martedì 2 dicembre 2014

Proposte di Natale: Scarcity

Inizia il periodo della «follia natalizia», uno dei mesi più importanti per le vendite in libreria. Peccato che sia anche il mese in cui arrivano cose terribili. Basta farsi un giro in libreria per rendersi conto dello sfacelo: moltissimi nomi noti, pochissima qualità. Un sacco di personaggi televisivi (e un sacco di lavoro per i Ghostwriter) e pochissime perle. Le case editrici vanno sul sicuro, propongono quasi esclusivamente i propri autori di punta. Non si possono permettere mancate vendite proprio a Natale. Cercherò di proporre un libro al giorno ma non è detto che ci riesca, consiglierò libri che secondo me vale la pena leggere o regalare ma non ho presunzione di proporre capolavori. Sono testi che rispecchiano il mio gusto personale e che vorrei nella mia biblioteca.
In un periodo di crisi economica ho trovato molto interessante il libro di Sendhil Mullainathan e Eldar Shafir, Scarcity che parte proprio dalla scarsità ( di denaro, di tempo, ecc...) per mettere in evidenza come trovarsi in un contesto di «mancanza» induca la mente a occuparsi e a ingegnarsi per sopravvivere o per risolvere quel problema creando, anche all'interno delle varie comunità, atteggiamenti e situazioni mentali molto simili. Ma mette anche in evidenza come, concentrandosi su un problema immediato, la mente diventi meno attenta a tutto il resto. Se siamo preoccupati per la scarsità, abbiamo meno attenzione da dedicare a tutto il resto. Affrontare le difficoltà economiche ci rende meno intuitivi, in qualche modo spegne alcune parti del nostro cervello rendendolo «stanco».
È un libro molto interessante che, anche nella veste grafica, si presenta in modo particolare.




Mullainathan Sendhil; Shafir Eldar
Scarcity. Perché avere poco significa tanto
Prezzo di copertina € 22
2014, 282 p., brossura
Traduttore: Barile
Il Saggiatore





4 commenti:

  1. Molto interessante la riflessione finale, anche perché sfata la vulgata mainstream dell'"opportunità", favoletta inventata per bollire la rana senza che se ne accorga finché non è troppo tardi.
    "Se siamo preoccupati per la scarsità, abbiamo meno attenzione da dedicare a tutto il resto. Affrontare le difficoltà economiche ci rende meno intuitivi, in qualche modo spegne alcune parti del nostro cervello rendendolo «stanco»." Interessanto confrontare questa affermazione con quanto qui riportato:
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/05/dati-eurostat-in-italia-persi-710-anni-di-vita-in-buona-salute-dal-2004-pesa-la-crisi-economica/1138683/

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  2. Grazie per il consiglio. Me lo segno subito perchè l'argomento rispecchia molto la mia vita degli ultimi anni.

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  3. @Marino: ma grazie a te dell'apprezzamento!

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