Torno un istante sulla querelle di Sei
come Sei della Mazzucco. Sì può discutere della qualità di un
testo, si può dire: “Non è buona letteratura”. Ma non è stato
detto questo. Non è stato detto, almeno all'inizio: “la scrittura
della Mazzucco è scarsa e quindi il libro non va letto in classe”.
No, questo è stato detto dopo. DOPO
che qualcuno ha cominciato ad accusare gli estremisti di essere dei
bigotti che vogliono censurare i libri. PRIMA il libro è stato
attaccato per due frasi sul sesso orale fra due ragazzi. Due frasi
decontestualizzate dall'intero romanzo e coloro che si sono scagliati
contro il libro, in molti casi, neppure lo hanno letto. Inutile
paragonare un libro a un altro. Però, mi vien da dire, CENSURATECI
TUTTI!
«A un tratto ha uno sguardo alterato,
falso, intrappolato nel male, nella morte. Gli dico di avvicinarsi,
di ricominciare a prendermi. Si avvicina. Sa di tabacco inglese, di
profumo di lusso, di miele, la pelle ormai ha preso l'odore della
seta, l'odore fruttato del tussor di seta, l'odore dell'oro. Lo
desidero. Gli dico il desiderio che ho di lui. Aspetta, dice. […]
Diventa violento, un sentimento disperato lo scuote, mi si getta
addosso, morde i seni di bambina, grida, insulta. Chiudo gli occhi
per l'intensità del piacere. Penso: è abituato, non fa altro nella
vita, fa solo l'amore, solo questo. Le mani sono abili, meravigliose,
perfette.»
Marguerite Duras, L'amante, Feltrinelli
Marguerite Duras, L'amante, Feltrinelli
«Lolita,
luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia.
Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul
palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta.
Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita.»
Vladimir Nabokov, Lolita, Adelphi
Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita.»
Vladimir Nabokov, Lolita, Adelphi
“Allora
lei si ritrasse, si sollevò un poco, coi capelli scomposti e gli
occhi drogati, e, attraverso una leggera nebbia, lo vide sdraiato sul
dorso. Scivolò sul letto, finché la bocca non incontrò il suo
pene. Allora incominciò a baciarlo tutt'intorno, ed egli sospirò.
Il pene aveva piccole scosse a ogni bacio. Lui la guardava, le aveva
messo una mano sulla testa e la spingeva all'ingiù, così che la sua
bocca cadesse sul pene. Le tenne la mano sulla testa mentre Elena la
muoveva su e giù, poi la lasciò cadere, con un sospiro di piacere
quasi intollerabile, la lasciò cadere sul ventre, e giacque a occhi
chiusi, assaporando la gioia di lei”.
Nin Anaïs, Il delta di
venere, Bompiani
“E
poi c’è la fica unica che è tutto, e questa noi la chiameremo la
superfica, giacchè non è di questa tera ma di quella terra
splendida a cui da tanto tempo ci hanno invitato a volare.”
Henry Miller, Tropico del
Capricorno, Mondadori
P.S. Riporto il messaggio a
un articolo di Marcello Veneziani perché lo trovo davvero esaustivo
di tutta la vicenda:
“Sono
di sinistra,favorevole alla parita' ed uguaglianza in ogni sua
forma,religiosa ,sessuale etc.PERO' che mio figlio debba imparare a
praticare rapporti orali ad altri ragazzi,non perche'sia gay,ma
perche' qualche fanatico malato di protagonismo(gay o etero non
importa)ne senta la necessita' mi sembra veramente troppo.in piu' si
sta facendo passare il concetto che un rattuso etero si chiama
porco,mentre un rattuso gay esprime semplicemente la sua
sessualita'.ma e' davvero cosi' difficile trattare tutti allo stesso
modo?a scuola,al di fuori di educazione sessuale,non si insegna a
fare poxxxni...semplice semplice”.
E
se siamo a questi livelli... buon futuro a tutt*
La gente che solleva questi fantomatici scandali ha in mente tutto fuorché la lettura. Probabilmente non sanno nemmeno che copertina ha il libro.
RispondiEliminaTe lo ricordi il caso delle quarantanove fiabe gay veneziane? Mi chiedo dove li abbiano visti tutti 'sti libri per l'infanzia e la scuola primaria a tematica lgbt. A pubblicare fiabe gay c'è solo Lo Stampatello, salvo qualche altra rara eccezione. Dei libri, dei figli e dell'istruzione a queste persone non importa proprio nulla.
A me piace molto questa frase: "[...] che mio figlio debba imparare a praticare rapporti orali ad altri ragazzi [...]"
RispondiEliminaMa davvero pensano che i propri figli abbiano imparato ora come si fa un poXXXno? Leggendo una mezza pagina di un romanzo della Mazzucco? Cioè... per favore!
