martedì 30 dicembre 2014

Cose che lascio nel 2014

Di cose nel 2014 vorrei lasciarne davvero tante ma credo che sarebbe una lista lunga e noiosa, quindi ho fatto una scelta:

  • I libri di attori, attrici, cantanti, sportivi, cuochi, cabarettisti, ex qualcosa, spesso scritti da Ghostwriter e pubblicizzati a gran voce su questo o quel canale;
  • L'intera collana Piemme «incontri»;
  • I libri di Severgnini, Vespa, Follett, Smith, Vitali, Connelly, Deaver, Carrisi, Angela, Signorini ecc... Non me ne vogliano ma a Natale affollano la libreria, il concetto è chiaro, puntare solo sui nomi che vendono. Un'idea molto triste di editoria.
  • Il libro di Morgan, dai, era interessante ai tempi dei Bluvertigo, tutto il resto è noia;
  • Gli editori permalosi;
  • Quelli che prima ti dicono di sì e poi cambiano idea;
  • Quelli che ti vogliono cambiare il finale;
  • Gli «amici» che ti invitano in barca e poi, appena non fai quello che pretendono loro, ti tolgono la parola;
  • Il pessimismo cosmico;
  • I progetti di ristrutturazione (infiniti) per la casa nuova (meglio conosciuto come rudere);
  • Le bugie;
  • I vendicativi;
  • Le classifiche dei libri e le vetrine comprate (lo so lo dico tutti gli anni);
  • Le promozioni «a sorpresa»;
  • La maleducazione;
  • Le «grandi idee».
    Mi fermo qui perché avrei tante altre cose da aggiungere. Sono tante anche le cose che vorrei portare nel 2015 ma ne parliamo un altro giorno.

5 commenti:

  1. Marino, scusami, mi permetto un'osservazione sulla questione dei libri scritti da professionisti appartenenti ad altre categorie. Io sono 'mezzosangue', per metà inglese, e nella nostra cultura è, se non diffusa, quanto meno non insolita la figura dell'artista 'a tutto campo': saprai che l'attore James Franco scrive, tiene seminari di scrittura creativa e fa anche arte visiva (Franco è americano, non inglese, ma con 'nostra cultura' non intendevo britannica, intendevo anglosassone in generale). Ti consiglio poi un libro che a me è piaciuto moltissimo, "Quando ti vedo andare via" della modella Sophie Dahl, uscito per Frassinelli: la storia 'di formazione' di una adolescente sballottata qua e là da una mamma fricchettona, nella quale è impossibile non riconoscere il 'tocco' di Sophie per chi conosca anche solo un poco il suo vissuto (personalmente ci ho sentito anche la 'magia' ereditata dal nonno, lo scrittore per ragazzi Roald Dahl); io stessa, che sto iniziando a lavorare come attrice a Londra, per adesso scrivo per diletto, ma se riuscissi a pubblicare sarei ben felice di unire le due cose adattando un mio romanzo per lo schermo e magari dirigendolo. Poi, certo, ci sono anche personaggi che vengono subito 'sgamati' perché sarebbe fantascientifico se avessero davvero saputo scrivere: ex concorrenti del Grande Fratello, veline e quant'altro, senza sentimi superiore a chicchessia, non avranno verosimilmente un bagaglio culturale che abbia nutrito il loro immaginario. Ma se una persona ha dato da mangiare alla propria anima e al proprio cervello, conosce i mezzi per esprimersi, ha imparato la tecnica di una disciplina artistica (ho fatto la modella qui in Inghilterra e il fatto che studiassi recitazione faceva sì che venissi scelta perché sapevano che sapevo cosa trasmettere a chi guardava), allora può spaziare. Tutte le arti si danno la mano.
    Dài, scusa l'omelia, tanti auguri perché il 2015 ci porti tante pubblicazioni che vale la pena leggere, tanti 'amici' di carta che resteranno con noi!

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    1. Io infatti mi riferisco soprattutto ai personaggi "nostrani", quelli che, palesemente, non hanno scritto i "loro" libri.

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  2. Mi piacerebbero i nomi delle agenzie letterarie farlocche, ce ne sono anche di valide. Mi piacerebberò in realtà tutti i nomi dei casi che citi, sì lo so deontologicamente non è bello e può attirare rogne, ma se si tratta di info di prima mano preferisco sempre il giusto al bello. Del resto non ci facciamo problemi a fare i nomi per es. di una pizzeria dove si è mangiato male, trip advisor ne è pieno, ferno restando che poi le recensione vanno verificate, ma sull'editoria ci sono sempre molte remore. In ogni caso auguri, che sia un 2015 con ben poco da non portarsi poi nel 2016. Sandra

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    1. Sarebbe una grande idea: Trip Advisor dell'editoria....

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    2. Sai le zero stelline che fioccherebbero? :D Ti abbraccio Marino
      Sandra

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