È il 25 aprile e noi abbiamo fatto una bella vetrina.
Antonio ha portato una vecchia borsa di pelle che ricorda quella delle
partigiane e dei partigiani, io ho preso la vecchia bicicletta di mio suocero,
la stessa che compare in una fotografia che ritrae una partigiana che faceva la
staffetta, Betta e Serena hanno portato un fazzoletto rosso, non abbiamo
trovato i papaveri, abbiamo messo tanti libri: Lettere di condannati a morte della resistenza italiana, La resistenza
perfetta, Una guerra civile, La resistenza spiegata a mia figlia e molti
altri testi. Sembrano così distanti da noi quelle donne e quegli uomini che si
muovevano a piedi e in bicicletta fra i monti e le colline, che comunicavano
con codici, che credevano in un paese migliore, libero dal nazifascismo. Cosa
resta di loro se non una memoria sbiadita, noi, così tecnologici, così
diffidenti, ormai, nei confronti delle istituzioni e della politica, circondati
da guerre che non riconosciamo come nostre, impauriti da nemici invisibili,
uomini e donne in cerca di libertà, pace, un futuro migliore.
Penso a questo mentre vedo una donna minuta passare davanti
alla vetrina sulla resistenza, una donna sporca con i capelli raccolti in una
cosa, vestiti recuperati in qualche centro d’aiuto. Porta sulle spalle un
enorme borsa, forse lì dentro ha tutta la sua vita. Davanti a lei un bambino,
quattro o cinque anni, tiene in mano due cuscini, anche lui è sporco così come
lo sono i suoi tre fratellini. Rimangono appiccicati alla mamma, si guardano
intorno curiosi. Che mondo è quello che li aspetta?
Penso all’estrema destra che avanza ovunque, ai vari Salvini
che spargono il seme della paura gridando all’invasione, alle bombe, all’ISIS,
al terrorismo.
Eppure negli occhi di quella donna e di quei bambini io non
vedo nulla di pericoloso e non posso fare a meno di chiedermi: “cosa direbbero,
oggi, quelle donne e quegli uomini caduti per la libertà davanti a un paese che
è così diverso da quello che sognavano?”
Che paese è quello che non vuole queste persone? Che Europa
è quella che innalza muri, che vota gli estremisti di destra?