giovedì 29 maggio 2014

Trasgressivi. Parte prima



Le librerie devono essere “trasgressive”.
Ma non troppo. Cioè devono essere trasgressive per il cittadino medio che se poi fai qualcosa di veramente trasgressivo ti cazziano.
Comunque nell’ottica del “siate affamati, siate folli”  (ma vi diciamo noi cosa mangiare e quanto essere folli) sono arrivate le nuove proposte “targhette” da mettere negli espositori di proposta dei libri.
Fra le chicche del giorno abbiamo:

1) “Libro cult”
Che per alcuni libri diventa “Libro Cul”
2) “Persi al cinema?”
E mo chi li ritrova?
3) “Per la copertina”
Perché per tutto il resto… anche no.
4) “Libri per crescere”
Almeno dieci centimetri a pagina.
5)  “Sei senza parole?”
E pensa io…
6) “C’era una volta”
E per fortuna non c’è più
7) “Lettura da coltivare”
Che poi raccogli i frutti in estate.
8) “Portami in vacanza”
Questo lo regalo al mio compagno, non si sa mai…
9) “Sii positivo”
Ma fatti un po’ i fattacci tuoi scusa.
10) “Io non ho paura”
Io sì, quando leggo questi cartellini.
11) Libri a 4 zampe
Che detta così… non suona proprio benissimo.

To be continued….


8 commenti:

  1. 12) "Scelti per voi"
    Visto che non siete in grado.....
    (altra catena, ma già che ci siamo)

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  2. 13) "Libri per de-crescere":
    Viaggio allucinante (1 e 2), Tre millimetri al giorno, ...

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  3. Se a ogni targhetta si aggiunge anche la sottotarghetta, secondo me le vendite come minimo raddoppiano.

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  4. Un grande bah. I libri a pecora dopo a quelli a quattro zampe no?

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  5. Invece di cartelliniacvevo letto tortellini...è l'effetto che mi fa il marketing, puntualmente, tutto.
    Da incorniciare il secondo paragrafo.

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