martedì 13 settembre 2016

Manuale di sopravvivenza per librai durante il servizio scolastico



Per il normale svolgimento delle vostre funzioni vitali munirsi di:
Catetare
Pannolone per adulti
Sali (in caso di svenimento)
Due litri d’acqua
Frutta a volontà
Bustine di zucchero
Caffè
Defibrillatore

Per mantenere la calma:
fiori di Bach
Xanax
Valium
Musica Lounge
Preparazione Yoga (soprattutto per sopportare il telefono che squilla in continuazione)

Non reagite nel caso:
Una signora vi sbuffi in faccia maledicendovi solo perché le fate  notare che la porta dalla quale sta cercando di uscire scassinandola è l’entrata;
ragazzini che vi mandano a fare in culo con sorriso beffardo
Ragazzini che vi salutano con: “Addio stronzi” o “Ciao merde”
Mamme che si strappano le vesti perché il libro ordinato due giorni prima non è ancora arrivato
Persone che ti urlano chelascuolacominciafraduegiorniemiofigliononhaancoraillibrodieducazionefisica
Qualcuno decida di trattarvi come un mocio vileda e poi scriva su facebook che siete maleducati.

Ma se decidete di cambiare vita potete sempre farlo, là fuori c’è un mondo meraviglioso dove tutti hanno un lavoro, le aziende cercano personale, il jobs act ha risolto ogni tipo di problema lavorativo. Ma io confido in voi, amiche e amici librai, perché dovreste desiderare di cambiare lavoro? Voi siete l’ago della bilancia, siete il motore culturale dell’Italia, siete l’anima dell’idea rivoluzionaria che un libro può cambiare il mondo. E ora scusate, devo tornare a farmi insultare.

8 commenti:

  1. Non dirmi che esistono i libri di educazione fisica!

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    1. Se è per questo ora esistono (obbligatorie) anche le prove scritte di Ed. Fisica, di solito test sul pronto soccorso, i meccanismi corporei legati al movimento fisico, i regolamenti dei giochi di squadra, ecc.
      Lo studente a fine quadrimestre (trimestre, pentamestre, il cavolo che è ora, a discrezione delle singole scuole) deve avere anche i voti degli scritti di "ginnastica", secondo regolamenti scolastici degli ultimi anni.
      Non è più la scuola che era una volta, no...

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    2. Minchia se son vecchio!

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  2. ...ed io continuo a sognare di fare il tuo lavoro, pensa te...

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  3. Salve. Scusate l'OT ma non sapevo come altro contattare l'autore.
    Vorrei chiedere se sarebbe disposto a rispondere a delle domande per il post (riguardante la funzione dei libri contemporanei) di un piccolo blog. Grazie.

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