mercoledì 2 settembre 2015

L'ultima volta che ho avuto sedici anni. Marino Buzzi.



Scrivere per me è un atto di fede. So che pronunciata da un laico ateo sbattezzato può sembrare una frase contraddittoria ma per me è così. Non un atto di fede verso qualcosa di più grande, ultraterreno, nascosto alla ragione di tanti. È un atto di fede verso me stesso perché scrivere, trattare temi che ritengo importanti per la mia vita e per la vita di molte altre persone, significa iniziare un viaggio “spirituale” dentro se stessi. “Guardarsi dentro rende ciechi” forse, come scriveva Watzlawick, è vero ma per me è essenziale farlo.
Scrivere questo libro non è stato facile, ho dovuto fare i conti con una realtà che credevo sepolta, costringermi a ricordare momenti bui di un’adolescenza cupa, triste e terribilmente solitaria. Non è un libro autobiografico ma mentirei se dicessi che non ho strappato brandelli  di me per donarli ai diversi personaggi. Non necessariamente ai “buoni” perché di personaggi veramente positivi, in questo libro, ce ne sono davvero pochi. È stato un viaggio in un mondo difficile, fatto di persone che non comunicano e se lo fanno non si capiscono, di ragazzi e ragazze fragili che si fanno vedere al mondo forti e spavaldi ma che poi crollano appena la vita si mostra per quello che è. Una realtà troppo spesso dura che porta, inevitabilmente, a dimenticare le favole che ci raccontano da bambini.  Ma anche di adulti che hanno smesso di sognare, maltrattati dalla quotidianità, dalla crisi economica e culturale, che non sanno comunicare con i propri figli. Ogni personaggio è un personaggio a parte, tanti satelliti che gravitano attorno a un pianeta senza mai riuscire ad entrare in contatto con lui. E se lo facessero ci sarebbero delle conseguenze.
Ovviamente.
Le conseguenze sono l’altro grande tema del libro.
Ogni nostra azione porta a una conseguenza, ogni nostro piccolo gesto significa qualcosa, modifica, a volte impercettibilmente, la nostra esistenza o quella delle altre persone.
Ho scelto il noir per raccontare una storia di bullismo, anche se  forse sarebbe meglio parlare di “bullismi”, nonostante ci sia  gente che sostiene che il bullismo non esiste.  Ho scoperto ferite che ancora sanguinano scrivendo questo libro, ferite che credevo rimarginate. Ma non ho voluto fare di questo romanzo un testo di autoanalisi, ho scelto quindi di parlare di Giovanni, un ragazzo obeso che tutti  chiamano Palla di lardo. Questa è la sua storia, è la storia di un ragazzo diverso che ha scelto di spezzare le regole  di una società apparentemente perfetta mettendo tutti, amici, aguzzini, genitori, concittadini, davanti alle proprie responsabilità.
Spero deciderete di seguire Giovanni, di ascoltarlo, di entrare nella sua vita.
E di aprire i vostri cuori.




MARINO BUZZI
L'ULTIMA VOLTA CHE HO AVUTO SEDICI ANNI
BALDINI&CASTOLDI EDITORE
IN TUTTE LE LIBRERIE DAL 1 OTTOBRE


13 commenti:

  1. ti ammiro, non molli mai! un abbraccio
    Nicoletta

    RispondiElimina
  2. Complimenti. In bocca al lupo per questa pubblicazione! :)
    E' questo il romanzo che avevi dovuto rimettere nel cassetto tempo fa, per caso, o è un altro?

    RispondiElimina
  3. Gran bel tema, di cui si parla troppo poco. Spero di riuscire ad acquistarlo per la biblioteca in cui lavoro. :-)

    RispondiElimina
  4. Ciao Marino, complimenti! Leggo il tuo blog da un sacchissimo ma non ho mai scritto. Complimenti per il tuo nuovo libro! Secondo te ci sara' la possibilita' di vederlo pubblicato in versione ebook? Io vivo all'estero (Texas) e mi viene difficile reperirlo in versione cartacea al momento. Mi farebbe molto piacere leggerlo. Ciao!
    Annalisa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì credo ne faranno anche una versione e book. Appena ho notizie le posto :) Grazie mille.

      Elimina
  5. alla fine ce l'hai fatta!
    Spero tanto che le tue fatiche vengano debitamente premiate.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  6. Ho finito di leggerlo ora... bello. Veramente. Non mi aspettavo che risultasse così coinvolgente... Complimenti e... spero di poter leggere presto altre tue creazioni :)
    Un abbraccio

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.