“Scusi vorrei regalare un libro a un ragazzo di sedici anni.”
“Certo, che genere legge di solito?”
“Niente perché non gli piace leggere.”
“Ah, bé direi allora di puntare su qualcosa di avvincente,
che ne dice?”
“Va bene”
“Che ne dice di un romanzo d’avventura?”
“No i romanzi d’avventura no.”
“Un giallo?”
“Mmmmmm no.”
“Romanzo storico?”
“Sì un romanzo storico”.
Illustro tutti i
romanzi storici che ho amato ma non va bene nulla, passo a quelli che ho amato
di meno, niente, punto sui commerciali.
No, non ci siamo.
“Bene allora escludiamo anche i romanzi storici. Una storia
d’amore?”
“Per un ragazzo? No, no escludiamo.”
“Che ne dice di Stephen King?”
Ma no, neppure King.
Faccio vedere alla signora una decina di titoli che considero ottima
letteratura ma non ne va bene uno.
Proviamo con i
classici? No, no i classici assolutamente no.
“Un fantasy?”
“Eh ma quelli sono sempre gli stessi titoli.”
“Fantascienza?”
Figuriamoci se la
fantascienza va bene.
E dopo circa 40 minuti:
“Facciamo così. Gli compro un’altra cosa.”
E
buona giornata a lei Signora e che la dea dei libri la protegga