mercoledì 21 dicembre 2016

Piccoli consigli per gli acquisti



Brevissimi consigli natalizi.
Vorrei parlarvi di un centinaio di libri ma quest anno va così, pochissimi titoli e non perché non ci siano libri meritevole, al contrario. Spezzo il cliché di: “A Natale regala libri nuovi”. Un bel libro, anche se usato, non ha nulla da invidiare a un libro recente.
Quindi Leggete e regalate (se vi va) Carne di Ruth Ozeki, un libro sulla violenza alle donne e sull’ossessione per la carne ( sia a livello sessuale, carne intesa come corpi, sia come consumo della carne da un punto di vista alimentare).
Le ragazze di Emma Cline, il ritratto dolcissimo di un’adolescenza annoiata e in cerca di qualcosa di speciale, ma, soprattutto, un libro su quanto sia facile credere a qualcosa o a qualcuno, e su quanto labile sia il confine del male.
Tony & Susan (appena iniziato, promette benissimo) di Austin Wright. Il libro che ha ispirato Tom Ford per il suo film Animali notturni.
Giorgia Vezzoli, Ti amo in tutti i generi del mondo. Ho avuto la fortuna di leggere in anteprima il libro di Giorgia, pubblicato ora dalla casa editrice Giraldi. È un libro intelligente e dolcissimo contro gli stereotipi e i pregiudizi di genere.
Lansdale, Cielo di sabbia. Amo questo scrittore, la sua sottile ironia, la sua visione di un mondo dove tutto sta morendo tranne il desiderio di avventura e la speranza.
Salem Hadded, Ultimo giro al Guapa, ne ho già parlato su questo blog, un libro intenso e bellissimo.
Bret A. Johnston, Ricordami così, anche di questo libro ho già parlato, credo sia uno dei migliori libri del 2016.
E per finire, scusate l’autopromozione ma è l’unica che posso sperare per il mio nuovo romanzo, vi consiglio L’uomo che cade. Perché parla di amore, perdita e di rinascita. Perché ho perso un pezzetto di cuore per scriverlo. Perché credo valga la pena, nel mare di libri che ci circonda, dedicargli qualche ora del proprio tempo.

giovedì 15 dicembre 2016

Ancora sul costo del libro



Ancora sul costo del libro.
Lo so, ne abbiamo già parlato, ognuno ha la sua visione delle cose, ognuno fa i conti con le proprie tasche.
Solo qualche breve riflessione in questo freddo dicembre che porta via un 2016 carico di aspettative tradite.
Tempo di regali, molte persone vengono in libreria in questi giorni a cercare libri. Noi, fortunatamente, vendiamo anche libri usati o a metà prezzo, alcuni in ottime condizioni. Eppure c’è sempre qualcuno che si lamenta del prezzo.
Mi è successo tra giorni fa con una signora che mi ha detto che il libro che stava acquistando, libro usato in ottime condizioni, a 5 euro era troppo caro.
Mi è successo ieri con una signora “bene” che mi ha chiesto il libro di Vespa e poi mi ha fatto una scenata per il costo.
Vespa a parte vi chiedo: qual è, secondo voi, il costo adatto per un libro?
Il libro lo scrive qualcuno e quel qualcuno, quando (ribadisco, quando perché nel mondo dell’editoria succede spesso che le autrici e gli autori non percepiscano un centesimo neppure in caso di vendita del libro) lo pagano prende dal 6 al 12 % del prezzo di copertina. Poi ci sono i distributori, la casa editrice e le tante persone che ci lavorano (correttori di bozze, chi fa la copertina, traduttori ecc…). E le librerie, ovviamente.
Ora chiediamoci perché una casa editrice può vendere libri a prezzi bassissimi. Forse perché paga poco? O perché fa fare i libri all’estero in paesi dove la manodopera costa meno? O magari usa materiali di un certo genere?
Le risposte, ovviamente, possono essere tante.
Ma ci sono libri per tutte le tasche ormai.
Si parte da 0,99 e si arriva a prezzi decisamente alti. Se voglio acquistare un libro di Boitani, per dire, devo mettere in conto che alle spalle c’è uno studioso che investe tempo.
Insomma capisco le difficoltà economiche ma vorrei che si guardasse alla qualità del libro ogni tanto. Sedici euro sono tanti per un libro? A mio parere per un buon libro no. Considerando poi che spesso quel libro lo si trova con lo sconto e che spesso dopo pochi mesi, se ha successo, capita di trovarlo in edizioni economiche.
Quello del: “i libri costano troppo” ormai mi sembra un ritornello che suona un po’ come una scusa.  Non mi è mai capitato di sentire qualcuno sostenere che il cellulare ultimo modello che vuole comprare costa troppo, per esempio.
Inoltre, davvero non per fare polemica, ma un po’ come accade per i capi d’abbigliamento, quando un prodotto costa poco c’è sempre un motivo. Possiamo ignorare questo motivo, fregarcene delle implicazioni etiche, ma è una cosa che prima o poi ci torna. E lo vediamo nel nostro quotidiano. Prima gli “schiavi” erano solo nei paesi che noi consideriamo in via di sviluppo. Ora gli schiavi siamo anche noi.
Purtroppo dipende anche dalle nostre scelte.

sabato 10 dicembre 2016

Libri da Zita



Interno notte, libreria.
Entrano un gruppetto di ragazzi, età 17 anni circa.
“Hai un libro per una ragazza?”
“Sai cosa legge questa ragazza?”
“No.”
“Non sai se le piacciono i libri gialli o d’avventura, per esempio?”
L’altro ragazzo.
“Eh, è una ragazza un libro d’amore.”
Io: “Non a tutte le ragazze piacciono i libri d’amore.”
Silenzio sbigottito, i ragazzi si guardano completamente persi.
Io mi faccio forza e mostro alcuni titoli: “Le ragazze” di Emma Cline, “Memorie di Adriano” della  Yourcenar, “Vita” della Mazzucco. I ragazzi completamente indifferenti alle mie proposte pistolano sui cellulari.
“Ma qualcosa di più romantico? Un libro da Zita (mi dicono che in dialetto calabrese significa ragazza o fidanzata)?”
“Certo.”
Rispondo accompagnandoli alla parete Comedy.
E niente, poi uno dice che i giovani hanno superato gli stereotipi di genere.
Se sei donna DEVI amare la letteratura romantica.