Ho amato Helen Humphreys sin da Cani Selvaggi, il suo stile
e la sua scrittura mi hanno completamente rapito. Notturno, il libro che vi
consiglio oggi, è un libro straziante e intimista. Straziante perché parla
della perdita, del distacco, di quel dolore che per anni ha impedito alla
scrittrice di scrivere. Intimista perché l’autrice squarcia la propria anima
per rivelare il dolore. La perdita è quella dell’amato fratello Martin
strappato alla vita da un tumore al pancreas. Martin viveva per la musica,
tutto nella sua vita lo era. Da questo deriva il titolo, Notturno, come in
Chopin. Ma “notturno” è anche quella
sensazione di vuoto, di orrore, di sconforto. La Humphreys racconta del
fratello su richiesta dello stesso che gli è apparso in sogno, descrive la
difficoltà di continuare a vivere la quotidianità dopo la perdita di una
persona amata. Vediamo scorci di vita, annusiamo delicatezza e bellezza ma
anche tanto dolore nei ricordi dell’autrice che si mescolano alle visioni del
calvario dovuto alla malattia. Il monologo della Humphreys si trasforma spesso
in un dialogo fra lei e il ricordo del fratello perché il ricordo è l’unico modo per tenere in vita
le persone che non ci sono più.
Helen Humphreys
Notturno
Prezzo di copertina € 15,00
2013, 192 p., brossura
Traduzione: Fabio Viola
Playground editore
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