A me fa proprio ridere perché i romanzi sono pieni di sesso ma nessuno ci ha mai fatto caso perché nessuno di questi genitori legge, evidentemente.
Che poi... cioè, se io leggo di un rapporto omosessuale divento omosessuale anche io? Non capisco...
Sì, è come dire " togliamo dal mercato tutti i libri gialli altrimenti c'è il rischio che si diventi tutti brutali assassini"!
EliminaE' vero, tanti libri sono pieni di sesso, in tante forme e sfumature. E che male c'è? Ma scusate, nessuno ha mai studiato i poeti greci che inneggiano all'amore, molto spesso omosessuale? Non capisco che differenza ci sia.
In tutto candore mi sono accorta che la mia risposta poteva essere letta come omosessuale = assassino. No! Niente di più lontano... Era solo per dire che non ha senso la censura. Scusate se può essere frainteso.
EliminaI ragazzi li sanno già fare i pompini, anzi, forse se leggessero di più saprebbero anche di più sull'educazione sessuale.
RispondiEliminaCosa saranno mai e come si faranno i poxxxni? Pompini non sono, perché allora mancherebbe una ics, sarà qualcos’altro che non so cosa sia.
RispondiEliminaSarebbe mica difficile spiegare a qualcuno che un libro non è una free gallery e che non ce se la si può prendere con una scrittrice o con una scuola intera se in più di duecento pagine (su IBS, dove al libro i commentatori anonimi danno voti dall’1 al 5 concentrandosi per lo più tra il due e il tre, informano che “Sei come sei” di pagine ne ha 235 ) l’unica parte dove si scrive di sesso in bocca non porti via neanche mezza pagina.
Ridalli coi sessuofobi, omofobi per questo mi sa, perché c’avranno comunque la fantasia secondo cui gli omosessuali fanno più sesso degli eterosessuali, probabilmente perché loro, che eterosessuali lo sono, di sesso non ne faranno forse più o, dato il sesso che fanno, volentieri farebbero a meno anche del poco che gli tocca fare. Quanto gli scoccerà tornare a sapere che da qualche parte qualcuno il sesso lo fa, vuole farlo, freme ancora nel desiderio o nel ricordo del sesso fatto o da fare? Scoprono che in un libro due ragazzi provano emozioni sessuali, e magari l’avranno scoperto dietro spifferamento di un figlio già sessualmente rattristato come loro che è corso a fargli la spia, e corrono ai ripari “No, il sesso no, non esiste!”.
Mi immagina lo spione che va da suoi: “Mamma, papà, in questo libro un ragazzo lo prende in bocca a un altro,” continuando, ancora più scioccato: “E subito prima s’è tolto la cicca di bocca e l’ha attaccato sotto al banco invece che nel cestino, che schifo!”. Io, ai tempi di scuola, se per caso imbeccavo in libro dove succedeva qualche fattarello di sesso [vabbé, a me è capitato di leggere De Sade, con la pessima conseguenza che da lì a poco non sapevo accontentarmi di meno di un Dostoevskij o di un Balzac] col poxxxno che lo andavo a dire ai miei: me lo nascondevo bene, ne raccontavo agli amici, e loro mi prendevano in giro “Alla tua età ancora coi libri? Io c’ho la collezione delle videocassette di mio padre, quando vuoi farti una cultura: a tua disposizione. Hai undici anni, è ora che cresci”.
Agli adulti proprio non si può perdonare come ce la mettano tutta per fare in modo che i loro figli invecchino prima di loro.
Saluti,
Antonio Coda
Sono di sinistra
RispondiEliminaE il suo messaggio spiega tantissime cose della malattia grave che affligge la sinistra italiana, e la società tutta.
Auguri a noi...
Eh no, il Veneziani premette di essere di sinistra perché dalle stronzate che dice tutti lo avrebbe preso per un reazionario di m***a.
RispondiEliminaIo avevo capito che il messaggio riportato da Marino fosse IN risposta a un articolo di Veneziani. Ho frainteso? O_o
Elimina...
(No, non ho frainteso. Ho trovato l'articolo originale di Veneziani ed effettivamente quella perla appare tra i commenti. Per quanto riguarda Veneziani, visto il quotidiano con cui collabora, dubito potrebbe mai definirsi di sinistra...)
Ma tutti questi genitori che protestano, hanno mai dato un'occhiata ai fantasy che leggono i loro figli? (per restare in tema di letture, non mi spingo su altre cose che i figli sanno e fanno)
RispondiEliminaHa ragione Veneziani.
RispondiEliminaCaspita, è molto meglio che i nostri figli imparino come si fa un pom... da internet, sul loro smartphone in dotazione da quando compiono 10 anni.
eh già...
Ma questa gente vive sul pianeta terra? Perchè secondo me no