Qualche fascistello manifesta con uno striscione che dice, più o meno, “Maschi selvatici non checche isteriche” (Ma maschi selvatici significa che non si lavano?) quando invece l'unica reazione isterica viene proprio da chi ha bisogno di censurare un libro solo perché parla di omogenitorialità. Così penso ai tanti libri che questa gente sarebbe pronta a mettere al rogo, classici che probabilmente molti di loro neppure han mai sentito nominare e vorrei poter raccontare il dolore di Athos Fadigati, la sua solitudine, il disprezzo della società bene che lo critica e lo compatisce mentre l'orrore del fascismo si porta via vite e libertà oppure il desiderio e la paura del giovane Maurice che cerca di lottare contro la sua vera natura e sceglie, infine, di lasciare che sia la vita ad avere la meglio sull'ipocrisia o ancora le parole, meravigliose, di Adriano per descrivere l'amore verso il giovane Antinoo. Mi chiedo cosa vedrebbe questa gente nella bellezza dell'amore descritto sulla carta. Oscenità? Volgarità? Un tentativo di omosessualizzare la società? Quale squallore abita le loro menti? Quali orrori e oscenità i loro cuori? Dovremo, forse, ricominciare a nascondere i libri per non farli bruciare?

lunedì 28 aprile 2014

Saltiamo un passaggio



“Buongiorno, devo comprare un libro per mia nipote.”
“Sì, che libro è?”
“Un libro per il concorso da infermiera”
“Quello delle  edizioni Simone?”
“Eh non lo so, per l’università.”
“Per l’università o per il concorso?”
“Che differenza fa?”
“…”
“Non me lo ha detto.”
“Mettiamola così… sua nipote ha già fatto l’università per diventare infermiera?”
“No.”
“Allora probabilmente sta cercando i test per accedere all’università, Signora.”
“E se invece le serve per il concorso?”
Allora, signora, di solito, ma potrei sbagliarmi, una persona prima di fare il concorso per infermiere deve diventarlo…

giovedì 24 aprile 2014

Chi se fa l'affari sua...



Seduta nella sala di filosofia c’è una ragazza  che parla al cellulare, sta raccontando i fatti suoi a qualcuno e lo fa ad alta voce. Io devo sistemare dei libri.  Molti libri.  Entro ed esco dalla sala con pile di libri in mano e li sistemo. Tutte le volte che entro nella sala lei si stranisce, abbassa la voce, mi guarda male, a volte smette di parlare.
Mentre mi allontano per andare a prendere altri libri le sento dire:
“Scusa eh ma qui c’è un tipo che fa avanti e indietro per ascoltare quello che dico!”
Allora, tesoro, io sto lavorando. Il tuo parlare ad alta voce mi disturba parecchio, faccio avanti e indietro non per te ma per sistemare i libri.
E comunque il tuo ragazzo ha ragione a dire che sei permalosa e se fossi in lui col cavolo che ti porterei in quel locale in cui vuoi andare sabato sera e no, decisamente i pantaloni che hai comprato due giorni fa da Bershka non ti stanno per niente bene!
E che non si dica in giro che ascolto le telefonate altrui!

mercoledì 23 aprile 2014

Figure da libraio



Con la collega dai capelli blu:
Lei: “No, ma hai visto il figo nella saletta?”
Io: “Ti pare che non l’ho visto? È mezz’ora che gli giro intorno.”
Lei: “Ma quanto è bello?”
Io: “Guarda sono nella fase Homer Simpson quando pensa alle ciambelle!”
La collega si allontana, mi volto e dietro di me c’è una ragazza che mi guarda sorridendo, il ragazzo nel frattempo la raggiunge e le prende la mano. Mentre salgono le scale (e mentre io sto sprofondando) lei si volta con un sorriso che dice: “Eh sì, tesoro, ho sentito tutto!”
Ora, se qualcuno di voi fosse così gentile da portarmi una pala io comincerei a scavare…

martedì 22 aprile 2014

venerdì 18 aprile 2014

Si metta comoda



“Senta dove trovo il settore turismo?”
“Buongiorno, il settore turismo  lo trova al primo piano.”
“Quindi mi tocca salire?”
No signora, si metta comoda che le porto giù io  l’intero settore!